Sono nella stessa posizione della sera prima, quando Lena li trova il mattino dopo, non li sveglia, non fa niente, si chiede per quale motivo Valerie sia li, e quando sia arrivata. Prende una delle coperte di pile e la appoggia sui corpi dei due fratelli. Bacia la fonte del suo ragazzo, e futuro marito, stando attenta a non svegliarlo, poi raggiunge la cucina, per preparare la colazione, nel silenzio più assoluto. Solitamente avrebbe messo la musica, ma non vuole disturbare i due che dormono.
Jeremy si sveglia quasi di soprassalto, e sospira ripensando alla sera precedente. Accarezza la testa di Valerie, che non si era mai fatta vedere così fragile da nessuno, e la stringe a se, come ha fatto durante la notte. Si è addormentato verso le due, è rimasto sveglio a calmare la sorella, che nel sonno, è improvvisamente scoppiata in lacrime.
Gli sembrava di avere tra le braccia una bambina con il terrore del temporale, o dei mostri sotto il letto, e non vedeva quella bambina spaventata, in Valerie, da anni.
Il profumo di caffè gli risveglia il sistema nervoso ancora dormiente, e con non poca difficoltà, sistema Valerie sul divano. Come la sua ragazza ha fatto con lui, le bacia la fronte e la guarda un'ultima volta prima di fare la sua entrata in cucina.
"Buongiorno"saluta Lena, che gli sorride a sua volta dandogli un bacio sulla guancia.
"Buongiorno, caffè?!"sa già la risposta, e infatti mentre gli chiedeva conferma, stava già riempiendo la tazzina.
"Come mai Valerie è qui? Quando è arrivata?"chiede curiosa. Jeremy si passa le mani sul viso, stanco ma felice, perché sua sorella è andata da lui, non dai suoi genitori, non da Damon, non da Niall o Perrie. Da lui.
"Lei e Louis hanno rotto, una settimana fa, è arrivata ieri sera dal Canada, ed è venuta subito qui"
"Hanno rotto?"è dispiaciuta, li trovava dolci e pensava che andasse tutto bene tra loro.
"Si, a causa di un coglione"
"Louis sarebbe il coglione?"chiede informazioni
"No, è l'altra vittima"
Valerie ride quando Lola si batte sulla testa uno dei suoi giochi di plastica, e sorride teneramente quando incastra gli occhi blu con i suoi.
"Hai una faccia da pesce lesso"le prende le il viso in una mano, stringendole delicatamente le guance.
"Ma ti voglio bene comunque"la prende in braccio e la fa giocare sulle sue gambe. Sono sedute sul tappeto il salotto, mentre come sottofondo ci sono i cartoni per bambini che Lola non sta minimamente calcolando."Dovresti guardare la televisione, è istruttiva sai?"le dice ma tutto quello che fa Lola è guardarla inclinando la testa.
"Sei dannatamente dolce quando fai così!"
"Ma dovresti seriamente guardare la televisione, ti insegna molte cose"la incita a farlo, inutilmente, ma questo causa le risate di Damon, arrivato da qualche minuto.
"Che zia snaturata che sei"la prende in giro, sedendosi al suo fianco e abbracciandola.
"Non è vero, sono una magnifica zia, non è così?"guarda Lola, aspettando che faccia un cenno, ma la bambina ride solamente.
"Lo prendo come un si"ridacchia lei.
"Come mai qua?"gli chiede subito dopo.
"Sono venuta a trovare la mia sorellina dal cuore a pezzi. Ho portato il gelato che piace a te e anche il pigiama antistupro che avevi lasciato a casa da mamma e papà. Non ho portato Spikey, non sapevo se lo volevi o no"si riferisce al pupazzo che fin da bambina usava per tranquillizzarsi la notte e dormire senza la paura dei mostri sotto il letto.
"Grazie, ma sto bene, veramente"Damon scuote la testa.
"La tua bocca dice una cosa, i tuoi occhi un'altra, e ho imparato che è meglio fidarsi degli occhi"ecco un'altra delle cose imparate passando del tempo con Giorgia.
"Cosa devo dirti? Sai già quello che mi passa per la testa"sospira, non volendo piangere ancora, e appoggia la testa sulla spalla del fratello minore, che non perde tempo a stringerla a se.
"Non devi dire niente"sussurra prima di perdersi a guardarla giocare con Lola, per risollevarsi l'umore. Jeremy torna prima di Lena, e si mette affianco alla sorella, dall'altro lato.
Valerie guarda i suoi fratelli, entrambi sono lì per lei, per sorreggerla, per aiutarla, per consolarla e non può fermare le parole che le scivolano con tanta facilità dalle labbra.
"Vi voglio bene" contemporaneamente i due la guardano
"Anche noi Val"parla Damon per entrambi, e questo non può che farla felice. Forse non avrà più Louis, ma ha ancora due dei quattro uomini più importanti della sua vita al suo fianco.
-
Louis ha male alla testa, ancora, quando si sveglia nel bel mezzo della notte. Non è ubriaco, solo stanco.
Non dorme bene da settimane e l'unica cosa che riuscirebbe a farlo rilassare, è in Canada, con un altro.O almeno questo è quello che pensa lui. Non ha avuto coraggio di accendere il computer e aprire una delle tante pagine di gossip che riguardano la sua oramai ex ragazza, e quell'attore da strapazzo.
Louis non sa che Valerie è nuovamente in Inghilterra.
Si gira e rigira nel letto, cercando di trovare una posizione che lo faccia dormire, e in questo momento gli è venuta in mente la conversazione avuta con Valerie l'ultima notte passata insieme. Non si pente di ciò che ha detto, gli sarebbe piaciuto, gli piacerebbe, un futuro con lei.
Solo che in questo momento il futuro gli sembra tanto distante. Lei, gli sembra tanto distante. Prende in mano il telefono, l'ora segna le due e mezza passate, ma l'ora in questo momento è l'ultima cosa che gli interessa. Si perde a guardare la foto che ha come blocco schermo, non ha avuto il coraggio di togliere la loro foto da lì.
Si sentirebbe trasportato nella realtà, e vuole avere una piccola speranza che tutto si risistemi. Lo sblocca e va sulla rubrica, dove scorre i nomi fino al suo. Salvato sotto la M. Salvato come Mia.
E non ha intenzione di cambiarlo, perché la sotto sotto, la sente ancora sua.
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Valerie || Louis Tomlinson
FanfictionAnche se per del tempo non ti senti bene, anche quando sembra che le cose non torneranno a posto e pensi di aver perso ciò che ti sta più a cuore... tutto si sistema alla fine.