Il mondo della musica non è come se l'era immaginato. Pensava che si facesse musica, ma dopo due settimane ha capito che sono più le carte burocratiche da firmare e di riunioni che di canzoni e incisioni. E non le piace, non le piace affatto.
Sono esattamente due settimane che non vede Louis, si sentono solamente con i messaggi durante la giornata, perché la sera è stremata per fare qualsiasi cosa. Andrebbe anche da lui a dormire, come desidera ardentemente, ma la tengono sotto controllo, come se loro non sapessero che ha un ragazzo che vuole vedere, di cui ha bisogno. Le braccia le fanno male a causa della ginnastica che le stanno facendo fare per farla rimettere in forma, a detta di Sam, il suo allenatore. Neanche fosse una cantante di fama mondiale, pensa lei ironicamente. Vuole un abbraccio di Louis. Pensa, ancora, mentre si butta sul divanetto della sala di incisione dove ha lavorato ben poco fino ad adesso.
"Valerie"si sente chiamare e uno sbuffo esce dalle sue labbra. Ha cambiato idea, vuole tornare a fare la babysitter a Joelle, che sta vedendo sempre meno.
"Valerie!"inizia ad odiare il suo nome.
"Non è al momento disponibile. Prego,richiami più tardi oppure lasci un messaggio dopo il Bip"cerca imitare la voce della segreteria telefonica ma dallo sbuffo che esce dalle labbra di Ian, direbbe che non è un bel momento. Si mette seduta e osserva l'uomo davanti a lei che le sta dando l'opportunità di avere una carriera.
"Cosa ci fai qua?"
"Pensavo, e mi nascondevo. Ma a quanto pare non so più giocare a nascondino"alza gli occhi al cielo e aspetta che l'uomo le dice cosa fare, come sempre dopotutto.
"Dovresti essere a casa, a preparare la valigia"Valerie corruga la fronte, e inclina la testa.
"E per quale ragione dovrei farlo?"
"Perché vai da Max, ne abbiamo parlato due giorni fa all'incontro con i suo manager Valerie!"quell'incontro dove lei stava giocando a Brick Breaker,ridacchia mentalmente.
"Pensavo di poter stare un po' con il mio ragazzo ora.."
"E io, pensavo di averti detto che non c'è spazio per le relazioni"
"Non mi interessa di cosa dici. È il mio ragazzo, e lo amo, quindi non smetterò di stare con lui perché me l'hai detto tu, chiaro?!"le parole escono come un fiume in piena, un fiume trattenuto troppo a lungo. E si accorge solo dopo di ciò che ha detto.
Lo ama. Ama Louis.
"Non è affar mio. Devi partire domani mattina, all'alba. Hai fino a quell'ora per lasciare il tuo attuale ragazzo, che non dovresti neanche avere"serra la mascella a sentire quelle parole.
"No. Forse non ci siamo capiti"si alza per essere più o meno alla sua altezza. Non è colpa sua se è una nana da giardino, i suoi genitori non sono particolarmente alti.
"Non ho intenzione di mollarlo perché me lo state dicendo. Mettiti in testa che non lo farò"lo fissa negli occhi, con così tanta rabbia che anche lui inizia a tentennare.
"Lo farai solamente soffrire in questo modo. Non sei mai con lui e ti fai vedere con un altro. Lo ucciderai. Se lo ami, come dici, allora saprai qual'è la scelta giusta da fare. Se domani arrivi anche solo di un minuto in ritardo, sognati tutto questo" e prima ancora di darle il tempo di ribattere, esce e Valerie deglutisce a vuoto, sentendo il cuore in gola. Per quanto le costi ammetterlo, Ian ha ragione, vede come ogni volta che esce una nuova foto di Max e lei, lui abbassa la testa ferito, ma ci tiene troppo a lui e sarà anche da egoista, ma non vuole lasciarlo, e non lo farà, gliel'ha promesso. Si siede nuovamente e prende il telefono, e manda un messaggio a Louis.
A: Maschilista
Hei,hai da fare o posso venire?La risposta di conferma arriva subito dopo, così raccoglierle le sue cose e entra in auto, diretta verso l'ufficio di Louis, che la accoglie più che calorosamente, e le sta benissimo, non vedeva l'ora.
"Mi sei mancata così tanto" mormora mentre la culla tra le sue braccia, dondolandola leggermente.
"Mi dispiace. Anche tu mi sei mancato"ricambia la stretta immergendo la testa tra la spalla e il collo. Sente la sua mano accarezzarle la schiena e le sue labbra fini premere sulla sua testa. Si allontana leggermente e senza pensarci due volte, lo bacia, e sorridono, l'uno sulle labbra dell'altra.
"Due settimane, capisci?"sussurra Louis, appoggiando la fronte contro la sua.
"Lo so e mi dispiace. Mi dispiace veramente tanto"anche le sue parole escono come un sussurro.
"Ora sei qua, giusto?!"si siede sul divanetto, e la fa sedere sulle sue gambe in modo da poterla vedere.
"A proposito si questo..."Louis perdendo sorriso.
"Non devi andartene già adesso vero?"chiede.
"Domani mattina devo partire per il Canada..."gli stringe le mani mentre Louis la fissa insistentemente, sperando che sia uno dei suo soliti scherzi, ma è seria, come lo era quando hanno litigato all'inizio di tutto questo.
"Non so quanto starò via"
"Devi andare da lui?"la risposta non data da intuire a Louis la verità.
"Si, devi andare da lui"
"Lo sai che non provo niente per Max, Louis"
"Ma non so neanche se provi qualcosa per me"si alza, e esce dalla stanza, lasciandola sola. Non ha neanche fatto in tempo a dirgli ciò che prova. Alza gli occhi al cielo per trattenere le lacrime, e si alza, per poi avvicinarsi alla scrivania.
"Ci sono così tante cose che vorrei dirti, ma non so come." scrive su un post-it e subito dopo lo sguardo le cade sulle foto incorniciate che ha sulla scrivania. Con la sua famiglia, una con i suoi migliori amici,quella del compleanno di Harry e una con lei, quella che ha anche come sfondo del telefono. Accarezza quella foto con un piccolo sorriso, e poi la copre con il foglietto giallo, almeno li lo vedrà. Con ancora le lacrime indecise, esce dall'edificio, e mentre la sua mente le dice che ha fatto la cosa giusta, il suo cuore si spezza sempre più lentamente man mano che si allontana dagli uffici.
Una lenta agonia.
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Se siete arrivate fino a qua, allora il capitolo non è pessimo come pensavo.So che mi ucciderete ma vi voglio bene, sappiatelo, e tutto accade per un motivo preciso. Spero vi sia piaciuto, votate e commentate eccetera eccetera.
Leggete anche Personal Trainer e buon weekend.
Gio :)
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Valerie || Louis Tomlinson
FanfictionAnche se per del tempo non ti senti bene, anche quando sembra che le cose non torneranno a posto e pensi di aver perso ciò che ti sta più a cuore... tutto si sistema alla fine.