Le giornate passano lente e ottobre sta per finire.
Sono stesa sul letto fissando il soffitto.
È da una settimana che Nicholas non mi parla.
Da quando abbiamo avuto quella conversazione lui mi ha ignorata.
Ogni giorno che veniva per fare ripetizioni si metteva a dormire senza degnarmi di un saluto o di uno sguardo.
Mi faceva star male questo suo comportamento, e nonostante io avessi provato a chiedergli scusa, lui mi ignorava lo stesso.
Sento un vuoto dentro di me perché nonostante lui fosse sempre distaccato e freddo, mi piaceva la sua compagnia. O i nostri battibecchi e le sue prese in giro.
Mi alzo dal letto e prendo il telefono dal comodino leggendo il messaggio di Simon che mi informa che sta sotto casa mia e mi aspetta.
Mi metto le scarpe ed esco dopo aver salutato la nonna.
<<Sembri un topo di fogna>> mi guarda quasi schifato ricevendo da parte mia uno spintone
<<Non potevi darti una sistemata? >> sbuffa guardando i miei capelli disordinati in uno chignon.
Le occhiaie che ho probabilmente mi arrivano fino ai piedi, e non mi sono truccata nemmeno un minimo. Probabilmente ha ragione lui a paragonarmi ad un topo.
<<Non ne avevo voglia>>
<<Mi farai fare una brutta figura, almeno sciogliti sti capelli>> sento la sua mano sull'elastico e poi i capelli ricadermi sulla schiena.
<<Un po meglio ma sempre un obbrobrio>>
Lo guardo male e lui alza le mani in segno di resa.
Stiamo andando al parco e lui è tutto eccitato perché finalmente ho accettato di conoscere John, nonostante sia ancora del parere che stare con una ragazza e tradirla faccia schifo.
Camminiamo tranquillamente mentre Simon continua a parlarmi di John, ma io non lo ascolto.
I miei pensieri sono rivolti tutti a Nicholas che nonostante le mie scuse sembra odiarmi.
Lo so che ho sbagliato a giudicarlo ma lui potrebbe passarci sopra dopo tutte le scuse che gli ho fatto.
Sbuffo ripensadoci.
<<Ci sediamo? >> Simon mi riporta alla realtà e lo vedo indicare una panchina del parco.
Annuisco e ci incamminiamo per poi sederci.
<<Sei strana>> borbotta dopo cinque minuti in silenzio.
Non gli ho raccontato nulla su Nicholas perché lo vedo felice in questo periodo e non voglio che pensi alle mie preoccupazioni.
<<Tra quanto dovrebbe arrivare?>> Domando riferendomi a John
<<Dovrebbe arrivare a momenti>> sento la voce di Simon felice.
Dondolo i piedi finché dopo un po sento Simon darmi una leggera spinta
<<Eccolo è lui>> Guardo nella stessa direzione in cui sono puntati i suoi occhi e vedo un ragazzo alto e mingherlino venirci incontro.
Ha un sorriso stampato in faccia, i capelli biondi ossigenati gli ricadono sulla fronte.
Mentre si avvicina noto i suoi occhi color nocciola e il piercing al sopracciglio.
<<Ciao>> Sorride quando finalmente si trova davanti a noi
Simon si alza e lo saluta dandogli un bacio sulla guancia, un attimo dopo mi alzo pure io aspettando che si stacchino
<<Ciao>> dico mentre lo guardo porgendo la mano
<<Tu devi essere Lia, ciao piacere io sono John>> fa un sorriso smagliante prima di stringermi la mano.
Ci sediamo tutti e tre sulla stessa panchina e cade un silenzio imbarazzante, che viene spaccato dallo stesso John
<<Beh, come state? >> lo guardo che ci sorride tranquillamente.
Chissà come fa a stare così tranquillo se sta tradendo la sua ragazza.
Sbuffo un po a questo pensiero.
Non sembra una cattiva persona però questa cosa mi da fastidio.
<<Bene e tu? >> Simon gli risponde mentre mi tira una leggera gomitata senza farsi notare.
<<Si noi bene>> mormoro guardando male il mio amico.
<<Bene, volete fare un giro o restiamo qui? >>
<<Si forse è meglio fare un giro>> rispondo io alzandomi velocemente.
Sarebbe imbarazzante stare seduti nel silenzio, almeno camminiamo un po.
<<Allora tu sei single? >> mi chiede John dopo un po che camminiamo
<<Si, meglio soli che con due contemporaneamente>> non mi trattengo e la frecciatina mi esce da sola.
Simon mi guarda subito in cagnesco mimando con le labbra un "Lia ti ammazzo" ma io alzo le spalle.
Il biondo sembra rifletterci un po e poi sorride.
<<Hai ragione>> dice puntando il suo sguardo su di me
<<Però è difficile essere se stessi senza essere giudicati>> aggiunge
Lo guardo per un po mentre camminiamo tranquilli, con Simon che ancora mi guarda storto aspettando che io chieda scusa.
<<La gente ti giudicherà comunque, tanto vale fare quello che ti senti, senza badare alle apparenze>> Mormoro guardando a terra e sentendomi ancora più stupida pensando a Nicholas.
Non ho diritto di fare la morale a qualcuno se sono la prima ad averlo giudicato.
<<È vero. Ma forse sono io che semplicemente non ho il coraggio necessario per affrontare i miei genitori>>
<<E la tua ragazza? >>domando incuriosita
<<Jane? Jane è la mia migliore amica. Sa benissimo ciò che sono ma mi regge il gioco>> Mi fermo e guardo Simon confusa
<<Te l'avrei detto>> si affretta a dire mentre anche lui e John si fermano
Me l'avrebbe detto...
Se lo avessi saputo prima avrei evitato di criricare il ragazzo accanto a noi e non facevo la figura dell'antipatica.
<<Scusa non lo sapevo>> lo guardo ma lui mi sorride
<<Non fa niente, anche io avrei lo stesso atteggiamento sapendo che un mio amico si frequenta con una persona già impegnata>>.
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Il Silenzio Della Notte
Romance> > > > ︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵︵‿︵ Lyenne, detta semplicemente Lia, si ritrova a dare ripetizioni al silenzioso ed enigmatico Nicholas, un ragazzo arrivato da poco a scuola col braccialetto elettronico e costretto ad essere controllato dalla polizia...