capitolo 37

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DEVON

Era il pieno della notte e mi ero svegliata con una strana sensazione. La luce della luna entrava dalla finestra ed io non riuscivo a capire dove mi trovassi, solo quando una mano mi cinse in vita realizzai. Presto Steve strinse la presa attorno alla mia vita e mi attirò a se. Quella sensazione era così piacevole. Ero dinuovo felice.

La mattina Steve mi trascinò al campo caravan per parlare di quello che stava succedendo. Del fatto che era morto un'altro ragazzo, e che loro sospettavano di un certo Vecna, non sapevo.

"È assurdo" dissi alla fine della loro discussione
"Cosa è assurdo?" Ringhiò Nancy. Ero ancora arrabbiata con lei, è lei sembrava ricambiare quel sentimento
"Sai Nancy, loro vedono e sentono tutto. Corrono subito a dirmelo, sono troppi e parlano sempre. Non è bello ma è anche una cosa positiva" la vidi irrigidirsi preoccupata
"Che stai dicendo?" Mi chiese Steve
"Non lo so, c'è qualcosa che non va in questo posto." Iniziai a guardarmi intorno agitata. Qualcosa non andava ed io stessa ero strana. Poi la sentii, la voce di una ragazza che parlava piano. Sgranai gli occhi e mi spostai leggermente
"Cosa c'è?" Chiese preoccupato Steve
"L'hai lasciata lì a morire" dissi. Nancy iniziò ad agitarsi ed io scesi dalla panchina per allontanarmi. Corsi dentro al bosco, vidi Steve fare il gesto di seguirmi ma Dustin lo fermò, corsi ancora più veloce.
Tra gli alberi era buio e umido, mi sedetti a terra e chiusi gli occhi. Sentii un'onda di energia passarmi lungo le ossa, la incanalai poi riaprii gli occhi, quest'onda rivelò ai miei occhi orde di fantasmi che si trovarono intorno a me. Una ragazza si palesava difronte a me e mi guardava fisso
"Riesci a sentirmi?" Chiese, io annuii e lei iniziò a raccontarmi la storia di come era morta. Quando sentii la parte in cui Nancy la lasciava sola per andare con Steve un brivido percorse nuovamente la mia spina dorsale, rimasi scioccata.
Non riuscivo più a trattenere tutta quella energia ed urlai, liberando nuovamwnte un'onda blu che spazzò via tutte le anime in pena che mi circondavano, le mie gambe cedettero e persi i sensi.
Mi svegliai ancora lì a terra, erano passati dieci minuti, corsi fuori dal bosco e Steve mi corse incontro
"Ti stavamo cercando, abbiamo una pista" volevo raccontargli cosa era successo ma non mi sembrava il momento, semplicemente anuii e lo seguii fino alla macchina. Nancy voleva andare per conto suo e Steve diceva che non era sicuro, e voleva accompagnarla. Lo guardavo con occhi di fuoco e stringevo i pugni
"Devon cos'è quello?" Chiese Dustin. Una nuvola di energia azzurro cielo girava attorno ai miei pugni serrati. Scossi le mani per cacciarla
"Non lo so" dissi confusa, sembrava la stessa che poco prima aveva rivelato tutte quelle persone ai miei occhi. Mi infilai in auto ed aspettai, poco dopo Steve si sedette alla guida. Guardavo fuori e non incrociavo mai i suoi occhi. Si lamentava che doveva fare sempre il babisitter.

Ora ci trovavamo a scuola, per cercare articoli segretati. Io ero rimasta indietro, non avevo aperto bocca e a nessuno importava.
"Devon"
Mi fermai di scatto lungo il corridoio
"Andiamo forza" disse Steve
"Andate, vi raggiungo" quando furono abbastanza lontani la sentii dinuovo
"Devon"
"Chi sei? Fatti vedere" davanti a me apparve una figura, era simile ad un uomo ma di umano non aveva quasi più nulla "chi sei"
"Non importa chi io sia" Doveva essere perforza Vecna. Un mostro di quelle sembianze non poteva essere un morto qualunque
"Cosa vuoi da me" indietreggiai ed arrivai spalle al muro. Lui si palesò difronte a me e mi accarezzò il viso
"La mia creatura" sussurrò "sei la migliore delle mie creazioni"
"Cosa stai dicendo" ero terrorizzata e non avevo vie di scampo
"Bella Devon, non capisci. Questo tuo dono, te l'ho dato io. Tu mi aiuterai nel mio scopo"
"No mai"
"Oh, ma lo stai già facendo, non te ne rendi nemmeno conto, ma tu sei mia"
"Perché" sussurrai
"Quando ho preso possesso di quel ragazzo, l'anno scorso, ho avuto occasione di conoscerti meglio. Eri e sei ancora perfetta per il mio piano."
"Io non ti aiuterò"
"Certo che lo farai. Non puoi decidere" chiusi gli occhi e quando li riaprii lui era scomparso. Tremavo. Rimasi lì impalata fino a quando mi ricordai di essere ancora lì, e che gli altri erano nel corridoio di fianco al mio.

Vieni A Riprendermi - | Steve Harrington |Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora