STEVE
"Si mamma grazie" dissi sarcastico. Ci sedemmo a tavola ed io ero proprio di fronte a mio padre.
"Bene Devon" disse, sperai che non facesse domande troppo avventate
"Studi?"
"Si, mi dipomerò quast'anno" disse orgogliosa. Mio padre sorrise e continuò con le sue domande
"Dove abiti di preciso?"
"Oh, ora sto da mia zia Karen, a casa Wheeler"
"Ora? Perché non sei di qui?"
"No, vengo dalla California. Mio padre e mio fratello hanno avuto un brutto incidente d'auto che purtroppo ce li ha portati via, e mi madre, beh lei è....." non finì la frase ed io intuii il disagio che quella domanda le aveva provocato, così lanciai un'occhiata a mio padre, che afferrò subito. Finimmo la cena parlando di football e altre cose noiose. Devon teneva costantemente lo sguardo basso e parlava a malapena. Appena terminata la cena la presi per mano e la trascinai di sopra.
"Che succede? Perché ti sei incupita così?"
"Niente, sono solo stanca" poi iniziò a spogliarsi ed io feci lo stesso. Poi le passai una mia maglia per la notte e la vidi finalmente sorridere. Ci infilammo sotto le coperte e lei appoggiò la schiena sulla testata del letto, ne approfittai per portare la testa sul suo grembo. Iniziò ad accarezzarmi i capelli ed io sarei rimasto lì per ore, sotto quel tocco delicato che mi faceva impazzire.
"I tuoi sembrano così carini"
"Non farti ingannare"
"In confronto alla mia famiglia" alzai la testa e la guardai negli occhi; erano lucidi e sull'orlo delle lacrime. Sapevo che la domanda di mio padre l'aveva turbata, questo non era affatto un periodo tranquillo, era stressata e sotto pressione. Pensare ai disastri della sua famiglia era l'ultima cosa che avrebbe dovuto fare. Sapevo che non potevo dire nulla, che non sarei riuscito a tranquillizzarla nel campo famigliare così le presi la testa e me la spinsi contro il petto
"Sono qui" sussurrai. Iniziò a piangere e a singhiozzare qualcosa sul fatto che invidiasse la mia vita. Dopo qualche minuti si scostò da me ed io le asciugai le lacrime con il dorso della mano
"Probabilmente mi troverai patetica"
"Ei, no non dire così, non pensarlo nemmeno. È normale sfogarsi ogni tanto fa bene" le sorrisi sperando di tranquillizzarla "facciamo così, ora scendo al piano di sotto, prendo un sacchetto di patatine e ci guardiamo un bel film, ti va? Così ti distrai" mi sembrava un'ottima idea, e lei era dalla mia parte. Le baciai la fronte poi scesi dal letto ed uscii dalla stanza. Quando tornai la trovai in ginocchio sul letto davanti a tre videocassette.
"Hai scelto il film?"
"Non ancora, quale preferisci?" Mi chiese. Sapeva perfettamente quale preferivo, le feci un sorrisetto e lei capì. Inserii la cassetta nel lettore e tornai a letto.
Mi stesi appoggiando la testa allo schienale e lei appoggiò la sua al mio petto. A metà film mi resi conto che si era addormentata. Cercando di non svegliarla mi sporsi verso il telecomando e spensi il lettore, poi la coprii meglio e mi misi giù a fianco a lei.
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Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |
Fanfiction[ Stranger Things ] La storia è ambientata a cavallo tra la 3 e la 4 stagione "Tra la gente vidi Steve correre verso di me. Si fermò a guardarmi a qualche centimetro di distanza, scoppiai in lacrime e in quel momento mi abbracciò. L'unica persona ch...