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«Ma dai, ti preoccupi pure per il compito di tecnica?!»
«Si, ti dà fastidio?!»
Vedo Mirko che mi fissa e sorride, giro lo sguardo continuando a pensare al mio compito, ma dopo alcuni minuti percepisco ancora il suo sguardo fisso su di me, così mi volto e lo guardo anche io.
Mi sorride ancora di più se è possibile, e questo mi fa sentire un po' in imbarazzo. Sembra pensieroso, vorrei tanto capire il perché...
«Sei bellissima»
Non so cosa rispondere e mi limito a sorridergli.
Vedo che si avvicina sempre di più al mio viso e mentre sento i battiti accelerare le sue labbra sono sulle mie.
Appena si allontana da me però...
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Driiiin driiin
Non ho mai odiato così tanto la mia fastidiosissima sveglia.
È stato solo un sogno...
Ma certo Marika, che ti aspettavi!
Eppure è stato così realistico...
Ma che faccio? Adesso parlo pure da sola?
Scuoto la testa e controvoglia mi alzo, mi lavo e mi vesto per andare a scuola.
Indosso un paio di jeans, una felpa nera a pois bianchi con la scritta "happy" e le mie adorate converse.
Mi trucco con un po' di cipria, matita nera e mascara.
Lascio i capelli sciolti e sono pronta!
Scendo da casa ed entro in macchina, accendendo la radio.
Certe volte mi chiedo se riuscirei a resistere un'intera giornata senza la musica... penso proprio di no!
Frequento il secondo anno del liceo classico, mi piace studiare il latino, il greco, e anche le altre materie non mi dispiacciono. Oggi però ho la testa altrove... chissa perché!
Vorrei non arrivare mai, ma purtroppo dopo 10 minuti sono già davanti scuola, saluto mia madre e scendo.
Sento una voce che mi chiama, mi giro e vedo Lisa correre verso di me, mi saluta dandomi un bacio sulla guancia e scompigliandomi i capelli, cosa che odio, ma per lei posso fare una piccola eccezione.
Lisa è più grande di me, va al terzo anno, ma siamo molto amiche. Ci conosciamo da quando siamo piccole ed è anche per merito suo se ho scelto questo liceo.
Entriamo a scuola insieme mentre mi parla di come è andata la festa di compleanno di suo fratello. Mi fingo interessata, ma ho troppi pensieri per la testa, a cominciare dalla versione di greco che mi aspetta e per la quale credo di non essere abbastanza pronta.
Arrivo davanti la mia classe, saluto Lisa che invece sale al piano di sopra, ed entro.Dopo quattro ore abbastanza pesanti finalmente suona la campanella.
Sistemo velocemente tutto nello zaino ed esco da scuola mentre parlo con le mie amiche. Le saluto quando entrano in macchina e vado a casa a piedi.
Non vorrei ammetterlo nemmeno a me stessa, ma non ho fatto altro che pensare a quel sogno... Non è la prima volta che faccio questo genere di sogni, con Mirko protagonista, e sicuramente mi succede perché voglio incontrarlo.
Capisco che non posso più aspettare! É da quasi un anno che cerco il suo indirizzo di casa, e finalmente qualche giorno fa sono riuscita a trovarlo, così non appena entro a casa, saluto mia madre e decido di parlargliene.
«Mamma?»
Mi risponde mentre continua a cucinare.
«Si, dimmi!»
«Pensavo... possiamo andare a Roma?»
Smette di mescolare la pasta nella padella e mi guarda per qualche secondo prima di rispondere
«A Roma? E perché?»
Le spiego tutto, per fortuna oggi è di buonumore e sembra capire, ho ancora una speranza.
Rimane in silenzio per poi scuotere la testa e tornare a cucinare.
«Mamma? Allora?»
«Dai Marika, lo sai che per adesso non possiamo! Io devo lavorare e tu devi andare a scuola!»
Ah.
E io stupida che pensavo mi dicesse di si...
Poi all'improvviso mi viene un'idea, spero di riuscire a convincerla.
«Ehm... non potremmo andarci per il mio compleanno?»
Mi guarda per un attimo e poi controlla la sua agenda, mentre io tengo le dita incrociate.
«E va bene! Andremo a Roma!»
Non appena sento la sua risposta la abbraccio forte, facendola ridere.
La ringrazio un'infinità di volte e vado su in camera mia.
Il mio compleanno sarà tra pochi giorni, non ho tempo da perdere.
Devo preparare ogni cosa.
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Sarà per Sempre
FanfictionMarika è una ragazza di 14 anni, sognatrice e con tante aspettative. La sua vita è sempre trascorsa normalmente tra scuola, amici e tante risate, in un piccolo paesino della Sicilia. Ma le era sempre mancato qualcosa. Forse mancava proprio lui nel...