5.

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<<Che c'è? >>
<<Mi devi venti dollari? >> guardo Brian ripensando alle parole che mi ha detto ieri.
Non lo sopporto, ogni giorno trova una scusa per infastidirmi.
Sto per rispondere quando una voce mi precede.
<<Non hai ancora trovato un lavoro? >>
Mi giro guardando Nicholas dietro di me con adesso entrambe le mani nelle tasche.
Lui nemmeno mi guarda, è troppo concentrato sul biondo.
<<Di nuovo tu. Cosa sei il paladino della giustizia ? >> dice Brian facendo ridere i due ragazzi al suo fianco.
Mi manda una veloce occhiataccia e si allontana.
Mi pare di rivivere un deja vu.
<<Tu spunti sempre nel momento giusto>> Simon sorride al moro mentre io sono occupata a fissare le sue braccia tatuate e muscolose.
La mascella serrata e il viso dall'aria annoiata.
I suoi occhi per un attimo incrociano i miei ma sposto subito lo sguardo sui miei piedi ripensando alla vicinanza di ieri quando si è ripreso l'accendino.
Sento le guance arrossire leggermente.
<<Io sono Simon, piacere>> il mio amico allunga una mano che Nicholas guarda senza stringere.
Fa un semplice cenno con la testa senza dire niente prima di mollarmi un'ultima occhiata ed andarsene.
Cammina a passo deciso e io non posso che non guardare la sua ampia schiena e le spalle larghe.
<<Per me è muto>> sento parlare Simon quando il ragazzo è ormai più lontano

<<Sei solo un parassita>>
<<Stai zitta gargoyle>> guardo Simon con finto broncio mentre lui tira fuori i miei quaderni.
<<Perché non te li fai da solo i compiti? >> sbuffo osservandolo che fotografa le pagine del mio quaderno
<<Non posso, oggi sono impegnato tutto il pomeriggio, e tu ti porti sempre avanti>>
<<Cosa devi fare? >>
<<Commissioni con mio padre>>
Assottiglio lo sguardo avvicinandomi a lui guardandolo male
<<Tu menti.>>
<<Ti giuro>> sento la sua voce falsa e angelica.
So benissimo che non ha mai voglia di fare i compiti di scienze ed ogni volta che può, copia i miei.
Quando ha finito rimette tutte le mie cose al loro posto e mi guarda soddisfatto
<<Sei un angelo>>
<<Tu uno sfruttatore>> mi da un veloce bacio sulla guancia prima di dirigersi verso la porta della classe
<<Ci vediamo domani, buona fortuna per le ripetizioni>>
Le ripetizioni...
Chissà in quale aula si trovi oggi Nicholas.
Guardo Simon uscire dalla classe e lo saluto con la mano prima di vederlo scomparire.
Sospiro pensando alle due ore di ieri passate nel completo disagio con Nicholas che non proferiva parola.
Mi massaggio la fronte per un po prima di decidere di alzarmi per andare a cercarlo.
Non ho nemmeno tempo di avvicinarmi alla porta che eccolo lì in piedi che mi guarda.
Si inumidisce le labbra e prima che io possa dire qualsiasi cosa entra in classe e si siede allo stesso banco di ieri.
Lo guardo per un po mentre sembra concentrato a cercare qualcosa nel suo zaino.
<<Finito di fissare? >>
Mi ricompongo e vado incontro a lui prendendo un banco e spingendolo accanto al suo.
Mi siedo a debita distanza da lui che nel mentre ha di nuovo tirato fuori l'occorrente per farsi una sigaretta.
Sospiro prima di guardarlo in viso
<<Ti ho già detto che non puoi fumare qui>>
Punta i suoi occhi neri e profondi come pozzi nei miei e fa un leggero sorriso
<<Altrimenti mi togli l'accendino? Tanto me lo riprendo>>
Arrossisco al pensiero della sua mano sulla parte posteriore dei miei jeans mentre lo tirava fuori.
Porto lo sguardo sulle mie mani intrecciate fra di loro.
Lo sento maneggiare la cartina e con la coda dell'occhio noto che dopo aver finito infila la sigaretta di nuovo dietro l'orecchio.
<<Non la fumo ora>> mormora con voce dura e io mi rilasso sulla sedia.
Prendo i riassunti preparati la sera prima e glieli passo guardandolo.
Lui fissa i fogli e poi me.
<<Che è sta roba? >>
<<Riassunti sul programma iniziato>>
<<Non m'interessa>>
Spinge i fogli di nuovo verso di me.
Sbuffo cercando di restare calma davanti al suo comportamento.
Riprendo i fogli in mano e li guardo per un po mentre lo sento avvicinarsi con la sedia.
Alzo lo sguardo e vedo che ora è seduto vicino a me e con il ginocchio mi sfiora praticamente la gamba che allontano subito.
Fa una breve risata per niente simpatica prima di buttare la testa indietro per fissare il soffitto.
<<Cos'è ti faccio paura?>>
La sua voce dura e roca mi porta a guardarlo per un attimo.
Anche di profilo è perfetto, se fosse più gentile e socievole scommetto che avrebbe tantissime ragazze ai suoi piedi.
<<No...>> mormoro quando lui si gira a guardarmi.
<<Mh>>
Prima che possa dire qualsiasi cosa prende i fogli dalle mie mani ed inizia ad osservarli.
<<Dammi qua. >> dice con tono annoiato sbuffando leggermente.
Sono felice di questo suo interesse, anche se abbastanza menefreghista perché li appoggia subito sul banco.
<<Qualcosa non ti convince? >> domando guardando la sua espressione corrucciata
<<Sei noiosa ed è una palla stare qua>>
Beh, simpatico e molto gentile.
<<Me l'hai già detto che sono noiosa, ieri. E pure fastidiosa>> dico con un filo di voce quasi a me stessa che a lui che però sembra sentirmi.
<<Te lo ridico allora>>
Che fastidio.
Non bastava Brian ad infastidirmi tutti i giorni, ora anche Nicholas.
Penso al biondo e mi torna subito in mente la scena di oggi e di ieri. Mi guardo le mani prima di schiarirmi la voce
<<Grazie, di nuovo... >> il suo sguardo sembra leggermente confuso ma comunque annoiato <<per Brian>> aggiungo subito.
<<Perché ce l'ha con te? >> lo guardo per un po stranita dalla sua voglia improvvisa di tenere una conversazione senza finirla subito con i suoi fastidiosi "mh" o i suoi "ok".
<<Mi odia sin dalle elementari>> alzo le spalle ricordandomi quando da piccoli mi andava dietro cantando una stupida canzoncina o quando mi aveva presa in giro davanti tutta la classe quando aveva scoperto che i miei genitori fossero morti.
<<Mh>> ed eccolo di nuovo.
Lo guardo di sfuggita prima di prendere i miei libri e tirarli fuori per poi posarli sul banco.
Lo sento sbuffare alla vista di essi e sorrido leggermente sapendo già che passerò le prossime due ore con lui che mormorerà lamentandosi.

Il Silenzio Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora