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Damon le sta raccontando uno dei aneddoti, che pensa siano divertenti, quando si blocca all'improvviso vedendo la ragazza di cui è cotto, quasi bruciato direi, camminare con la sua solita falsa sfacciataggine e falsa indifferenza verso il mondo. Con lui non è più indifferente, ma sfacciata si. Valerie corruga la fronte non capendo perché suo fratello si sia fermato così, tutto d'un tratto, poi lo vede con lo sguardo fisso, e una volta seguita la traiettoria un
"Oooh"più che divertito viene detto dalle sue labbra.

"Quindi: o lei è la famosa Giorgia, o non è altro che una con cui sei andato a letto" Damon arrossisce a quelle parole e non si trattiene dallo spintonare la sorella.

"Stronza"borbotta.

"Cosa? È una curiosità, e devi ancora darmi una risposta, e spero vivamente nella prima perché non ho proprio voglia di vedere una sceneggiata o qualcosa di simile"Damon si sbatte una mano sulla fronte e borbotta qualcosa di incomprensibile anche alle sue orecchie.

"È la prima, e ora stai zitta, sta venendo qui"la ammonisce con o sguardo e lei sorride angelicamente.

"Farò la brava"lui sbuffa e sorride subito dopo, alla ragazza italiana che si è avvicinata.

"Hey"le sorride.

"Ciao"l'accento italiano fa sorridere Valerie, che si trattiene dal fare altro, ma non è colpa sua se le piace così tanto.

"Non ti ho visto a lezione in questi giorni..."

"Ho avuto qualche imprevisto"si scusa lui e Giorgia sposta lo sguardo al fianco del ragazzo, dove c'è Valerie.

"Ciao, io sono l'imprevisto"si presenta quest'ultima facendola ridere. Valerie sorride a sua volta a causa di quella risata così strana e contagiosa. Sembra veramente quella di Niall.

"Sono Giorgia. Tu dovresti essere Valerie"tenta, e spera vivamente che sia solo la sorella.

"Esatto, ma ai miei fratelli piace presentarmi come problema o imprevisto, come hai potuto notare"le due ridono mentre Damon reprime un sorriso. Giorgia punta i suoi occhi scuri in quelli chiari di Valerie, e quest'ultima sente quasi il corpo tremare a quello guardo curioso.

"Stai bene?"le chiede Giorgia.

"Si, si certo. Devo fare una chiamata, torno subito"mente balbettando, non sarebbe riuscita a resistere ancora a quello sguardo inquisitore.

"Cosa le è successo? Sembra... A pezzi"parla l'italiana.

"Lei e il suo ragazzo non stanno più insieme, a causa di un coglione, e si amavano"

"Io direi che lo ama ancora"

"Ne sono sicuro anche io. Come mai da queste parti?"le chiede infilando le mani nelle tasche. Giorgia avvampa a quella domanda.

"Uhm, stavo venendo da te, a dir la verità. Volevo vedere se fossi ancora vivo"Damon sorride.

"Si,si, sono ancora vivo, ho voluto aiutare Valerie"

"Dovresti portarla da lui. Penso che sarebbe la cosa più giusta da fare"suggerisce.

"Ma sarebbe anche la cosa più stupida. Valerie non reagirà bene... E ne io, ne Jeremy possiamo tenerla sotto controllo"osserva da lontano sua sorella, che sta aggiornando continuamente la timeline di Twitter, dove i suoi follower sono aumentati notevolmente dopo la prima uscita con Max, e anche quelli su Instagram non sono da meno.

"Potreste portare lui qui. Terreste sotto controllo sia Valerie che il ragazzo, no?"

"Louis non crederebbe mai a una cazzata"

"Magari non dovresti neanche mentirgli, gli diresti semplicemente che devi parlare con lui di Valerie, sono sicura che verrebbe senza farselo ripetere due volte"

"Sei abbastanza inquietante quando fai così, perché la tua è solo un'ipotesi, ma che poi diventa realtà"Giorgia ride alle sue parole.

"Dote naturale. Visto che ti ho incontrato, vi lascio, non vorrei essere di troppo"sorride e fa per baciargli la guancia, quando lui la ferma.

"No, rimani, non sei di troppo"fa scivolare le mani dai polsi, alle dita, che inconsciamente Giorgia incrocia con le sue. Come se fosse una cosa che fa tutti i giorni.

"Sicuro?"gli chiede e Damon annuisce ricambiando il suo sorriso. E prende il telefono per avvisare Niall del piano.

Il telefono vibra tra le mani di Valerie e nota un messaggio da Perrie che le chiede come si sente, ma non fa in tempo a rispondere che l'amica bionda la chiama.

"Non volevo leggere una cazzata"parla per prima Perrie.

"Sto cercando di andare avanti"ammette Valerie.

"Come ti senti? Emozionalmente intendo"

"Fa male, molto. Ma non è tanto la rottura che fa male. È quello che mi succede da allora. Ero abituata a svegliarmi, a guardare il telefono e trovare un suo messaggio, ora quando mi sveglio ci sono solo notifiche dai social. È come ricominciare, il problema è che non ho idea da dove partire"si stringe il braccio libero al petto, come per consolarsi.

"Starai bene, tutto questo passerà e quando un giorno ti guarderai indietro ci riderai sopra"

"Devo andare, Damon mi chiama"mente. Non avrebbe saputo come rispondere.

"D'accordo, ci sentimmo più tardi. Se hai bisogno, chiama"riattacca dopo aver ricambiato il saluto. Valerie alza lo sguardo e vede Damon che parla nell'orecchio di Giorgia, che ride.
Valerie abbassa la testa quando vede i due in quello stato e ripensa a Louis, un suo pensiero fisso, e a cosa sta facendo in questo momento.

-
Louis cambia per l'ennesima volta canale, imprecando senza scrupoli ogni volta che gli si presenta davanti uno stupido film d'amore o uno di quelli che piacciono a Valerie. Butta lo sguardo sul telefono al suo fianco, ancora aperto sulla rubrica e sul suo nome.

Vorrebbe chiamarla, vorrebbe scusarsi, ma si sente troppo stupido per farlo. Doveva capirlo che Valerie non l'avrebbe mai lasciato in quel modo, e doveva capirlo ancora di più dal biglietto che gli ha lasciato quel giorno.

-Ci sono così tante cose che vorrei dirti, ma non so come-

E questa era una di quelle cose. Si morde il labbro inferiore nervosamente e prende il telefono in mano. Torna alla home, preme sulla tastiera e la chiama, con il numero privato. Non gli interessa che ore possano essere in Canada, vuole sentire la sua voce, anche se da addormentata. Dopo un paio di squilli a vuoto, il respiro gli si mozza in gola quando sente la sua voce.

"Pronto?"risponde lei ma non riceve risposta.

"Pronto? C'è nessuuunoooo?"Louis si lascia scappare una risata, solo lei potrebbe dire "c'è nessuno".

Valerie sgrana gli occhi a socchiude le labbra appena riconosce la risata acuta di Louis.

"Louis.."sussurra inconsciamente, e sente le gambe tremare quando lui smette di ridere.

"Io.."riattacca, semplicemente chiude la telefonata. Louis si prende la testa tra le mani.

"Sono un coglione"si insulta e un battito di mani glielo conferma.

"si, si lo sei"Niall, appoggiato allo stipite della porta, lo guarda con un sorriso. Ha appena chiuso la chiamata con Damon, che gli ha detto del suo piano, e non ci ha pensato due volte ad accettare. Rivuole la sua migliore amica felice, e la rivuole con Louis.

"Grazie per avermelo confermato"borbotta quest'ultimo.

"Oh tranquillo, lo sai anche da solo questo. Io e te, questo weekend, dobbiamo fare una cosa"

"Io e il mio letto questo weekend dobbiamo fare qualcosa. Io mi maledirò per averla fatta andare via, lui mi terrà compagnia. Oh ma guarda, ho fatto la rima!"

"E sei più scemo di prima"alza gli occhi al cielo Niall.

"E comunque, no, io e te, andremo a Bristol"

"E perché mai?"

"Devo sistemare alcune cose, e tu hai bisogno di cambiare aria, quindi vieni con me, e non si discute, chiaro?"

"Trasparente"ironizza.

Valerie || Louis TomlinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora