23.

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I giorni passano lentamente e si avvicina sempre di più il compleanno di Nicholas.
Sono in una crisi totale, vorrei fargli un regalo ma non ho la minima idea di cosa gli potrebbe piacere.
<<Allora? >> guardo Simon e John che mi fissano aspettando una risposta.
<<Cosa? >> domando non avendo ascoltato per niente i loro discorsi, troppo intenta a placare la guerra che si è creata in me stessa per decidere un regalo da fare.
<<Vuoi andare lì? >> Simon indica un negozio d'abbigliamento sul quale poso anche io lo sguardo.
Siamo al centro commerciale e loro due mi stanno aiutando a comprare qualcosa, dato che li ho detto del compleanno.
Entriamo nel negozio e mi guardo intorno andando più in crisi di prima
<<Cosa dovrei prendergli? Non conosco i suoi gusti e se poi mi ride in faccia? >> la mia voce esce disperata mentre guardo i due in piedi d'avanti a me che mi mostrano rispettivamente una felpa e un maglione.
<<Sei troppo esagerata>> dice Simon alzando gli occhi al cielo e riponendo su uno scaffale la felpa rossa che teneva in mano.
<<Perché non hai chiesta a suo fratello un consiglio? Da quel che ricordo è un tipo apposto>> Guardo John e mi torna in mente Chris.
Sono stupida? Effettivamente perché non ci avevo pensato? Ero talmente in paranoia da non ricordarmi di lui.
<<È vero! Andiamo al suo locale? Quello dove siamo stati la scorsa volta, magari è lì>> guardo Simon e annuisco per poi seguirli fuori dal negozio.
Arriviamo al Jix in venti minuti e dopo esser scesi dalla macchina ci dirigiamo all'interno.
Di pomeriggio il locale è tranquillo, c'è un po di gente qua e là ma nulla in confronto alla sera in cui c'eravamo venuti.
Ci avviciamo al bancone e John domanda al barista di Chris mentre io mi dondolo su me stessa.
Ci sediamo e io ascolto Simon propormi ancora dei regali che potrei fare, tutte idee carine, ma banali.
<<Ciao! Che ci fate qui? >> in piedi davanti a noi si presenta Chris con un vestito elegante e i capelli castano scuro bel pettinati.
<<La signorina paranoia qui seduta>> dice Simon indicandomi
<<Voleva un consiglio sul regalo di compleanno per Nicholas>> conclude posando lo sguardo di nuovo sul ragazzo d'avanti a noi.
Quest'ultimo sorride e sembra pensarci un po.
<<Beh vediamo... >> si siede con noi e con aria ancora pensierosa inizia a picchiattera con le dita sul bancone.
Lo osservo e noto una piccola somiglia nei tratti di viso con Nicholas, ma è proprio minima
<<È uno che apprezza tutto, ma se proprio vuoi sapere una preferenza allora è l'universo>>
<<L'universo? >> domando sedendomi meglio sullo sgabello
<<Si, gli piace molto come argomento e ogni notte se ne sgattaiola sul tetto a guardarsi le stelle>> sorrido ricordando noi due stesi vicini a guardare la notte la prima volta che son andata da lui.
<<Capisco. Grazie mille >> gli sorrido mentre la mia mente vaga su un possibile regalo da fare a Nicholas, con i tre ragazzi accanto a me che chiacchierano tra di loro.

Mi accoccolo a nonna sul divano mentre guardiamo la tv insieme.
Alla fine ho optato per un planetario portatile, così se piove o se è nuvoloso, Nicholas può guardare le stelle lo stesso.
Con Chris è uscito fuori anche il discorso del braccialetto elettronico. Ha detto che i primi di dicembre dovrebbero toglierglielo e che lo terrà più sott'occhio per non farlo rifinire nel giro dei suoi amici poco raccomandati. Non ha voluto però approfondire l'argomento e noi non abbiamo insistito.
<<Quando potrà puoi invitarlo qui, vorrei conoscerlo anche io>> la voce di nonna mi riporta alla realtà. Le ho detto tutto di Nicholas, omettendo però la cotta che mi son presa per lui.
<<Volentieri>> sorrido e mi sistemo meglio al suo fianco.
La mattina dopo entro a scuola con Simon che mi supplica di fargli copiare i compiti di inglese.
Sono abbastanza sicura che non gli ha fatti perché alla fine ieri quando ci siam separati, lui se n'è andato a passare la serata con John.
Alzo gli occhi al cielo sorridendo e appena siamo in classe tiro fuori il quaderno e glielo porgo.
<<Sei il mio angelo>> sorride mentre si affretta a copiare tutto.
Mi siedo e sistemo i miei capelli annodati dal vento, cercando di districarli un po con le dita.
Dopo una decina di minuti entra l'insegnante e la lezione inizia.

Sono agitata e il cuore mi batte all'impazzata. Durante l'intervallo non ho visto Nicholas, e ora che lo aspetto in classe sono letteralmente un cumulo di nervi. Vorrei sprofondare ogni volta che mi ritorna in mente la vicinanza che c'è stata tra me e lui.
Da quando è successo non è cambiato molto nel suo comportamento. Ha continuato a farsi i suoi soliti pisoli e ogni tanto a scambiare quattro parole con me.
Lo vedo entrare in classe e sedersi accanto a me facendomi un cenno col capo per salutarmi. Lo guardo in tutta la sua bellezza e il cuore inizia a battermi ancora di più, facendomi arrossire.
Poso lo sguardo sui libri e inizio a spiegargli cosa dobbiamo fare, ma lui ormai se ne sta con la testa tra le braccia a sonnecchiare.
I muscoli della schiena si rilassano, e non faccio a meno che osservare le sue spalle larghe.
<<Cosa fai al tuo compleanno? >> domando con titubanza non sapendo se sia sveglio oppure no.
<<Nulla>> risponde semplicemente senza muoversi.
<<Non lo festeggi con Chris? >>
<<No. Lui lavora e a me non piacciono i festeggiamenti>>
<<Capisco... Mi domandavo se potessi venire a casa tua e magari lo festeggiavamo insieme ma se non ti va allora non fa niente>> abbasso lo sguardo un po delusa e lo vedo con la coda dell'occhio sistemarsi sulla sedia.
<<Vieni>> lo guardo e vedo che mi fissa intensamente aspettando una risposta, ma la sua più che una domanda sembra un'affermazione.
<<Va bene>> sorrido leggermente mentre lui si rimette a dormire e io a passare le due ore di noia senza far nulla.

Il Silenzio Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora