13.

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Ed eccomi qua seduta al bar con Simon e John dopo aver raccontato il fatto di Nicholas e i suoi comportamenti.
<<Gli hai chiesto scusa? >> chiede John
<<Certo, più di una volta>> prendo un sorso del mio cappuccino e vedo il biondo rifletterci.
<<Potevi dirmelo>> borbotta Simon offeso mentre versa lo zucchero nella cioccolata calda.
<<Nemmeno tu mi hai parlato subito di voi due>> li indico e lo guardo male. Lui alza le spalle e sorride.
<<Riprova a parlarci ma facendoti ascoltare questa volta>> dice John all'improvviso fissandomi
<<Se lui se ne va tu seguilo, e se si mette a dormire parla lo stesso>>
Vorrei tanto dirgli che ci ho provato ma Nicholas mi ignorava lo stesso, però sto zitta e faccio di si con la testa.

Il lunedì mattina raggiungo Simon e ci dirigiamo verso scuola.
Cammino guardando per terra e poco dopo noto una piccola margherita.
Mi fermo e la osservo ripensando a quella sul mio comodino.
È strano trovarle in questa stagione, ce ne sono pochissime in giro.
La prendo subito e la metto in tasca facendomi venire un colpo di genio mentre Simon mi guarda male e mi chiede cosa sto facendo.
Appena suona la campanella che annuncia la ricreazione scatto in piedi prendendo il mio amico e trascinandolo fuori dalla classe.
<<Allora hai capito? >> gli chiedo per la millesima volta mentre mi guardo in giro.
<<Non sono stupido. Devo distrarre Nicholas così tu puoi mettergli quella roba nello zaino>> mi ripete per l'ennesima volta lui facendo cenno alla margherita che ho in tasca.
<<Ecco bravo>> lo prendo per un braccio trascinandolo per il corridoio quando mi fermo e vedo Nicholas con Melania intento in una conversazione.
Che odio.
Lui indossa una felpa a maniche lunghe e dei pantaloni da tuta bianchi.
È proprio bello...
<<Allora vado>> Senza che possa aggiungere altro vedo Simon che si dirige verso i due interrompendoli.
Guardo facendo finta di nulla e poco dopo li vedo tutti e tre allontanarsi.
Corro nella classe di Nicholas cercando il suo zaino che trovo senza troppa fatica.
Lo prendo velocemente e lo apro prendendo il pacchetto di tabacco.
Ci infilo dentro il fiore e lo richiudo rimettendo tutto al proprio posto per poi uscire velocemente dalla classe.
Sto quasi per uscire quando sbatto la faccia su qualcosa. Mi massaggio il naso dolorante ed alzo lo sguardo.
Due occhi neri fissano un punto indefinito della classe.
<<Ei... Scusa non ti avevo visto>> Dico con finta voce sorpresa sperando che non mi abbia vista frugare tra le sue robe.
Lui non risponde e non mi guarda nemmeno.
Mi sento a disagio e distolgo lo sguardo dal suo viso.
Noto dietro di lui, poco lontano, Simon che mi fa cenno con la mano per raggiungerlo.
Nicholas si gira verso la stessa direzione ritrovandosi però un Simon che gli sorride e lo saluta con la mano facendo finta di nulla.
Mi allontano e raggiungo il mio amico.
<<Mi ha vista? >> chiedo allarmata guardando il moro che entra in classe e si mette a dormire.
<<Non penso, cioè quando è arrivato tu stavi uscendo quindi penso di no>> sospiro sperando che sia veramente così.

Stiamo in silenzio e sembra che nessuno dei due sia intenzionato a dire qualcosa.
Nicholas è appena arrivato e come ormai fa da tempo si è seduto lontano.
Sospiro leggermente aspettando che come suo solito si metta a cercare nello zaino l'occorrente per farsi una sigaretta.
Dopo un paio di minuti finalmente con la coda dell'occhio lo noto mentre rovista nello zaino.
Mi sento leggermente accellerare il cuore.
Non so come potrà reagire, ma spero che questa volta non mi ignori.
Apre il pacchetto del tabacco e vedo che fissa il contenuto.
Mi schiarisco la voce e mi giro per guardarlo meglio.
<<Stavo venendo a scuola e vedendola ho pensato a te>> ripeto la frase che mi ha detto lui tempo fa.
Lo vedo mentre cerca di nascondere un sorriso tirando fuori la margherita per scrutarla meglio.
<<Mi dispiace di averti giudicato... Mi sono fatta influenzare dalle voci in giro senza chiederti niente. Sono una stupida>>
Punta i suoi occhi dritti nei miei e sento mille brividi addosso, era da giorni che non mi degnava di uno sguardo.
<<Sei noiosa non stupida. >> dice con la sua solita voce annoiata e non più quel tono arrabbiato che ha usato con me per giorni.
<<E fastidiosa... Non è così? >> sorrido sentendomi meglio. Finalmente mi ha parlato e potrei pure dire perdonato.
<<Mh>>

Il Silenzio Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora