Valerie sorride accarezzando i capelli castani di Louis, che ha -come suo solito- la testa appoggiata sulla sua pancia. Si stropiccia gli occhi, cercando di svegliarsi, prima di allungare la mano verso il comodino, prendendo il telefono.
"Lou"lo chiama tirandogli la barbetta sulla mascella. "Louis" lo chiama nuovamente, ma senza ricevere risposta.
Riesce ad alzarsi, dopo aver tolto con molta fatica la testa di Louis, e corre in bagno. Dopo aver tirato lo sciacquone si da una veloce lavata alla faccia e ai denti. Guarda in camera, ma Louis dorme ancora, abbracciato al suo cuscino. Scuote la testa, sorridendo dolcemente a quella vista e scende in cucina, per preparare la colazione.
Accende la tivù mettendo la musica per avere compagnia, e canticchia qualche canzone fino a che non sobbalza quando si sente abbracciare da dietro. Louis, ancora addormentato, le bacia la guancia e successivamente la tempia.
"Buon compleanno Maschilista"sussurra girandosi tra le sue braccia e circondandogli il collo con le braccia.
"Grazie"preme la fronte contro la sua.
"E sono venticinque"sorride mentre ondeggiano leggermente, senza rendersene conto.
"Lo so, lo so, sto diventando vecchio"si finge disperato facendola ridere.
"Dai siediti, abbiamo molte cose da fare oggi"
"Non vorrai distrarmi per una festa a sorpresa vero?!"le chiede alzando un sopracciglio, mentre si siede a tavola.
"No, certo che no, una giornata solo io e te"ammette accarezzandogli il retro del collo.
"Mi piace come programma, lo sai?"sorride entusiasta facendola ridere. Gli mette davanti la colazione, mentre alla tivù passa una canzone natalizia. La canticchiano ridendo, fino a che Louis non si alza e le fa fare lo stesso, cominciando a volteggiare per la cucina.
"Ma perché questi disagi?"gli chiede ridendo.
"Sono felice, ed è il mio compleanno, quindi balliamo"risponde lui facendole fare una piroetta riprendendola tra le braccia subito dopo.
"Devi ancora darmi gli auguri e il buongiorno come si deve"le fa notare.
"Ah si? Mi sembrava di averti salutato"mente facendo finta di nulla.
"No, futura Mrs Tomlinson, me lo ricorderei"Valerie sorride maggiormente, non riuscendo ancora a crederci. Tocca con il pollice il piccolo anello e guarda Louis, baciandolo successivamente.
"Ti amo"sussurra sulle sue labbra aperte in un sorriso.
"Anche io vi amo. E ora andiamo, bisogna cibare questo piccolo campioncino"accarezza la pancia della ragazza, leggermente rigonfia visti i tre mesi di gravidanza, e le bacia la fronte.
"Perché sei così sicuro che sia un maschio?"chiede Valerie, mentre si siedono.
"Perché è un Tomlinson e perché sono suo padre"
"Le tue parole non fanno una piega"ironizza.
"Perché, tu pensi che sia una bambina?"Valerie arriccia le labbra.
"No, penso anche io che sia un maschio"risponde sincera.
"Ecco, allora ho ragione io"
"Ma i miei motivi hanno più senso dei tuoi"prende in mano il bicchiere di succo di frutta. "Sono io che lo tengo, e sento che è un maschio"parla altezzosamente.
"Lo scopriremo la settimana prossima"mette fine alla discussione.
-
"Mi stai veramente portando alla partita di beneficenza del Doncaster?!"chiede più che stupito appena si trovano davanti allo stadio.
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Valerie || Louis Tomlinson
FanfictionAnche se per del tempo non ti senti bene, anche quando sembra che le cose non torneranno a posto e pensi di aver perso ciò che ti sta più a cuore... tutto si sistema alla fine.