[È la prima OS e non so quante ce ne saranno, non molte comunque, rido, spero però che vi piaccia]
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"Val, Val, Val"Louis ripete continuamente il suo nome, facendola sbuffare.
"Louis, sto legando le scarpe a Lea, ti vuoi dare una calmata?!"sbotta facendo ridacchiare la figlia, seduta comodamente sul divano.
"Sono calmissimo. Dai muovetevi o si prenderanno i posti migliori"
"Louis, amore, se non ti dai una calmata ti chiudo in bagno"lo minaccia lanciandogli un'occhiataccia, per poi far scendere Lea dal divano.
La prende per mano e raggiungono l'uomo di casa che le aspetta impaziente all'entrata."È la prima partita del campionato e Tommy fa da titolare, muovetevi. Se non abbiamo i posti migliori non vi parlerò per l'intera serata"borbotta facendo ridere Lea, che oramai è abituata a questa frase.
"Si si, certo, come dici tu"alza gli occhi al cielo Valerie, chiudendosi la porta alle spalle. Entrano in fretta in auto e Louis guida fino al piccolo campo da calcio del quartiere, utilizzato dalle squadre locali.
"Visto? Il parcheggio è ancora vuoto e sai perché?! Perché siamo in anticipo di quaranta minuti!"esclama Valerie.
"Mi dispiace, okay? Voglio solo essere sicuro di poter vedere Thomas giocare"le prende la mano, intrecciando tra loro le dita, come il solito.
"Lo so Lou, ma quando ti dico di darti una calmata, fallo"borbotta e Louis sorride premendo le labbra sulla sua tempia, prima di girarsi verso Lea.
"Ehi Principessa, vuoi guidare?"le chiede facendola annuire ed esultare.
Con facilità sblocca la sicura del seggiolino, e passa davanti sedendosi sulle gambe di Louis. Prende il volante tra le mani e lo gira a destra e sinistra, copiando il rombo del motore. Valerie e Louis ridono, mentre quest'ultimo muove fa tremare le gambe.
"Sto guidando"urla felice la bambina, alzando le braccia al cielo in segno di vittoria.
"Si Principessa, stai guidando"ridacchia Louis, lanciando uno sguardo alla moglie, che li guarda con un sorriso, non smettendo di stringere la mano di Louis nella sua.
"Papà, da grande voglio guidare le macchine"
"Non vuoi fare danza come tutte le tue amiche? È questo che fanno le femminucce come te"Valerie gli pizzica il dorso della mano, facendogli emettere un verso di dolore.
"Maschilista"borbotta, con un sorriso, perché è così che l'ha chiamato la prima volta.
"Non voglio fare danza, mi piacciono le macchine"incrocia le braccia al petto, sicura della sua scelta.
"Perché non vuoi cantare come la mamma?"le chiede mentre la guarda prendere il suo telefono dal cassettino dell'auto. Preme il tasto nel mezzo, nonostante il telefono sia tre volte più grande delle sue piccole e paffutelle mani, e guarda la foto che ritrae i suoi genitori.
"Eri giovane qui, papà"Valerie scoppia a ridere alla faccia di Louis.
"Ma io sono giovane!"esclama lui allontanando momentaneamente la mano da quella della giovane donna al suo fianco, per poter alzare Lea dalle sue gambe e girarla verso di se, iniziando poi a farle il solletico.
"Mamma"ride la bambina, muovendosi a scatti a causa delle risate.
"Mai dire a papà che è vecchio"dice Valerie.
"Papà, papà basta"Louis la smette qualche secondo dopo e la guarda, notando la grande somiglianza con Valerie.
"Mi perdoni?"gli chiede sporgendo il labbro inferiore, verso l'esterno.
"Dammi un grande abbraccio"Lea non se lo fa ripetere due volte e gli getta le mani al collo, stringendosi a lui.
"Ti voglio bene"sussurra al suo orecchio
"Anche io principessa"
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Louis si alza in piedi ed esulta quando Thomas manda la palla in porta per la quinta volta. Il bambino di dieci anni si volta verso il padre, dopo esser stato travolto dai suoi compagni di squadra, e si sorridono.
"Dai Lou, siediti"ride Valerie tirandolo giù per la maglia bianca.
"Eppure tu esultavi quando venivi a vedermi"
"Lo faccio anche adesso, solo che tu sovrasti la mia voce e anche quella di Lea"
"Sono solo felice"
"Lo so, lo sono anche io"Louis la guarda sorridere e si chiede, ancora una volta, cosa può aver fatto di bello nella vita per meritarsi lei. La bacia dolcemente fino a che una mano non si posa sulle spalle dei due, che si girano verso la ragazza.
"Joe"esclama Valerie più che sorpresa di vederla. Fa scendere Lea dalle sue gambe e si alza per abbracciarla
"Sono così felice di vederti"Joelle ricambia l'abbraccio più che volentieri, l'ultima volta che l'ha incontrata, un paio di mesi prima, non ha potuto salutarla come voleva.
"Anche io"sussurra la ragazza oramai sedicenne, quasi diciassettenne, prima di salutare anche Louis, che non si trattiene dal chiamarla Peste, facendola ridere.
"Mamma, lei chi è?"Lea ha già incontrato Joelle, un paio di volte, ma non la ricorda.
"Joelle, non ti ricordi? L'hai vista a casa dello zio Niall, fa da baby sitter a Luke"l'unico figlio di Niall e Mavis, ha nove anni, un anno in più di Lea.
Luke è quello che tutti definiscono il bambino perfetto, con i suoi capelli biondi presi dalla madre e gli occhi azzurri dal padre e il suo carattere d'oro.
"È divertente il fatto che fosse lei a guardarti, e ora tu fai la baby sitter al figlio del suo migliore amico"ride Louis.
"È divertente, già, è bravo Thomas.. In qualche modo sono riuscita ad individuarlo subito in campo"
"È esibizionista, proprio come il padre"sorride amabilmente Valerie.
"Perché ero io quello a cantare ogni weekend no?"ribatte Louis divertito.
"Siete incredibili, dico davvero"esclama Joelle, spostandosi il ciuffo biondo dagli occhi.
"Devo andare, ciao"li saluta velocemente quando vede Manuel, il ragazzo con cui è andata, farle cenno di andare.
"Ciao Joe"sorride Valerie, osservandola andare via. Abbraccia Lea.
"Puoi non crescere per favore?"sussurra prima di appoggiare la testa sulla spalla di Louis, che è tornato a seguire la partita, ma che non tarda a circondarle il fianco con un braccio.
Thomas segna il sesto goal, ad un paio di secondi dal termine, facendo sentire Louis, l'uomo più orgoglioso del pianeta, per la famiglia che lui ritiene perfetta, nelle sue imperfezioni.
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Bene, allora, è mezza notte e mezza passata quindi scusate gli orrori e anche ciò che dirò in seguito, non so cosa dico dopo le undici(in realtà non so mai cosa dico ma dettagli).Sono passati cinque anni, da quando li ho "lasciati", e nessuno sapeva che fine avesse fatto Joe, quindi eccola.
Avete, anzi abbiamo perché mi viene tutto sul momento, scoperto che Niall e Mavis hanno avuto un pargoletto di nome Luke (qualsiasi riferimento a Luke Robert Hemmings è puramente causale) e Joelle è viva e vegeta.Spero vi sia piaciuto e abbiate pietà di me, ma vi chiedo un favorino, passereste dalle altre mie storie:
-Personal Trainer|| Liam Payne
-Photograp|| Harry Styles
-O.C.D||Ashton Irwin
-Heterocromia|| Michael CliffordE passate anche da ashtonshug e fletcherssmile98 perché le adoro e quindi si, leggete le loro storie.
La smetto di delirare e vi lascio stare, magari una volta per tutte haha e buona domenica :)
All the Love
sel_direction
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Valerie || Louis Tomlinson
FanfictionAnche se per del tempo non ti senti bene, anche quando sembra che le cose non torneranno a posto e pensi di aver perso ciò che ti sta più a cuore... tutto si sistema alla fine.