Sento una fitta alla testa che mi porta ad aprire lentamente gli occhi.
È tutto buio e qualcosa sulla mia schiena fa una leggera pressione.
Apro del tutto gli occhi e palpando con la mano vado in cerca del mio cellulare, che alla fine trovo sotto il cuscino. Lo afferro e appena lo sblocco la luce che emana mi sembra l'inferno. Accendo la torcia e la punto davanti a me notando che non mi trovo nella mia cameretta. E come un treno, un turbine di immagini mi passano nella testa ricordandomi che ieri sera da ubriaca sono venuta da Nicholas.
Sento il calore farsi spazio sulle mie guance e quasi mi dimentico della pressione sulla mia schiena fin quando un braccio mi vola addosso.
<<Dormi>> la voce impastata dal sonno di Nicholas mi arriva alle orecchie.
Mi sento male al solo pensiero che l'ultimo mio ricordo della sera precedente sia di una me in bagno.
Mi maledico mentalmente e cercando di fare piano mi libero dal suo braccio disteso tranquillamente a peso morto sul mio fianco.
Sento una strana libertà alle gambe e puntando la torcia su di esse le vedo, scoperte, nude.
Addosso ho solo una maglia che mi arriva a metà coscia. Voglio sotterrarmi.
In silenzio sgattaiolo fuori dalla camera di Nicholas e quando finalmente sono in corridoio, accendo la luce e spengo la torcia del telefono. Prima di bloccarlo guardo lo schermo che segna le 3 di notte.
Vado lentamente in cucina cercando di fare meno rumore possibile e quando finalmente sono lì mi siedo su una sedia e bevo dell'acqua.
Ho un mal di testa allucinante e sono a tanto così da una crisi isterica per aver bevuto a tal punto da perdere il filo.
Sbuffo prendendomi la testa fra le mani e cerco di tranquillizzarmi quando all'improvviso il chiudersi della porta principale mi fa sobbalzare.
<<Sei ancora sveglio? >> la voce di Chris mi porta a nascondermi dietro il tavolo afferrando l'estremità della maglia nera che ho addosso per cercare di allungarla un po'.
Che imbarazzo...
<<Ci sei? >> domanda ancora entrando in cucina e, appena mi nota, sgrana leggermente gli occhi per la sorpresa.
<<Oh>> mormora osservandomi.
<<Ciao Lia>> aggiunge infine sorridendomi.
<<Ehm, ciao>> dico nervosa sperando con tutta me stessa che lui non pensi male di me adesso.
<<Come stai? Tutto bene? >> chiede dirigendosi verso il frigo costringendomi a fare il giro del tavolo per potermici nascondere.
Tira fuori un cartone di succo e ne beve un po'.
<<Sisi, e tu?>> mormoro mentre lo guardo rimettere la bibita nel frigo.
<<A pezzi dal lavoro>> ride e cerco di fare lo stesso.
<<Vado a dormire, buonanotte>> dice infine abbandonando finalmente la cucina e senza accorgermene tiro un piccolo sospiro di sollievo.
Mi risiedo e bevo ancora un po' di acqua finché non sento dei passi arrivare, di scatto mi rimetto in piedi mettendomi di nuovo dietro al tavolo.
<<Dimenticato qualcosa? >> domando, ma quello che mi appare davanti non è Chris bensì Nicholas.
Se ne sta lì sul ciglio della porta a petto nudo con un pantaloncino corto addosso.
Distolgo lo sguardo dai suoi pettorali e osservo un piccolo quadro appeso sul muro che in questo momento sembra molto interessante.
<<Cosa fai? >> mugugna sbadigliando mentre si avvicina facendomi arretrare.
<<Nulla>> rido nervosamente.
<<Bevevo dell'acqua>> aggiungo stringendo di più l'orlo della maglia.
<<Torni a dormire?>> il suo tono di voce mi fa tenerezza. Sembra quasi una supplica e non so nemmeno quando ma mi ritrovo davanti a lui ferma immobile a fissarlo, senza nessuna preoccupazione di avere solo una maglietta addosso.
I suoi occhi scuri si puntano a sua volta nei miei mentre attende una mia risposta.
<<Ho un po' di mal di testa... Tu dormi, io magari resto un po' qui>> dico distogliendo lo sguardo da quegli occhi magnetici.
<<Mh>> mi butta l'ultima occhiata per poi uscire dalla cucina.
Tiro un sospiro di sollievo ma dura poco dato che ritorna poco dopo con una scatola in mano.
<<Tieni>> dice porgendomi una pastiglia.
<<Cos'è?>>
<<È per il mal di testa>>.
Prendo la pastiglia e la butto giù con un po' di acqua sotto il suo sguardo attento.
Quando ho finito richiudo la bottiglia e lo seguo in camera dove tantissime stelle finte ci accolgono.
Mi volto a guardarlo interrogativa.
<<Quando non riesco a dormire lo accendo>> dice indicando il proiettore che gli ho regalato.
Sorrido sedendomi sul letto comodo con lui che mi segue a ruota.
<<Dormiamo? >> mi chiede e non mi da il tempo di rispondere perché si stende tirandomi giù con sé.
<<Vuoi stare dalla parte del muro? >>
<<Come vuoi tu, però>> dico rimettendomi seduta
<<Deve esserci un muro a separarci>> concludo segnando con la mano una linea immaginaria fra di noi.
Mi scruta con lo sguardo e poi sbuffa sonoramente facendomi sorridere. A dir la verità mi piace questa vicinanza con lui ma allo stesso tempo mi imbarazza.
E la cosa che mi imbarazza ulteriormente è l'essermi ritrovata con solo una maglia nel suo letto senza ricordarmi niente.
<<Come vuoi>> dice riportadomi alla realtà voltandosi contro il muro.
Mi stendo accanto a lui non superando la linea immaginaria creata, cosa un po' difficile essendo un letto singolo.
Osservo la sua ampia schiena e ne studio ogni particolare soffermandomi su qualche piccolo neo qua e là.
<<Hai detto che volevi sapere qualcosa su di me>> dice improvvisamente senza voltarsi.
<<Si>> mormoro
<<Avevamo una sorellina, io e Chris>> inizia lui con un tono di voce calmo.
<<Si chiamava Evelyn...>> lo ascolto in silenzio accorgendomi che sta usando il passato.
<<Aveva 9 anni, la porta bianca in corridoio è della sua stanza>> lo vedo contrarre i muscoli della schiena, come se si stesse sforzando per dirmelo.
<<Non devi parlarmene se non te la senti>> lo interrompo infatti io.
Non risponde, cala il silenzio che dura ben poco.
<<È morta di leucemia due anni fà>>.
Sento una stretta allo stomaco.
<<Mi dispiace tantissimo>> dico sinceramente nonostante io non la conoscessi nemmeno.
Ma sapere che una bimba con tutta la vita davanti sia morta per una malattia così brutta mi fà molta tristezza.
<<Da quando è morta faccio fatica a dormire, ecco perché vado sul tetto>>
<<È normale, devi ancora superarla... >>
<<Sta notte con te sono riuscito a dormire bene per la prima volta dopo la sua morte>> sento un colpo nel petto, come se un martello avesse iniziato a tirarmi dei colpi sul cuore.
<<Lo sai... >> dico avvicinandomi a lui e abbracciandolo da dietro, invadendo la sua parte del letto.
<<Penso che solo per sta notte va bene se superiamo questa linea>> concludo affondando la faccia nella sua schiena mentre sento il suo braccio poggiarsi sul mio.
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Il Silenzio Della Notte
Romance> > > > ︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵ Lyenne, detta semplicemente Lia, si ritrova a dare ripetizioni al silenzioso ed enigmatico Nicholas, un ragazzo arrivato da poco a scuola col braccialetto elettronico e costretto ad essere controllato dalla polizia...