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Sbuffo guardando il soffitto di camera mia.
È la domenica più noiosa di tutta la mia vita.  Simon mi ha paccata per vedersi col suo fidanzato e la nonna è andata al ritrovo con le sue amiche. Ha provato ad invitarmi ma mi son rifiutata categoricamente di passare la giornata in mezzo agli anziani.
Per quanto riguarda Nicholas, non mi ha più parlato.
Son passati tre giorni da quando ha scoperto la farsa di Melania e per tutto questo tempo ha messo un muro intorno a sé.
Passando accanto alla sua classe l'ho sempre trovato lì, al solito banco, con la testa appoggiata alle braccia.
Ho provato a parlarci ma le sue risposte sono tornate come quelle di un tempo: "mh" "Ok" Ecc...
<<Impazzirò>> dico tra me e me alzandomi finalmente dal letto.
Mi trascino fino al bagno e le mie condizioni mi fanno assumere una smorfia sul volto.
I capelli spettinati e la voglia di vivere pari a zero dipinta sul viso.
Sono finalmente iniziate le vancanze di Natale e la mia felicità è morta nell'esatto momento in cui Nicholas si è circondato di negatività.
La verità è che speravo di invitarlo a casa e fargli conoscere la nonna dato che per le feste dovevano liberarlo da quell'affare che porta alla caviglia ma non avrò più modo di vederlo dato che la scuola riinizierà il 2.
Mi mancano le nostre lezioni insieme e sono stufa di passare dalla tranquillità alla tempesta che si porta dietro quando c'è qualcosa che non va.
Mi sistemo un po' e decido di uscire di casa, tanto annoiarmi qua o fuori fa lo stesso.

Dopo mezz'ora a camminare senza una meta ben precisa, decido di sedermi ad un bar per bermi una cioccolata calda che spero tanto mi riscalderà.
Mi siedo ad un tavolino libero e dopo aver ordinato mi tolgo il cappello e la sciarpa per poi mettermi comoda.
<<Ma guarda chi si vede>> la voce di James mi fa voltare e me lo ritrovo in piedi sorridente come se fosse Pasqua.
<<Ei>> lo saluto <<Vuoi sederti qua? >> domando indicando il posto libero accanto a me.
<<Volentieri>> ammicca e si siede.
I suoi occhi verdi si inchiodano su di me e prima che io possa dire qualsiasi cosa, vengo preceduta dal cameriere.
Il ragazzo al mio fianco si ordina una caffè, dopodiché torna ad osservarmi mentre intreccia le sue mani poggiate sul tavolo.
<<Allora? Come va? >> domanda sorridendo.
<<Tutto bene e tu? Che ci facevi da queste parti? >> rispondo sistemandomi sulla sedia e distogliendo lo sguardo da lui.
<<Un giro per i negozi. Sai, sono in ritardo coi regali di Natale>>.
Osservo i suoi capelli lunghi, di solito stretti in una coda, sbucare da sotto il cappello che non ha ancora tolto.
Le nostre ordinazioni arrivano e mi affretto a gustarmi la mia cioccolata calda nel frattempo che James mi parla del suo cuginetto.
Da quel che ho capito si chiama Peter e ha 12 anni e sono molto legati.
<<Pensavo ad un libro, sai, è un bambino molto intelligente>> sorride prendendo un sorso del suo caffè.
<<Si un libro potrebbe essere un regalo carino se gli piace leggere>> osservo mentre nella mia testa mi affiorano i ricordi della mia infanzia.
Io a quell'età preferivo i giocattoli altroché libri...
<<Tu inveve? Come lo passerai Natale? In famiglia? >> domanda perforandomi con gli occhi in attesa di una risposta.
<<Con mia nonna, ho solo lei. >> guardo la sua espressione incupirsi mentre cerca le parole da usare.
<<Scusami... Non lo sapevo>>
<<Non preoccuparti>> sorrido rassicurandolo per poi finire la mia cioccolata che mi ha riscaldata per bene.
Rimaniamo lì ancora per un paio di minuti, dopodiché decidiamo di alzarci per andar via.
Mi rimetto la sciarpa avvolgendola attorno al mio collo seguendo il biondo davanti a me fino l'uscita.
<<Grazie per la compagnia>> dice con un largo sorriso.
<<Grazie a te>> sorrido anch'io e prima di andarmene vengo colta alla sprovvista dalle sue labbra che si posano delicatamente sulla mia guancia infreddolita.
Rimango immobile a fissarlo mentre mi sorride di nuovo per poi incamminarsi dalla parte opposta.
Perché l'ha fatto? Aveva detto che si era messo l'anima in pace e non ci avrebbe più provato.
Cerco di calmarmi ma il leggero fastidio che sento non ne vuole sapere di andarsene.
Ok... Probabilmente lo ha fatto solo per salutarmi.
Mi convinco che sia così ed inzio a camminare per tornare a casa.
Calcio un sassolino che trovo per terra facendolo rotolare di un po' mentre sbuffo camminando con le mani nelle tasche del cappotto.
<<Lia? >> una voce mi fa bloccare ed alzare la testa.
Chris, col naso rosso dal freddo, mi guarda sorridendo mentre mi saluta con la mano a pochi metri da me.
Sorrido anche io mentre mi avvicino.
<<Ultime compere di Natale? >> domanda.
<<Più o meno>>
<<Trovato qualcosa di interessante? >>
<<Non ancora>> mento, la verità è che stavo andando a zonzo senza nemmeno pensare alle compere.
<<Beh fai come me!>> ravana nella borsa di carta che tiene in mano per poi tirare fuori un vasetto di vetro con all'interno una candela <<Quando mi ritrovo all'ultimo così, compro a tutti delle candele e via>> alza le spalle facendomi ridere.
<<Questa si chiama furbizia>> dico guardandolo
<<No, questa è astuzia>> rimette l'oggetto nella busta sorridendomi gentilmente.
<<Allora? Che piani hai per le feste? >> domanda mentre ci incamminiamo insieme.
<<Starò a casa con mia nonna, voi invece? >> il mio interesse più che per lui è per suo fratello.
<<Lavoro>> dice con tono abbattuto.
<<Anche a Natale? >> chiedo incredula ottenendo un cenno del capo.
Lo trovo ingiusto che alcuni debbano lavorare anche durante le feste non potendo stare coi propri cari.
La mia mente volta subito a Nicholas.
Se Chris lavorerà vuol dire che il moro starà completamente da solo e la cosa mi mette una certa tristezza.
Dovevo invitarlo da me ma alla fine lui si è chiuso a riccio, dopodiché non ne ho avuto il tempo perché son iniziate le vacanze.
<<Oh, devo andare. Ciao Lia, buone feste! >> urla Chris allontanandosi da me per raggiungere una donna dai capelli castani.
Che sia la sua fidanzata?
Bah, non sono affari miei.
Cammino con le mani nelle tasche mentre l'aria fredda mi pizzica il naso.
Passo accanto ad un negozio e noto che, tra i mille pupazzi esposti in vetrina, uno in particolare attira la mia attenzione.
Si tratta di un lupo un po' cartoonesco con un'espressione imbronciata che mi fa sorridere.
Gli assomiglia un sacco.
Trattengo una risata ed entro nel piccolo negozietto.

Tornata a casa mi sono fatta una doccia calda e ho preparato la cena prima del ritorno di nonna, che alla fine è tornata poco dopo di me.
Mi ha raccontato di tutta la sua comitiva di amici vecchietti e ha anche aggiunto che effettivamente ho fatto bene a non andarci dato che alla fine, pure lei si stava annoiando.
Mi accoccolo a lei sul divano mentre accende la tv per poi mettersi a lavorare ai ferri.
<<Allora? Il tuo amico verrà qui a Natale? >> domanda dolcemente riferendosi a Nicholas.
<<Non penso>> alzo le spalle osservando le sue dita intrecciarsi con la lana.
<<Non glielo hai domandato? >>
<<Non ne ho avuto il tempo>> mento omettendo il fatto che in verità lui non fosse affatto dell'umore di chiacchierare negli ultimi giorni di scuola.
La storia di Melania l'ha fatto arrabbiare parecchio a quanto pare, ma questo non è una scusa per prendersela con me...
Sento il cellulare vibrare in tasca e lo tiro fuori per guardare la notifica del messaggio di Simon.
-sono in giro con John e indovina? Appena avvistato un Nicholas a piede libero-
Leggo velocemente il messaggio rimettendomi seduta composta.
Allora alla fine glielo hanno tolto?
Finalmente non sarà più costretto a rimanere solo a scuola o a casa sua.
Un sorriso si fa spazio sul mio volto mentre ripenso a quelle pozze scure che ogni volta sembra mi guardino fino all'anima.
<<Simon? >> domanda nonna.
<<Si>>
<<Verrà qua a Natale? >>
<<Si ma la sera. Il pranzo lo passa con la famiglia>> sorrido rimettendomi con la testa sulla sua spalla.
La nonna in verità non sa ancora che Simon vuole presentarle John.
Lui sa benissimo che mia nonna non è come la sua famiglia e non verrà giudicato, ma l'ho vista la sua agitazione quando me l'ha detto, nonostante cercasse di nasconderla.
Mi accoccolo di più a lei mentre guardo la tv persa nei miei pensieri di come giungere a Nicholas.

Il Silenzio Della NotteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora