«Marika!»
Mi allontano dall'abbraccio di Mirko, che mi guarda ancora sorridendo, e mi volto alla mia sinistra dove vedo Sabrina guardarsi intorno. Capisco che sta cercando me ed alzo un braccio cercando di attirare la sua attenzione.
Quando rivolge lo sguardo verso la mia direzione, mi viene incontro, ma rallenta la sua corsa non appena vede Mirko accanto a me.
«Scusate, non volevo interrompervi»
Sabrina mette le mani dietro la schiena e mi guarda con un'espressione mista tra imbarazzo e felicità, che mi fa temere possa mettersi ad urlare da un momento all'altro.
Vorrei restare sola con Mirko in questo momento, vorrei parlargli, e la mia amica sembra capire al volo i miei pensieri.
«Allora io adesso vado, ci vediamo giù»
Fa un cenno di saluto con la mano e si volta in direzione dell'ascensore, quando Mirko la ferma posando una mano sul suo braccio facendola voltare subito e guardare verso di me, che inarco un sopracciglio.
«No, aspetta! Devi parlare con lei?»
Sgrano gli occhi e lo guardo stranita, mentre lui si limita a sorridere come se non fosse successo niente.
«No, niente di importante, la stavo cercando per dirle di scendere. Mancate soltanto voi, ma forse riesco a convincere il professore a stare un po' di più!»
Parla in fretta e sorride convincente mentre si allontana e mima con la mano un "dopo parliamo" nella mia direzione. Annuisco lentamente in risposta e alzo lo sguardo su Mirko, che vedendo il cipiglio sul mio volto, scrolla le spalle con un'espressione confusa.
Si comporta facendo finta che non sia successo niente, e non ne capisco il motivo! Pensavo che volesse darmi delle spiegazioni, mi sembrava di aver capito che quel bacio fosse stato importante per entrambi, ma evidentemente mi sbagliavo.
Raccolgo la mia borsa da terra e sorrido falsamente a Mirko mentre mi allontano.
«Dove vai?»
«Scendo giù! Hai sentito, aspettano noi!»
Rispondo continuando a camminare e quando sono sicura di essermi allontanata parecchio da lui e sto per entrare nell'ascensore, sento dei passi veloci e una mano stringere forte la mia, facendomi fermare.
«Che vuoi?»
Capisco subito di aver risposto in modo troppo brusco, e abbozzo un sorriso, che però ha sicuramente tutta l'aria di una smorfia.
«Non puoi andartene così!»
Sbuffo in una risata nervosa e scuoto la testa per incitarlo a continuare
«Io devo parlare con te»
«Possiamo parlare dopo, è tardi!»
Mi guarda negli occhi con aria quasi supplichevole e tiene ancora la mia mano stretta nella sua.
Non so se voglia parlarmi soltanto per la mia reazione, o se davvero anche per lui quel bacio merita dei chiarimenti.
Lascio andare un sospiro e le mie labbra si incurvano in un sorriso spontaneo che cerco di reprimere e di nascondere mordendomi il labbro e roteando gli occhi.
«Mirko so già cosa vuoi dirmi»
Vedo lo stupore farsi largo sul suo volto e mi affretto a continuare, prima che queste parole possano essere dette da lui
«Abbiamo sbagliato, non dovevamo farlo»
Lascia subito la mia mano e spalanca gli occhi cercando il mio sguardo, che abbasso subito per non mostrare tutto il contrario rispetto a quello che ho detto e a quello che sto per dire.
«No, perché...»
«Ascolta, non fa nulla davvero! Ho capito, e sono d'accordo con te. Non roviniamo la nostra amicizia!»
Mirko mi guarda portandosi le mani ai capelli, ma rimane in silenzio.
So che sarà difficile rimanere soltanto amici, ho sempre creduto che noi fossimo sempre stati un po' più di questo, ma se per lui è meglio così cercherò di accettarlo.
Rimaniamo fermi a guardarci per dei secondi interminabili e lui continua ad alternare lo sguardo posandolo su di me e su quello che ci circonda.
«Mirko!»
Pronuncio il suo nome quasi urlando per altre due volte, per riscuoterlo da quello che sembra un monologo interiore destinato a durare per sempre, ma la sua reazione è diversa da quella che immaginavo.
Lo vedo avvicinarsi verso di me e prendere il mio viso tra le mani, facendomi sussultare.
«Mi sa che ti sbagli»
Sto per rispondere, ma vengo fermata dalle sue labbra che si posano rapide sulle mie, facendomi chiudere gli occhi per la sorpresa, e le sue mani si spostano dal mio viso ai miei fianchi, riducendo maggiormente la distanza tra noi due.
Continua a baciarmi in modo dolce, ma deciso, come se fosse la risposta più adatta alle mie parole, e quando si allontana da me, mi sorride.
«Non posso fare finta di niente»
Stringe di nuovo forte la mia mano e le nostre dita si intrecciano, mentre lui mi guarda come se io possa leggere i suoi pensieri.
«Forse tu si, ma io non riuscirei adesso, e non potrò farlo mai. Non posso far finta di non essermi innamorato di te.»
La mia mente elabora frasi confuse, in cerca di una riposta, ma l'unica cosa che riesco a fare è un sorriso spontaneo che sostituisce tutte le parole più belle che avrei potuto dire.
«Lo sono sempre stato, ma l'ho capito soltanto stando senza di te, e sono stato uno stupido. Io non volevo...»
Lo fermo, stringendo ancora più forte la sua mano, e vedo il suo sorriso spegnersi lentamente mentre abbassa lo sguardo.
«Non pensiamo più a questo! Siamo qui, insieme.»
Scuote leggermente la testa, e so cosa si aspetta da me. Qualcosa che fino ad adesso non ho avuto il coraggio di ammettere nemmeno a me stessa. Pensavo non potesse essere possibile alla mia età, ma se prima avevo qualche dubbio adesso è sparita qualsiasi perplessità.
«Anche io Mirko, anche io sono innamorata di te.»
Pronuncio queste parole in un sussurro, e non mi stupirei se mi dicesse di non aver capito, ma lui spalanca gli occhi rivolgendomi uno dei suoi sorrisi più belli, mi prende in braccio facendomi girare, e io mi lascio scappare una risata quando mi posa a terra delicatamente.
«Allora, vuoi...»
«Si, certo che si!»
Capisco di aver urlato troppo e mi copro la bocca con le mani, soffocando una risata, mentre lui mi abbraccia forte e mi da un ultimo bacio, che fermo subito quando mi accorgo di tutti gli sguardi puntati su di noi.
«Dai andiamo, adesso è tardi!»
Lo guardo ridendo quando fa spallucce, e scendiamo giù raggiungendo gli altri e incontrando lo sguardo infuriato del professore e quello euforico di Sabrina che mi fa l'occhiolino. L'euforia viene in parte smorzata dal rimprovero che abbiamo meritato, ma questo non basta a far sparire del tutto la mia allegria. Nessun rimprovero potrà cancellare quello che è successo pochi minuti fa, niente di quello che accadrà oggi mi farà dimenticare la gioia che sto provando in questo momento.La cena è appena finita, intervallata da innumerevoli risate e dal suono del mio cellulare ad ogni nuovo messaggio da parte di Martina e Giulia, che sono state le prime a cui ho raccontato di me e Mirko, e che adesso stanno affrontando la novità con fin troppa euforia.
«Mari, vieni anche tu con noi in giardino?»
«No, sono stanca. Credo andrò a riposare»
«Sicura?»
Annuisco convinta in direzione di Sabrina, e la vedo alzarsi e allontanarsi con le altre mie amiche, mentre io rimango ancora seduta e Mirko avvolge un braccio intorno alle mie spalle, stringendomi a sé. Dopo qualche minuto mi dirigo verso la mia camera, seguita da lui che però si ferma qualche metro prima, augurandomi la buonanotte ed entrando in camera sua.
Apro la porta della mia stanza e mi fiondo sul letto, dopo aver acceso la TV.
Invio un messaggio di buonanotte a Martina e blocco il cellulare proprio quando sento bussare alla mia porta. Mi alzo controvoglia, pensando sia Sabrina, ma sulla soglia appare un Mirko assonnato, che si sistema i ricci che ricadono sul suo viso.
«Che fai qui?»
«Non mi andava di saperti tutta sola! Ti faccio compagnia.»
Sbuffo in una piccola risata quando prova miseramente ad assumere un'espressione dolce e scuoto la testa, spostandomi e facendolo entrare.
Rivolge uno sguardo al film che stavo vedendo e fa una smorfia di disapprovazione prima di stendersi sul mio letto e farmi segno di sedermi accanto a lui.
«Se non ti piace il film puoi anche tornare in camera tua!»
Incrocio le braccia al petto, ancora ridendo, e lui scrolla le spalle
«Posso anche farla un'eccezione»
Gli faccio una linguaccia in risposta e mi sdraio accanto a lui, che mi abbraccia e mi accarezza lentamente i capelli, mentre io appoggio la testa sulla sua spalla e continuiamo a vedere la TV senza prestare troppa attenzione, fin quando sento le palpebre diventare pesanti e il mio respiro si fa sempre più regolare, prima di sprofondare in un sonno tranquillo.
STAI LEGGENDO
Sarà per Sempre
FanfictionMarika è una ragazza di 14 anni, sognatrice e con tante aspettative. La sua vita è sempre trascorsa normalmente tra scuola, amici e tante risate, in un piccolo paesino della Sicilia. Ma le era sempre mancato qualcosa. Forse mancava proprio lui nel...