Capitolo 10

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E' un momento magico, che come sempre deve essere interrotto proprio sul più bello.
Sentiamo una voce che grida il nome di Mirko, mi giro e vedo una ragazza correre verso di noi. Arriva davanti la panchina dove siamo seduti e, senza neanche prestare attenzione a me, abbraccia Mirko, che però si alza subito sciogliendo il suo abbraccio e si allontana, ma sempre seguito da lei che lo raggiunge e lo prende per mano.
Provo qualcosa di molto simile alla gelosia nel vedere le sue mani intrecciate a quelle di Mirko, quando qualche minuto prima al loro posto c'erano le mie, e mi stupisco di me stessa.
Non dovrei essere gelosa... Perchè invece lo sono?
Guardo meglio questa ragazza: è magrissima, ha lunghi capelli biondi legati da un fermaglio a forma di fiocco, e occhi azzurri. Mi sembra di averla già vista, ma non ricordo dove...
Anche se sono abbastanza lontani da me posso comunque sentire quello che si stanno dicendo e probabilmente sono agevolata, dal momento che stanno urlando.
«Luisa basta! Ti ho già detto che devi starmi lontana»
Luisa, mi è sembrato di capire che si chiami così, si avvicina ancora di più a lui e prende il suo viso tra le mani costringendolo a guardarla negli occhi.
«Devi ascoltarmi, lasciami la possibilità di spiegarti tutto!»
Vorrei alzarmi, andare lì e allontanarla da lui, ma riesco a mantenere la calma e rimanere seduta, mentre continuo ad osservarli.
Mirko sposta le sue mani e rotea gli occhi, prima di risponderle alzando ancora di più il tono della voce
«Ti ho già detto un miliardo di volte che non voglio le tue spiegazioni! Tu per me non esisti più!»
Questa frase... "Tu per me non esisti più"... l'ho già sentita.
Ma certo!
Ora capisco... è la ragazza che ho visto litigare con Mirko quel giorno alla gelateria!
«Ma ho sbagliato, quante volte devo ripetertelo?»
«Forse non mi sono spiegato... non devi ripeterlo mai più. Non voglio più vederti!»
Dopo aver pronunciato queste parole Mirko va via e lei, rimasta sola, guarda verso di me. La vedo sibilare qualcosa, prima di sciogliere con un movimento brusco i capelli dal fermaglio che li teneva legati, e dirigersi nella stessa direzione in cui è andato Mirko.
Non posso più rimanere seduta qui a guardare, devo raggiungerlo prima che lo faccia lei.
Comincio a correre e per fortuna lo vedo poco dopo, appoggiato ad un muretto non molto lontano dalla piazza dove eravamo. Ha le mani fra i capelli e capisco che è sul punto di piangere. Quando però sente la mia mano posarsi sulla sua spalla, alza la testa e mi rivolge uno dei suoi soliti sorrisi.
«Scusami Marika, veramente non sai quanto mi dispiace... era un momento perfetto, e ha rovinato tutto! Io..."
Lo fermo, prima che possa aggiungere altro e lo abbraccio, sentendomi stringere ancora più forte.
Soltanto adesso però ricordo che i suoi amici avevano accennato alla festa di una certa Luisa.
«Mirko...»
«Si?»
So che non ne vuole parlare, ma io ho bisogno di sapere cosa sia successo
«È lei la Luisa di cui parlavano i tuoi amici, vero?»
Annuisce, girando la testa verso il lato opposto a me e batte la mano sulla sua gamba. Ho sbagliato, non era una domanda da fare, ma ormai purtroppo non posso più tornare indietro.
«Si...Ed è sempre lei la ragazza con cui mi hai visto litigare l'altro giorno»
«Vuoi parlarmene?»
Ricordo di avergli fatto la stessa domanda qualche giorno fa a casa sua, in quel momento ha preferito non parlare di lei, ma adesso appoggia di nuovo la schiena al muro e, guardando avanti a se, inizia a raccontare.
«E' stata la mia ragazza, l'ho incontrata per la prima volta ad una festa e nonostante tutti mi avessero detto che non era la ragazza giusta per me, io mi innamorai subito. Ci siamo conosciuti meglio dopo quella sera e io ero sempre più convinto che i miei amici sbagliassero a giudicarla senza nemmeno conoscerla... Credevo che fosse una ragazza fantastica...»
Continua a tenere lo sguardo fisso su un punto imprecisato davanti a lui, mentre rigira tra le dita la sua collanina
«Continua...»
«Siamo stati fidanzati per un anno, poi mi ha lasciato. Non ho mai capito il motivo, perchè non si è più fatta sentire, ma posso immaginarlo! Da quello che mi è stato detto, lei mi ha dimenticato subito, ma quando ha saputo che ero stato scelto per girare braccialetti rossi, è venuta di nuovo a cercarmi dicendomi che aveva sbagliato, che mi amava ancora, e tutte quelle frasi usate da tutti.»
«Mi dispiace Mirko, mi dispiace tantissimo!»
Sono veramente sincera nel dirgli questo, è brutto vederlo stare male e posso capire che tutto questo non deve essere assolutamente stato facile per lui.
«Ora hai capito perché ti dicevo che sono tutti interessati solo al successo?»
Annuisco e lui mi abbraccia di nuovo, poggiando la sua testa sulla mia spalla.
«Grazie Marika, grazie per tutto»
Sorrido in risposta e ci guardiamo senza parlare per un minuto o due, infine mi prende le mani e lo vedo avvicinarsi sempre di più al mio viso, fino a quando le mie labbra e le sue sono separate da pochissimi centimetri.
Volevo veramente che questo succedesse, ma non so perché, forse non sono ancora pronta o non me lo aspettavo, ma la mia reazione è diversa da quella che io stessa avrei voluto che fosse.
Giro la testa, mi alzo velocemente, e scappo via senza dire neanche una parola.

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