IV

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Ci eravamo addormentati sfiniti e sazi.
Johnny aveva la testa appoggiata sul mio seno, una gamba mi attraversava i fianchi. Ero praticamente bloccata in quella posizione. Avevo più volte cercato di alzarmi dal letto, sfilandomi piano dal suo peso ma non appena accennavo ad un movimento la sua stretta aumentava automaticamente. Era così bello
Il viso rilassato, un accenno di sorriso sotto quei baffi scuri. Non potevo credere a quello che mi stava capitando. Poteva essere solo frutto della mia fantasia, ma a confermare la realtà erano i miei muscoli indolenziti.
Per la prima volta in vita mia mi  ero sentita viva, per la prima volta in vita mia avevo fatto l'amore con la persona che amavo, e adesso dovevo gestire il dolore della separazione da lui.
Ma come potevo tornare alla mia vita dopo quello che era successo.
Se mai qualcuno ci avesse visto in quel momento avrebbe trovato due figure completamente diverse, avvinghiate fra le lenzuola scompigliate, pelle chiara e pelle scura tatuata. Completamente opposti.
Sentivo il suo respiro sul mio seno.
Gli accarezzai i capelli e in risposta lui mi bacio' la pelle nuda mugolando
- Non ti volevo svegliare - sussurrai - ho bisogno del bagno - dissi un po' imbarazzata.
Non deve essere proprio la cosa più sensuale che abbia mai sentito a letto.
- mhhh - ancora assonnato
Cercai di liberarmi. Avevo davvero bisogno del bagno, ma lui mi blocco sotto di lui e mi bacio' teneramente
Il mio corpo si svegliò improvvisamente in allerta. Lo reclamava, lo voleva ancora
Mi fece girare e mi ritrovai col viso sul cuscino. Inizio' a baciarmi la schiena. Piccoli baci sfiorati che mi procurarono dei brividi lungo tutto il percorso che stava portando giù, sempre più giù.
Mi sollevo' i fianchi poi si sdraio' sotto di me, in modo che il suo viso fosse proprio in direzione della mia intimità. Mi abbasso' leggermente usando le sue mani sulle mie cosce e inizio a leccare, prima dolcemente poi succhiando la parte piu' sensibile di quel fiore, fino a farmi quasi svenire. Poi, continuando a torturarmi con la lingua, infilo' due dita e venni, violentemente nella sua bocca, gemendo senza pudore.  Si alzò' ma non me ne accorsi approfittando del mio momento di estasi e mi penetro' col suo pene duro. Due spinte decise  e venni ancora con forza, stringendo le lenzuola e inarcando la schiena per godere al massimo. Un altra spinta profonda e mi segui' crollando su di me.
Aveva ragione quando affermava di avere qualche anno di esperienza in più. Il piacere era stato esaltato dalla pressione che avevo sulla vescica. Lui sicuramente lo sapeva, sapeva cosa avrei provato e sapeva esattamente cosa fare per farlo avverare.

Eravamo ancora a letto, faccia a faccia, coperti solo da un leggero lenzuolo. Johnny mi accarezzava una ciocca di capelli e io osservavo ogni particolare del suo viso. Presto il sole sarebbe sorto

- Non mi capita mai di sognare mia madre  - disse senza guardami negli occhi - ma l'altra notte è successo.
Non sapevo che dire. Era una confessione strana. Parlare a letto di sua madre venuta in sogno dopo tutto quello che avevamo fino a pochi minuti prima in quello stesso letto, mi sembrava un idea perversa.
- Sorrideva - continuo'
Mi sistemai meglio sul cuscino e mi guardò
- Mi ha parlato di te
Cosaaaaa ?
- Non fartela scappare Johnny - con voce strana forse imitando il modo di parlare di sua madre, sorridendo.
- Come fai ad essere sicuro che si tratti di me ?
- Perché conosco il tuo nome e non me lo hai mai detto, perché eri in un giardino e camminavi fra gli alberi di limoni.
Rabbrividì
- Perché ne ho parlato con mia sorella Crhisty - si schiarì la voce  allungando la mano verso il Como' prendendo il suo telefono e aprendo là chat

Johnny: la scorsa notte mi ha parlato. Mi ha come sempre sgridato per le sigarette 😅. Ho cercato di toccarla ma senza riuscirci. Eppure lo volevo tanto. Le ho detto che nonostante tutto mi mancava e ora più che mai avevo bisogno di lei, ma lei sorridendo mi disse che non ero più solo. " Loreinne sarà la tua ancora. Vai johnny corri da lei e' li" . Mi voltai nella direzione che indicava e mi ritrovai in un giardino. Erano alberi di limone. Mi svegliai con quel profumo.

Crhisty: tesoro mio non sai che gioia sentire queste parole da te perché ho speranza che si avverino. Stranamente e' stata anche da me. E ha sgridato anche me ma per altro che ti dirò un giorno 😬. Mi ha detto che ci saranno momenti molto difficili ma che riuscirai a superarli perché non sarai solo.
Non so chi sia questa Loreinne, ma spero con tutto il cuore angelo mio che venga al più presto da te e che tu sia finalmente felice. Ti amo immensamente

Conoscevo sua madre dai giornali e sapevo del loro rapporto dalle varie interviste che negli anni johnny aveva rilasciato. Sapevo che l'amava  anche se "era l'essere umano più crudele che abbia mai conosciuto" come spesso diceva. E sapevo che decise di chiedere il divorzio proprio il giorno che sua madre mori. Ma non potevo immaginare che sapesse della mia esistenza. Era insensato. Ma qualcosa voleva pur poter dire.
Lèssi la data di quello scambio di messaggio. L'ora indicava le 5 pm, poche ore prima del nostro incontro e a Johnny non sfuggi' quel gesto.
Si alzò infilando i pantaloni e preparo' una sigaretta per me e una per lui, prese un posacenere e torno' a letto.
- Oggi stesso devo partire per Miami. - tiro' dalla sigaretta senza guardarmi
Era dunque giunto il momento ....
Abbassai gli occhi e improvvisamente consapevole di essere mezza nuda davanti a lui, cercai di coprirmi alla meglio con il lenzuolo.
Era questo quindi che si provava ?
Non riuscivo a respirare e il dolore era così forte che volevo strapparmi il cuore dal corpo.
Non sarei sopravvissuta a johnny depp e a quello che avevamo condiviso.
Mi feci forza. Avrei pianto fino a impazzire più tardi, sola, lui non doveva sapere

Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora