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L'altalena scricchiola in modo altamente fastidioso ogni volta che si da una spinta per andare più in alto.
Ha sempre adorato andare sull'altalena, le sembrava di essere libera e di andare contro le leggi, idea strana e inusuale per una bambina di soli otto anni, ma avere il vento tra i capelli e i piedi che non toccavano il terreno, le dava questa sensazione.

Louis, seduto su quella al suo fianco, la guarda con un piccolo sorriso, mentre si dondola leggermente con le gambe, ancora ancorate a terra. Hanno passato il pomeriggio in giro, Valerie gli ha mostrato i posti che frequentava durante l'infanzia e l'adolescenza, dove ha dato il suo primo bacio a Jeffrey Big, il primo ragazzo di cui si è infatuata appena saputo del vero significato della parola cotta. Louis non riusciva a smettere di ridere, perché Valerie era - ed è- imbarazzante quanto lui, e ora capisce come le persone lo vedevano, ma a dir la verità, a lui sta bene così.

Scuote leggermente la testa, distogliendosi dai suoi pensieri, non appena l'ennesimo stridulo derivante dal gancio, probabilmente arrugginito dal tempo, gli fa venir la pelle d'oca.

"A che pensi?"gli chiede Valerie, iniziando a rallentare.

"Che io e te siamo più simili di quanto pensassimo"ride e lei sorride al suono della sua risata.

"Cos'altro ci accomuna scusa?"ride
"Te lo mostrerò, e capirai da sola"sorride enigmatico.

"Di che parli? Cos'ha progettato la tua mente malata?"scherza non smettendo di ridere. Non fa in tempo a dire o fare altro che si ritrova sulla spalla di Louis, come se fosse un sacco di patate.

"Mente malata a chi, scusa?"la sfida a ripeterlo, ed è quello che Valerie fa, continuando a riempire il silenzioso parco, della sua genuina risata. Louis, divertito dalla situazione, inizia a girare su se stesso e ride quando la sua ragazza gli impreca contro.

"Chiedi umilmente scusa"

"Per aver detto la verità? Mai"Louis torna a girare, fino a che non sente le suppliche di Valerie che lo fanno smettere.

"Se ti do un bacio, mi perdoni?"patteggia e Louis fa finta di pensarci.

"Lou" lo chiama lei, subito dopo.

"Cosa? Non ho ancora deciso"

"Invidio il tuo sedere, giuro"lui scoppia a quella frase e la rimette con i piedi sull'asfalto.

"Pure il tuo non è male"ammicca mentre lei gli circonda il collo con le braccia.

"Ora però"si interrompe avvicinandosi al suo viso "voglio quel bacio" conclude sentendo le loro labbra combaciare subito dopo.

"Devi ancora rispondermi, però"gli fa notare, appena allontanano le loro bocche con un piccolo schiocco.

"Lo scoprirai presto, nessuna sorpresa giuro, devo solo sistemare alcune cose"premette lui facendola annuire.

"Ti andrebbe di vedere il luogo che mi piaceva frequentare appena diventata maggiorenne?"gli chiede

"Ho paura a scoprire quale fosse, ma d'accordo. Andiamo?"

"Non ora, ma questa sera"e questa volta, è lei a sorridere enigmaticamente.

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"Avrei dovuto capirlo che fosse un club"la musica riempie il locale non esageratamente affollato, ma straripa in confronto all'accogliente e a loro conosciuto Ace Of Hearts di Zayn.

"Benvenuto al The Angels, Lou, dove tutto quello che succede, è il contrario del nome"Louis avvicina maggiormente a se Valerie, che non indossa nessun vestito succinto, a differenza del resto del resto della popolazione femminile presente all'interno del club.

Anche Giorgia, come Valerie, non indossa nessun vestito, e i due accompagnatori le elogiano mentalmente per questo.

"È cambiato un sacco questo posto"nota Valerie dopo aver fatto scorrere lo sguardo nel locale.

"Si, hanno cambiato gestione un paio di anni fa"conferma Damon che aumenta la stretta sulla mano di Giorgia, che fa una smorfia appena un ragazzo sudato per il troppo movimento, le passa accanto.

"Tutto okay?"le chiede Damon, essendo a conoscenza della sua claustrofobia.

"Si, tranquillo. Dove sono finiti tua sorella e Louis?"chiede non vedendoli.

"Al bancone"risponde prontamente il ragazzo.

"Andiamo a prendere qualcosa da bere?"propone e lei non può far altro che annuire. Vuole bere e non vuole assolutamente stare sola.

Raggiungono Louis e Valerie, che sta animatamente conversando con uno dei baristi, nonché uno dei suoi ex compagni di classe. Louis beve tranquillamente il suo analcolico, ha promesso di non bere, deve guidare, ma allo stesso tempo ha fatto promettere anche agli altri tre, sopratutto alla sua ragazza, di non esagerare con i drink.

"Voi cosa volete?"chiede il barista a Damon e Giorgia, appena affiancano Louis.

"Per me niente, per ora"parla la ragazza.

"Idem per me, quindi andiamo a ballare"ridacchia trascinando Giorgia in pista, mentre lei lo maledice per questo, odia ballare.

"Si metteranno insieme, ne sono certa"sospira con aria sognante guardando suo fratello immergersi nella folla

"Ah, non stanno già insieme?"chiede Louis confuso. Ne era più che sicuro.

"No"ride Valerie alzandosi dallo sgabello, dopo aver bevuto l'ultimo goccio dell'unico drink che prenderà questa sera.

"Perché non andiamo anche noi a ballare?"gli chiede

"Tu che vuoi ballare? Dov'è finita la mia Val?"lei gli colpisce il petto coperto da una maglia nera.

"Sempre qui, con te"sorride sulle sue labbra, facendole sfiorare con le sue.

"Ma ha tanta voglia di divertirsi dopo aver passato settimane a piangere perché le mancava il suo ragazzo"Louis le bacia velocemente le labbra, prima di spostarsi verso la fronte.

"Perché siamo ancora fermi allora?"le chiede facendola ridere. Le prede le mani e si dirigono anche loro verso la pista.

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La porta si chiude con un tonfo mentre gli schiocchi dei loro baci riempiono la camera d'albergo. Valerie ride appena le fredde mani di Louis si infiltrano sotto la maglia e le toccano dolcemente i fianchi, stringendoli delicatamente, a differenza delle labbra che si muovono bramose. Gli morde il labbro affondando lievemente le unghie tinte di blu nella carne del ragazzo, da sotto la maglia, facendolo fremere e sorridere compiaciuto allo stesso tempo. Prende l'orlo della maglia di Valerie, e staccando le loro labbra per qualche secondo, la sfila facendola poi cadere sul tappeto della stanza buia, illuminata solo dai lampioni della strada. Le sue mani scorrono sul corpo della ragazza, bramandolo ogni secondo di più. Si abbassa a baciarle il collo, mordendone un lembo e succhiandolo, lasciandoci così un segno che il giorno dopo sarà più scuro. Indietreggiano fino ad arrivare al letto, dove la fa sdraiare e la ammira.

"Sei bellissima"le dice mettendosi su di lei e tornando a baciarle il collo con un'avidità inesauribile.

Valerie || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora