capitolo 11

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DEVON

Entrai in casa e cercai Nancy, la trovai in salotto intenta a leggere il giornale,
"Ei Nance, come stai?" Cercai di essere disinvolta ma lei mi guardava con sguardo atroce "tu e Steve, beh, avete litigato?" Dissi vaga
"No" poi scappò "devo andare a prepararmi per la festa, tu vieni?" Perché ora sembrava interessata?
"Non credo"
"Andiamo facci un salto"
"Nah e poi non ho un costume"
"Non importa dai"
"Ok"
Quella sera ci accompagnò Karen. L'ammasso di persone ubriache già a quell'ora vi innervosì. Entrammo e appena Steve ci vedette venne verso di noi ma Nancy mi trascinò via verso il tavolo degli alcolici
"Che c'è qui dentro?" Chiese ad un tipo
"Fuoco puro" Nance prese un bicchiere e ne bevve un po.
"Cazzo" Fece una smorfia. Fu il mio turno, presi un bicchiere, lo riempii fino all'orlo e bevvi come se stessi morendo di sete, niente male
"Cavolo Devon" sorrise. In effetti ero una bevitrice professionista, andavamo a molte feste io e Billy. Anche se non mi piaceva definirmi così ne andavo orgogliosa

Nel giro di poco Nancy fu ubriaca, io ero ancora piuttosto lucida, forse non troppo ma si.
Stavamo per prenderne un'altro quando Steve spuntò dal nulla e cercò di prendere il bicchiere dalle mani di Nance, rovesciandoglielo addosso
"Cazzo Steve" Nance si reggeva a malapena in piedi e quasi ringraziai Steve per averla fermata. Si precipitarono in bagno. Rimasi sola. Presi un bicchiere e lo riempii d'acqua. Negli anni avevo sviluppato questa capacità: dopo un paio di bicchieri d'acqua l'effetto dell'alcol diminuiva. Mi gettai tra la folla e a stento riuscii ad uscire. C'era gente che vomitava per tutto il giardino. In lontananza intravidi un gruppo di persone, capii che erano gli amici di Billy da come si atteggiavano. Decisi di cambiare direzione. Mi sedetti sul marciapiede e fissai il bicchiere d'acqua a lungo. Poi però un ragazzetto mi sbattè addosso. Alzai lo sguardo, era Steve. Sembrava triste
"Ei tutto ok?" Chiesi
"Si" disse mentre si dirigeva alla macchina. Decisi di seguirlo. Ero lucida, ma non abbastanza da poter riflettere sul fatto di lasciare Nancy alla festa da sola.
"Ei, Ei!" Gli correvo dietro ma le gambe mi tremavano e le ginocchia cedettero. Caddi in ginocchio sull'asfalto. "Cazzo!"
Steve mi sentì e si voltò, poi venne verso di me e mi tirò su.
"Merda" le mie ginocchia era piene di sangue
"Vado a prenderti uno straccio non ti muovere" mi appoggiò alla sua auto e corse in casa. Tornò con un asciugamano e una bottiglia di Alcol puro
"Steve dimmi che non stai per fare quello che penso tu stia per fare"
"Brucerà" aprì la bottiglia è rovesciò un po di liquido sul mio ginocchio destro, tirai un urlo. Mi ero già fatta male in passato, ma non avevo mai disinfettato una ferita con l'alcol a 90°. Prima che ricominciasse a sanguinare ebbi l'opportunità di osservare la situazione: le mie ginocchia erano sbucciate come delle arance. Cosa cazzo ci mettono nelle strade qui in Indiana?
Un gruppo di ragazzi venne verso di noi, probabilmente attirati dai miei versi strani, purtroppo era proprio quel gruppo che cercavo di evitare
"Harrington cosa stai facendo?" Un ragazzo dai capelli mori sbucò
"Cosa ti sembra che stia facendo?" Mi lanciò lo straccio e io tamponai
"Calmiamoci subito" ecco che spuntava la testa bionda "lascia fare a me" disse rivolto al ragazzo. Quello indietreggiò
"Che succede?" Billy si avvicinava sempre di più e Steve rimaneva impalato. Presi la parola per cercare di sdrammatizzare
"Sono caduta e mi stava dando una mano"
"Zitta bambolina, non ho chiesto a te" COSA? COME MI AVEVA CHIAMATA? questo era troppo. Sapevo cosa stava facendo: cercava una reazione da parte di Steve e non si sarebbe fermato.
"Ti avevo avvertito Harrington. Non mi hai ascoltato. Ho lasciato passare oggi, ma ora basta" da ubriaco era ancora più insopportabile. Palese che cercasse la rissa. Steve non diceva nulla, lui era superiore.
"Steve ti prego lascia stare" ma non lo fece
"Non ho eseguito i tuoi ordini, e quindi?" Ora era nei guai.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora