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Osservo le lentiggini sul mio naso incerta se coprirle o meno mentre finisco di stendere il mascara sulle folte ciglia.

Finalmente è Natale e dentro di me c'è in corso una guerra: Lia felice e Lia in ansia.
Il fatto che passerò la serata con le persone a cui tengo mi riempie il cuore, però d'altra parte c'è la questione Nicholas.

La nonna non vede l'ora di conoscerlo ma temo un po' questo incontro visto che lo conosco ormai, e non è per niente un tipo socievole.

Mi porto una ciocca di capelli, lasciati sciolti e leggermente mossi, dietro l'orecchio, mentre lancio l'ultima occhiata al vestito bianco in lana che mi arriva fino a poco sopra il ginocchio.

Se non fosse che ci sarà anche Nicholas, sarei volentieri rimasta nel mio pigiama invernale, senza fare tante storie sul vestiario.

<<Posso? >> il bussare alla porta mi fa voltare per guardare la nonna che mi sorride dolcemente.

<<Vieni pure>> le dico spostandomi dallo specchio per avvicinarmi a lei.

Mi osserva da capo a piedi <<Sei proprio bellissima>> mi accarezza il mento facendomi sorridere.

Anche lei ha deciso di vestirsi elegante mettendo dei pantaloni neri ed un maglione rosso con una spilla a forma di fiocco di neve sul lato sinistro, proprio sopra il cuore.

Spengo la luce del bagno seguendola fuori fin quando non si ferma vicino al comò posizionato vicino all'entrata del soggiorno ed inizia a rovistarci dentro.

Dopo un paio di secondi tira fuori una scatolina bordeaux e si avvicina a me guardandomi da sotto gli occhiali a mezzaluna.

<<Questo era di tua madre>> dice aprendo la scatola e guardandoci dentro i miei occhi vengono catturati da una collana in argento con un ciondolo del medesimo materiale.

<<Ho aspettato tanto per dartelo perché so quanto difficile sia stata per te la loro perdita, ma credo che sia giunto il momento di fartelo avere>> tira fuori il gioiello e fa il giro intorno a me.

Sento le sue mani che delicatamente sfiorano il mio collo fino a chiuderci attorno la catenina che prendo fra le dita e osservo meglio.

Il ciondolo è rotondo e decorato con tre piccole rose turchesi sopra di esso.

<<Aprilo>> dice la nonna posando la testa sulla mia spalla mentre con un braccio mi circonda la vita, e io faccio quel che mi ha detto.

All'interno del ciondolo si rivela esserci una foto piccolissima di me coi miei genitori e appena la vedo sento gli occhi inumidirsi.

I ricordi che ho di loro sono pochi e vaghi, ma quella notte maledetta è sempre impressa in me e non faccio altro che pensare: com'è possibile che io mi sia salvata e loro no?

La mia vita con la nonna è stata, ed è tutt'ora, felice e bella, ma non negherò che ho sempre invidiato i miei compagni quando si presentavano alle recite scolastiche con entrambi i genitori o quando durante le feste tutti se ne stavano in famiglia ed io solo con la mia nonnina.

Mi volto sorridendo verso di lei e la abbraccio venendo subito immersa da un calore piacevole.

Cosa sto dicendo? È lei la mia famiglia.

Lo suonare alla porta ci fa staccare, scrollo le spalle per riprendermi e cerco di far passare l'umidità esagerata ai miei occhi.

<<Vado io>> dico accarezzandole il braccio e andando subito dopo verso l'entrata.

<<Vedete? Ogni mostro prima o poi può sbocciare in una bellissima farfalla>> dice Simon ai due accanto a lui che mi osservano sul ciglio della porta.

Il Silenzio Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora