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Dopo quindici minuti chiusa in bagno, finalmente mi decido ad uscire, non prima di aver tolto le sbavature del mascara da sotto gli occhi.

<<Cos'è successo? >> domanda Simon appena varco la porta del bagno per uscire.

Il suo sguardo preoccupato mi attraversa da parte a parte mentre in sottofondo sento la voce di John chiacchierare con la nonna.

<<Nulla>> alzo le spalle evitando il suo sguardo per poi sorpassarlo e rientrare nella cucina vuota.

Le parole di Nicholas mi rimbombano nella testa e per quanto sia dura ammetterlo, ha ragione sul fatto che Simon a volte sia troppo protettivo.

<<Non mentirmi>> insiste e mi sento infastidita.

<<Devi sempre fare così?>> Domando guardandolo <<se non ho voglia di parlarne, rispetta la mia scelta>>.

Mi guarda sorpreso dal mio tono acido e con mia gioia, non insiste oltre.
In perfetto silenzio si mette ad asciugare le stoviglie che io lavo.

<<Scusami>> mormoro non appena anche l'ultima forchetta è stata lavata.

<<Scusami tu, non dovevo insistere>> dice anche lui e con la coda dell'occhio vedo che si passa nervosamente una mano nei capelli.

Mi giro a guardarlo e senza dir altro lo abbraccio.
Per quanto a volte sia insistente, è come un fratello per me e mi è sempre stato vicino.

<<Ora basta>> dice staccandosi <<questa sdolcinatezza tra di noi mi fa strano>>.

Sorrido dandogli ragione mentre lo guardo sistemarsi gli occhiali.

<<In un modo o nell'altro, finiamo sempre per discutere>> mormoro abbassando lo sguardo verso le mie ciabatte rosa ripensando a Nicholas.

Mi sento così stufa di questo nostro rapporto così ambiguo. Quando sembra andare tutto bene, all'improvviso crolla tutto come un castello di carte.

<<Sai>> dice mentre si siede su una delle sedie <<in tutto questo tempo ho capito che è una persona difficile. Difficile da capire, difficile da avere intorno. Eppure, mi sembra che ci tenga a te, nonostante come dici tu discutiate sempre>> mi osserva posando il mento sul palmo della mano.

<<La vedo diversamente>> mi siedo anche io con la tristezza che riprende spazio nel mio corpo. <<Se ci tieni ad una persona non ti crei un muro insormontabile intorno>> alzo lo sguardo verso il mio amico che mi osserva pensieroso.

<<A volte si creano muri per non far del male all'altro o a se stessi...magari lui non è pronto per aprirsi del tutto con te>> dice un istante prima che John ci raggiunga in cucina facendoci ammutolire.

<<Tua nonna è un amore>> mi sorride andando accanto a Simon posandogli poi una mano sulla spalla.

Ricambio il sorriso posando lo sguardo altrove domandandomi dove sia andato quel ragazzo che tormenta la mia mente.

<<Direi che sia l'ora di alleggerire l'aria>> sbotta John vedendoci zitti <<usciamo da qualche parte>>.

<<Si credo sia un'ottima idea>> concorda Simon e, nonostante la mia voglia di uscire sia pari a zero, accetto anche io.

Quando ci ritroviamo in macchina di John, non posso far a meno di osservare lui e il mio amico che si tengono per mano.

Sorrido pensando a quanto siano felici mentre guardo le case scorrere fuori dal finestrino ascoltando a tratti la loro conversazione su cosa fare a Capodanno.

Una decina di minuti dopo arriviamo ad un locale ed entriamo venendo accolti dal caldo del suo interno.

<<Andiamo altrove>> bisbiglia Simon a John cercando di non farmi sentire ma io lo sento.

Mi guardo intorno e capisco il perché: Sam seduto ad un tavolino con accanto Nicholas e due ragazze che non ho mai visto.

Come se la sfiga fosse poca, Sam ci nota e dopo un cenno di mano ci raggiunge.

<<Ma che coincidenza>> dice sorridendo <<unotevi a noi>> ci invita con fare amichevole.

<<In verità stavamo andando via>> chiarisce Simon, in tutta risposta il moro mi prende a braccetto trascinandomi con lui al tavolo.

<<Guarda qua>> dice a Nicholas che ora sembra più teso di prima <<ho trovato i tuoi amici>> ride sedendosi vicino alla ragazza dai capelli castani che chiacchiera con l'altra ragazza seduta di fronte.

<<Oh scusami>> Sam balza di nuovo in piedi <<prego>> mi sorride spostandomi la sedia per farmi sedere nel frattempo che John e Simon ci raggiungono.

<<Ciao>> dice il mio amico sedendosi al mio fianco con John che lo segue a ruota.

Ci presentiamo tutti e scopro che le due ragazze sia chiamano Kim e Jane, non che la cosa mi interessi più di tanto dato che sembrano parlare solo tra di loro.

<<Allora, come stai Lia?>> Mi domanda Sam prima di prendere un sorso del liquido che ha nel bicchiere.

Lo guardo impassibile <<bene>> dico semplicemente.

Mi osserva sorridendo come un'idiota e non posso far a meno di pensare che sia insopportabile.

<<Vado a fumare>> sbotta Nicholas improvvisamente alzandosi per poi uscire senza degnare nessuno di uno sguardo.

Abbasso gli occhi mentre guardo le mie dita torturarsi fra di loro prima che il gomito di Simon mi colpisca.

<<Va da lui>> bisbiglia al mio orecchio.

Lo guardo per un momento ed infine mi alzo anche io.

Col cappotto messo malamente, esco dal locale venendo pervasa dal freddo che mi pizzica il volto.

Mi guardo intorno e non appena noto la figura di Nicholas poggiata al muro del locale, mi avvicino andando al suo fianco.

Rimaniamo così, zitti senza dire nulla col fumo della sua sigaretta che mi batte sul volto ad ogni folata di vento.

<<Vorrei poterti leggere la mente>> sospiro d'un tratto poggiandomi anche io al muro.

Con la coda dell'occhio lo vedo girarsi e guardarmi, ma non risponde.

<<Forse sarebbe più semplice comprenderti>> mormoro guardando ancora dritto davanti a me.

In un secondo mi ritrovo avvolta dalle sue braccia con la faccia spiaccicata sul suo petto fasciato dal giubbotto.

Chiudo gli occhi assaporando il suo profumo mentre mi godo quell'abbraccio caldo in tutto questo freddo.

<<È un modo per chiedermi scusa?>> Domando senza staccarmi da lui ma posso sentire la sua presa farsi più stretta.

<<Parli sempre troppo>> dice tra i miei capelli facendomi sorridere.

Forse è proprio come dice Simon. Nonostante finiamo sempre per discutere, nonostante Nicholas sia così chiuso, io sento che mi ha fatto entrare nel suo mondo molto piu di quello che avrebbe voluto.

I suoi piccoli gesti sono in grado di farmi sciogliere il cuore e anche se ho così tante domande, forzarlo non serve a nulla.

<<Buon Natale Nicholas>>

<<Buon Natale Lyenne>>




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Un enorme SCUSA per essere sparita lasciando questa storia così.
Non avevo voglia di fare niente, wattpad era proprio fuori dalla mia vita in sto periodo, nessuna ispirazione ne voglia di leggere o scrivere.
Mi dispiace immensamente, cercherò di rimediare ma non voglio mentire dicendo che sarò costante, perché a volte quando il periodo buio ti risucchia, la voglia di fare qualsiasi cosa si fa quasi nulla.





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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 07 ⏰

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