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Johnny si riaddormento'
Eravamo ancora a letto, uno di fronte all'altro.
Doveva essere davvero sfinito, eppure sembrava così sereno
Il suo viso era davvero bello quando era rilassato, le piccole espressioni del viso addolcite le labbra chiuse, così perfette
Ma era giunto il momento di andare.
Prima volevo però lasciargli un regalo da parte mia.
Mi alzai piano sperando di non svegliarlo.
Il mobile che cercavo era nella stanza adiacente
Raccolsi la mutanda e lasciai la camera da letto, guardando per l'ultima volta l'uomo che amavo.
Dovevo trovare la forza di andare via .
Cercai il reggiseno e la vestaglia, mi rivestii, poi apri quel cassetto ed eccoli lì come avevo pensato bene. C'erano altri patti di riservatezza
Ne presi uno non lèssi neanche, e lo firmai. Lasciandolo poi sul tavolo della sala, insieme a un biglietto.
Grazie di tutto. XXX
E uscì dalla suite con le lacrime agli occhi e la sensazione di morte nel cuore

Tornai in camera mia
Alice era molto contrariata. Sean era ancora lì con lei.
- Farò una doccia
- Non mi sembra il momento - indicando il letto dove un omone dormiva a pancia in giù lasciando scoperte le larghe spalle
La ignorai e mi chiusi in bagno.
L'acqua calda non aiutava. Scivolai contro la parete della doccia e mi lasciai cadere sul piano. Restai così non so quanto tempo, le mie lacrime mischiate all'acqua ma il dolore non andava via, e non sarebbe mai andato via.
Dovevo imparare a vivere senza johnny depp, sarei morta di sicuro, non ci sarebbe stato più nessun altro.
Mi asciugai i capelli guardandomi nello specchio.
Ero diversa
Lasciai i capelli al naturale, un morbido riccio che mi dava un aspetto molto sofisticato.
Indossai un vestito bianco, lungo con il corsetto in pizzo delicato. I sandali alti slanciavano la figura ma avevo i muscoli delle gambe indolenzite e faticavo ad assumere la mia solita andatura.

Al bar del hotel incontrai i miei amici che avevano riempito il tavolo con tutto quello che nel banchetto della colazione era proposto. Mi invitarono al loro tavolo ma riuscì solo a bere la mia tazza di caffè, e neanche con tanto entusiasmo perché pochi secondi dopo vidi entrare Sean e johnny.
Johnny aveva il viso cupo ed evito' di guardare nella nostra direzione.
- Bene - pensai.
Respirai profondamente per farmi coraggio.
Fini' di sorseggiare il mio caffè e uscì fuori in giardino.
Will mi raggiunse offrendomi una sigaretta
- Abbiamo deciso di partire in tarda mattinata. C'è un aereo che ci aspetta e che ci porterà a Miami nel giro di poche ore. Non vedo l'ora, le ragazze della Florida sono particolarmente simpatiche - che stupido Will, ma riusciva sempre a strapparmi un sorriso.
Era sempre a caccia di qualche bella bionda da portarsi a letto. Una a sera e sempre diversa. Aveva scommesso con Ricky che avrebbe rimorchiato almeno una a sera e la Florida era un paradiso per lui.
Non potei fare a meno di pensare che anche johnny era diretto a Miami, ma questa volta avrei fatto ben attenzione ad evitare di incontrarlo. Purtroppo non c'era modo di sapere quale fosse il suo hotel per evitare di finire di nuovo sullo stesso pianerottolo.

Eravamo ancora seduti in giardino quando un auto nera si fermo' davanti all'entrata dell'hotel e Johnny e la sua squadra salirono.
Lo vidi dietro i finestrini scuri. Guardava nella nostra direzione, sentivo il suo sguardo su di noi, poi con un cenno della mano, ordino' all'autista di partire.

Era andato via ...
Non avrei mai più rivisto johnny depp
Eppure quello che avevamo condiviso quella notte non l'avrei mai dimenticato

Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora