<<È buonissimo signora Williams>> Dice Simon riferendosi alla crostata che mia nonna ha preparato e ci ha portata in camera per merenda.
<<Grazie caro, volete un succo o qualcosa? >>
<<No grazie>> rispondiamo io e il riccioluto in coro.
Mia nonna sorride ed esce dalla stanza.
<<Allora com'è andata? >> sento lo sguardo di Simon addosso.
È venuto a casa mia verso le cinque di pomeriggio, e so benissimo che vuole sapere tutti i dettagli sul primo giorno di ripetizioni con Nicholas.
Lo guardo mentre aspetta con ansia una mia risposta sistemandosi gli occhiali sul naso.
<<Fa paura>> Sbotto vedendo il mio amico che mi fissa con aria stranita
<<Ti ha fatto qualcosa? >> quasi urla e io lo zittisco tirandoli un cuscino in piena faccia
<<Certo che no. Solo che non parla>>
<<È muto? >>
<<Ma no, si limita a dare risposte come "mh" "Ok" e "va bene">> Imito la sua voce roca.
Simon fa un mezzo sorriso per poi ributtarmi il cuscino addosso.
<<Magari è timido>> ipotizza lui massaggiandosi il mento
<<Dici? A me sembra un po strano>>
<<Anche io sarei strano se avessi sulla coscienza una persona>> Simon si fa un po serio e mi fissa aspettando risposta.
Ci penso un po, ed effettivamente dev'essere uno strazio avere le mani sporche anche se magari è stata autodifesa.
<<Avevi detto che erano solo pettegolezzi>>
<<Beh si, ma i pettegolezzi son sempre basati su una parte vera>>Il pomeriggio passa tranquillo e dopo che Simon va via io mi faccio una veloce doccia per poi andare in cucina e cenare con nonna.
Parliamo un po e le racconto delle ripetizioni di oggi e lei, con la sua voce sempre dolce, mi rassicura sul fatto di dare tempo a Nicholas.Dopo cena mi butto a letto e fisso il soffitto.
Dargli tempo...
In effetti ci conosciamo solo da ieri, forse è davvero timido come dice Simon.
O semplicemente è un tipo asociale.
Mi addormento quasi subito e vengo portata alla realtà dalla sveglia che sembra suonare pochi minuti dopo che ho chiuso gli occhi.
La fisso e segna le sette del mattino. Sbuffo prima di spegnerla e sedermi sul letto stropicciandomi gli occhi tra uno sbadiglio e l'altro.
Mi preparo in fretta ed esco di casa, e svoltando il solito vicolo incontro Simon intento a digitare al telefono come ogni mattina.
<<Hai un'amante e non me ne hai parlato?>>
Sorrido avvicinandomi, lui alza lo sguardo e mi guarda con aria da angioletto.
<<Ma che stai blaterando>> si affretta a dire
Qua c'è qualcosa sotto...
Ma non voglio pressarlo, Simon mi parla sempre di tutto quindi voglio che sia lui a parlarmene, senza pressarlo.
Rido e lo prendo a braccetto dirigendomi verso scuola mentre lui mi racconta di suo fratello che la sera prima a cena ha portato la sua nuova ragazza, una certa Asia.Arriviamo sotto l'edificio e come ieri, la macchina della polizia fa scendere Nicholas e un uomo lo accompagna all'entrata.
Il moro entra a scuola sotto lo sguardo di tutti li studenti.
Anche io e Simon ci incamminiamo ed entriamo dirigendoci verso la nostra classe.
Mi siedo in prima fila con il mio amico dietro.
Chissà in quale classe va Nicholas. Il preside mi ha detto solo che sta anche lui in quarta, ma di quarte ce ne sono cinque classi in questo liceo. E visto che non è nella mia, rimangono altre quattro.
Il mormorio della gente si fa più alto per poi placarsi all'arrivo del professore che inizia subito la lezione.
L'ora passa velocemente e non appena suona la campanella mi volto verso Simon
<<In che classe sta Nicholas? >> chiedo senza troppi giri di parole.
Il mio amico mi guarda e sembra rifletterci un po prima di rispondere
<<In effetti non lo so, ma se vuoi dopo a ricreazione possiamo andare a scoprirlo>>
Mi fa un sorriso e io faccio lo stesso.Le prime tre ore passano e quando finalmente c'è la pausa mi affretto a raccogliere le mie cose ed uscire dalla classe con Simon.
<<Vuoi un caffè? >> mi chiede lui avvicinandosi al distributore con le bevande calde.
<<No no. Ma il piano? >> chiedo e lui mi guarda facendo un sorriso furbo
<<È arrivato da ieri e già t'interessa? >>
Quasi mi strozzo con la saliva a sentire quelle parole mentre il mio amico prende il bicchiere dal contenuto caldo dalla macchinetta.
<<Ma che stai dicendo? Volevo solo sapere se magari conoscevamo qualcuno della sua classe per vedere cosa stanno studiando>>
Mi affretto a dire diventando leggermente rossa in volto.
Non posso negare che Nicholas sia un bel ragazzo, ma non lo conosco nemmeno, e sinceramente mi mette a disagio.
<<Perché non glielo chiedi direttamente? Sta proprio lì>> mi giro verso il punto indicato dal mio amico e vedo Nicholas appoggiato al muro mangiando anche oggi una mela.
Ha una semplice maglietta nera e dei pantaloni da tuta grigi. Una mano nascosta nella tasca mentre con l'altra tiene il frutto.
Lo guardo per un po finché non vedo la mano di Simon passarmi davanti la faccia
<<Allora? >>
<<Ok ma ci parli tu>> mi affretto a dire lasciando Simon con una faccia da ebete.
<<Perché io? Sei tu che gli dai ripetizioni>> si lamenta mentre beve l'ultimo sorso di caffè per poi buttare il bicchiere nel cestino.
<<Ma mi tratta con sufficienza, magari a te risponde di più>> lo guardo con sguardo speranzoso mentre lui si passa una mano fra i folti ricci.
<<Non ci penso nemmeno, manco a me risponde>>
Il nostro battibecco viene interrotto quando sento picchiettarmi sulla spalla.
Mi giro e vedo gli occhi azzurri di Brian fissarmi con un sorrisetto stampato in faccia.
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Il Silenzio Della Notte
Romance> > > > ︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵ Lyenne, detta semplicemente Lia, si ritrova a dare ripetizioni al silenzioso ed enigmatico Nicholas, un ragazzo arrivato da poco a scuola col braccialetto elettronico e costretto ad essere controllato dalla polizia...