XIV

250 8 0
                                    

Continuavo a stare poco bene
Il rimedio era durato ben poco. Mi convinsi ad uscire e a recarmi in farmacia.
Johnny mi aveva lasciato una guardia nel caso servisse. Fu davvero un impresa pregarlo di lasciarmi andare, infatti non ci riuscì e mi accompagnò lui stesso nella più vicina farmacia che distava pochi metri da casa.
- Disturbi gastrici ? - sembrava un po' perplessa la dottoressa
- Difficoltà nella digestione, semplici fastidì
Me ne uscì con uno sciroppo che avrebbe dovuto regolarizzare gli acidi. Troppo stress fu la sua diagnosi
Mandai un messaggio a Johnny che aveva tentato di chiamarmi
- Mi dispiace ero impegnata
Rispose subito
- Di cosa avevi bisogno in farmacia ?
Le sue guardie erano davvero efficienti
- Ho ancora un po' di fastidio. Devo assolutamente ..
Non riuscì a finire la frase che chiamo'
- Hai molto male ?
- No Johnny. Non preoccuparti. Ho solo esagerato tutto qui. Stasera cenetta leggera
- Prendo qualcosa d'asporto. Non preoccupati di niente. Riposati
- Assolutamente no. Ci penso io a te
Lo senti sorridere e immaginai le sue labbra sotto quei baffetti scuri.
Che voglia di baciarlo. Avevo sempre voglia di lui, di un suo contatto, anche solo tenergli la mano.
- Ti amo
- Ti amo anch'io Johnny
- Torna a casa .. ho già troppi pensieri.
- Pensa a noi, sarà tutto più facile
- Amore mio .. a dopo ..
E chiuse la chiamata
Richiamo' dopo pochi secondi
- Johnny ?
- Te l'ho già detto che ti amo ?
Era pazzo.
- Ti direi di no solo per risentirlo
- Ti amo. A stasera

Apri la porta, le scarpe volarono via, mi preparai un bicchiere d'acqua, il farmaco appena acquistato e mi posizionai davanti alla tv in attesa dell'inizio

- Tutti in piedi entra la corte.
Idilliaca la testimonianza dell'ex assistente  di  Amber. A quanto sostiene le avrebbe addirittura sputato in faccia. La stessa, di Johnny, ha avuto solo parole di stima

Lo squillo del mio cellulare mi distolse da quel raconto.
Non poteva essere Johnny. Lo vedevo lì seduto e ogni tanto sorrideva timido.
- Pronto
- Ciao
Non sapevo chi fosse, e anche il numero non era salvato in rubrica. Staccai il telefono e guardai lo schermo.
No non era salvato
- Sono Lily Rose, zia Christy mi ha dato il tuo numero. Possiamo parlare ? Non ti rubero' molto tempo.
La figlia di Johnny.
Ero davvero confusa. Non sapevo cosa aspettarmi da questa ragazza.
- Certo.
Non riuscì a dire altro.
- So che può sembrarti strano che ti chiami. Non ci conosciamo, almeno non di persona, ma zia Christy mi ha parlato tanto di te
Volevo ringraziarti per quello che stai facendo per mio padre. Ultimamente e' sempre allegro e molto più sereno. Erano anni che non lo sentivo così.
- Non ringraziarmi. Tuo padre regala le stesse emozioni a me
- Immagino. Papà' e' la persona più dolce che conosca. E' un bene che tu gli stia accanto in questo periodo.
Il processo mettera' a nudo quello che era un amore folle, nel senso peggiore del termine.
Ci sono cose che forse, neanch'io sono pronta ad ascoltare. Papà e' sempre stato molto vago sull'argomento ma alcuni momenti io e jack li abbiamo vissuti in prima persona.
- Non deve essere stato facile per voi.
- No. - rimase in silenzio per un po'
- Sarò a New York settimana prossima e mi chiedevo se posso passare per un saluto. E' da un po' che non vedo papà
- Ma certamente. Che domande ? Prenderò una stanza nell'hotel qui vicino.
- No. No. Non voglio che tu vada via.
Voglio che ci sia anche tu. Sarebbe l'occasione giusta per fare conoscenza, se per te non è un problema.
- Nessuno problema ovviamente, anzi mi farebbe molto piacere
- Ti posso chiedere di non dire niente a papà ? - sogghigno' - vorrei fargli una sorpresa
- Sarà fatto
- Grazie davvero.
- A presto allora ..

Rimasi un attimo ferma metabolizzando quello che era appena successo, ma la chiamata di Johnny mi distolse da quei pensieri. Il giudice aveva concesso la pausa di 15 minuti
- Ti sento strana. Sicuro che stai meglio
- Si si, molto meglio. Ti vedo molto più rilassato
- Sono testimoni dell'accusa, il peggio verrà quando Amber chiamerà i suoi, costretti a mentire, e che sputeranno veleno.
- Non ci pensare adesso. Fino ad allora tutti avranno le idee chiare su chi sei. Non dimenticare che lo stai facendo per ripulire il tuo nome non importa cosa potranno dire e quante bugie useranno. La verità verrà fuori Johnny.
- Ci spero
Qualcuno lo chiamo'
- Devo andare amore mio. Prenditi cura di te.
- Lo farò. Ti amo
- Poi di ogni altra cosa al mondo

Quando Johnny rientro' a casa mi trovo' addormentata sul divano. Strano
Non mi ero resa conto di essere così stanca ..
Stavo ascoltando e anche con tanto interesse, la deposizione del dottor Kipper.
Non capisco come sia successo.
- Ehy stai bene ?
Johnny aveva gli occhi sgranati
- Ehmm si Johnny. Scusa devo essermi addormentata per colpa del farmaco
- Mi hai fatto prendere un colpo. Ho provato a chiamarti ma non hai risposto.
Non sapevo che pensare.
Johnny si era inginocchiato ai piedi del divano e mi accarezzava la testa.
- Mi dispiace se ti sei allarmato.
Alle sue spalle arrivo' Christy
- Tesoro tutto bene ?
- Si grazie - cercai di alzarmi e ricompormi - come stavi dicendo a Johnny sarà' stato il farmaco o la notte passata in bianco. Non volevo allarmare nessuno. Scusatemi
- Non scusarti amore mio. L'importante che sei qui e stai bene. - e mi bacio' la fronte
- Preparo la cena! Pasta per tutti
- Non devi affaticarti. Ci penso io
- Non ci pensare neppure Johnny. Ti preparo un bagno e quando avrai finito avrai il più buon piatto di carbonara che tu abbia mai assaggiato
Johnny era visibilmente contrariato, Christy alzo' le mani sorridendo - Vado a farmi una doccia - e lo strascinai con me in bagno.
Chiusi la porta dietro di me.
Lui mi guardava in modo curioso
- Che c'è ?
Scosse leggermente la testa continuando a studiarmi
- Non so ti vedo diversa
- Diversa come ? - intanto riempi' la vasca con acqua calda e bagnoschiuma
- Non so. C'è qualcosa di diverso in te ma non saprei cosa.
- Forse perché dall'ultima volta che ci siamo visti questa mattina ti amo di più .. - e gli sorrisi - davvero diversa in che senso ?
- Non so cosa sia ... ma mi piace...
E mi attiro' a se stringendomi forte
Che bello posare il capo sul suo petto. Mi era mancato. Mi mancava sempre e sempre più.
Lo guardai accarezzandogli il viso. Era sempre stato così bello. Ma la vera bellezza era nel suo animo. Era una brava persona, buona, di quelle che se ti capitano nella vita, sei la donna più fortunata del mondo.
- Forza ... la vasca sta per strabordare
- mmmmh !!
Mi bacio' con calma, come se avesse tutto il tempo del mondo a disposizione, gustando la sua donna ...

Johnny
Non avevo intenzione di lasciarla andare. La desideravo, ora , tanto, proprio adesso.
Fu naturale spogliarla e farla mia. Era mia !!!
Era sempre così pronta per me. Mi aiuto' a sbottonarmi  la camicia ... le sue mani sul mio petto bruciavano. Non potevo aspettare ancora
La camera di Christy era abbastanza lontana dalla nostra. Non c'era nessun rischio che potesse sentire.
L'unica mia preoccupazione era lei.
Non stava bene da due giorni e non volevo stancarla. Ma avevamo entrambi bisogno uno dell'altra.
Facemmo l'amore
Piano, gustando ogni centimetro, senza fretta... e quando la vidi curvare il bacino per accogliermi meglio, esplosi dentro di lei. Mi faceva impazzire. Mi dava sempre la stessa sensazione, estasi, amore puro e sempre la stessa dannata paura di perderla

- Che profumino ...
Christy mi aveva già raggiunto in cucina mentre Johnny si stava ancora rilassando nella vasca calda.
- Grazie ... quasi pronto !!!
- Johnny e' ancora su ? - chiese
- No, eccomi qua
E senti due braccia circondarmi la vita è l'uomo della mia vita che mi baciava il collo
Ero imbarazzata .. Christy sorrise dolcemente.
Johnny era l'unico che sembrava a proprio agio ..

Johnny
Ero a tavola, con le due donne più belle del mondo che amavo e che mi amavano
Ero l'uomo più fortunato della terra, nonostante tutto.
Di una delle due non ero ancora sazio.. e dopo cena mi sarei preso cura di lei per tutta la notte ...

Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora