XXXIX

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Fu una cena informale
Il bottino che papà e Johnny avevano racimolato consisteva in 6 grandi orate. Non sapevo davvero che nel nostro mare, qui appena giù al molo, si potessero pescare pesci di quel tipo e così grandi poi
Solo quando fummo nella nostra camera da letto, Johnny scoppio' in una delle sue risate incontrollabili.
Era una risata che, anche se non sapevi il perché stavi ridendo così tanto , ti contagiava. E così passammo due minuti buoni a ridere fino ad avere le lacrime agli occhi.
Quasi singhiozzando, mi confesso'
- Mi ha minacciato di non farne parola con nessuno. Dopo un pomeriggio passato sotto il sole, con tuo padre che continuava a parlare e parlare e ancora parlare, decise che era meglio levare le tende. E così in macchina disse
- Adesso mi fermerò da un mio amico e tu non dirai niente.
Così fece. Torno' pochi minuti dopo con un pacco.
Arrivato qui a casa corse in cucina e inizio' a far sparire le tracce del suo misfatto
- Non ci credo - e scoppiai a ridere
Papà era davvero incorreggibile
- Ti ha minacciato ?
- Siii. Non sapevo se ridere o davvero preoccuparmi perché sembrava così risoluto. Non credo di aver mai ricevuto così tante minacce in meno di un giorno.
- Ti adora Johnny
- Se lo dici tu
E mi abbraccio' forte
- Mi sei mancata. - mi bacio'. Mi teneva la testa. Mi sentivo così protetta nelle sue mani. - mi siete mancati. - e scese giù a baciare la piccola pancia che custodiva il frutto del nostro amore.
Avevo voglia di lui.
Erano due giorni buoni che non lo sentivo dentro di me e mi mancava da morire. Speravo solo che questo sentimento fosse reciproco.
- Ti desidero da morire. - mio Dio grazie - non so se riuscirò ad arrivare a fine settimana. E' una tortura.
Lo sento pulsare ogni volta che sento il tuo profumo, ogni volta che ti vedo, ogni volta che ti guardo negli occhi, o bacio queste labbra morbide, ogni volta che abbracciandoti sento il tuo seno duro contro il mio petto.
- Johnny ti prego
Sentivo il viso infuocarsi. Lo desideravo così tanto ma aveva la testa dura e aveva dato la sua parola a papà che non mi avrebbe toccato sotto il suo tetto.
Che cattiveria. Aspettavo il suo bambino, non ero una verginella alla prima esperienza.
- Ti prego cosa ?
- Sai di cosa sto parlando.
- Della voglia che ho di strapparti questi vestiti e farti mia ?
- Fallo allora, che aspetti ?
- Per quanto lo desideri con tutto me stesso non verrò meno alla parola data
- E allora non istigarmi Johnny
- Possiamo sempre uscire per una passeggiata .. che ne dici ? Facciamo un giro in macchina, noi due, soli.
- Senza Ben ?
- Oddio Ben sarebbe un problema per quello che ho intenzione di farti.
- E' cosa hai intenzione di farmi Depp ?
- Uhmm vediamo. Faremo un giro per la città, ci fermeremo in un bar per un gelato, poi ... torneremo a casa
-Daii non puoi essere così crudele - rise anche lui baciandomi la tempia
- Preparati .. veloce !!
Scattai in piedi e obbedì al suo ordine

- Papà, mamma, usciamo. Non faremo tardi. Il tempo di un gelato. - e bacia mamma - andare pure a letto, capito papà ? - e baciai anche lui, che osservava Johnny con sguardo obliquo
Ci aveva scoperto
- In frigo c'è del gelato - disse risoluto
- Ma forse preferiscono prendere un po' d'aria - rispose mamma
- In veranda sia sta più che bene questa sera
- Uff finiscila. Vai a letto e lascia stare i ragazzi
Brontolo' qualcosa di incomprensibile
Johnny sorrise sotto i baffi, io alzai gli occhi al cielo.
- Andiamo
Johnny mi prese la mano e uscimmo

Era la prima volta che ero in macchina da sola con Johnny. Era la prima volta che lo vedevo guidare. Era così sexy
Era sempre sexy, qualsiasi cosa facesse
Si fermò davvero in un bar. Prima di scendere dall'auto, indosso' la mascherina
- Cosa pensi di fare ? Ti si riconosce comunque anche con la mascherina
- Dici ?
- Ovvio. Lascia entrare me .
- Non se ne parla
- Johnny cerca di essere ragionevole. Se ti vedessero sarebbe la fine. Ti prego prendiamo questo gelato e andiamo via
- Ok. Ok solo per questa volta. Lo faccio solo perché voglio proseguire come da programma questa serata

Corsi a prendere due coni.
Tornai in men che non si dica.
- Perché il cassiere ti ha sorriso così
Sembrava imbronciato continuando a guardare nella direzione del bar
- Chi ?
- Sai di chi sto parlando
- Marco dici ?
- Sai anche il suo nome ?
Sembrava sconvolto
- Johnny sono nata e cresciuta qui. E come se non bastasse abbiamo fatto le elementari insieme
- Non giustifica il fatto che ti abbia sorriso in quel
Modo
Sospirai. Era risaputo che Johnny fosse un uomo geloso. Ma si sbagliava alla grande
- E' gay Johnny. Ha un compagno da anni, vivono insieme e mi ha sorriso perché mi stava raccontando che hanno deciso di sposarsi
Non sembrava convito
- Ti pare che ti possa dire una bugia ? Puoi andare a parlarci quando vuoi. A tuo rischio e pericolo. Sei un bel fighettino. Potresti fare stragi di cuori
Sembro' calmarsi.

Ci fermammo in un punto molto alto della città.
Era un posto tranquillo, frequentato da molte coppiette che volevano un po' di intimità, e dal quel punto si aveva una visione totale della città che dava direttamente sul mare, illuminato dalla luna piena.
Era davvero bellissimo
Molto romantico
- Mai avrei pensato di avere una possibilità del genere. - lo guardai, sembrava così serio. - restare qui tranquillamente in macchina con la donna che amo, come una normale coppia, come gli altri che sono qui, senza la paura costante di finire sui giornali, scandali, gossip. Non sai quanto odio tutto quello che sta succedendo nella mia vita. Io che ho sempre tenuto un profilo basso, senza mai far trapelare niente del mio privato.
A Los Angeles non avrei mai potuto avere questa possibilità
Abbassai lo sguardo pensierosa
Doveva essere davvero penoso vivere così.
Ma ben presto, non appena si fosse sparsa la voce del nostro matrimonio, sarebbe diventata la mia realtà, e quella del nostro bambino. Ma Johnny ci era già passato e sapeva cosa fare. Mi sarei affidata a lui in tutto e per tutto.
- Secondo me hai sbagliato. Potevi farlo. Voglio dire, lo abbiamo fatto a Roma. Basta travestirsi e rendersi irriconoscibile. E' divertente, ricordi quanto abbiamo riso della gente che ci passava accanto
- Già ! E' stato incredibile. - si sistemo' meglio sul sedile per guardarmi - prometti che lo rifaremo
- Non vedo l'ora !!
Se solo potessi descrivere il modo in cui mi guardava. Mi toglieva il fiato ogni volta. Mi sentivo a nudo davanti al suo sguardo. Mi entrava dentro, mi scaldava, mi faceva sentire come se io fossi l'unica cosa davvero importante per lui
Con il pollice mi sfioro' il labbro. Era rimasto un po' di gelato. Lo raccolse con il pollice e poi se lo porto' alle labbra leccandolo.
Continuava a tenere gli occhi fissi sui miei.
- Sei il mio tutto, la mia famiglia. L'unico posto da cui non vorrei scappare, l'unico posto in cui sento di poter essere me stesso. Non potrei immaginare la mia vita senza di te. Ti amo così tanto che fai male. - una lacrima gli rigo' lo zigomo - si voltò immediatamente per non darlo a vedere.
Costrinsi a guardarmi. Asciugai quella lacrima con un bacio. Sembrava imbarazzato, quasi in colpa ma non credo di averlo amai mai così tanto come il quel momento.
Spinta da quella consapevolezza che mi rendeva audace, presi l'iniziativa e lo baciai, con tutto l'amore di cui ero capace.
Non riuscivo a staccarmi, volevo sempre di più.
Johnny continuava a muovere la sua lingua e il
Bacio si fece sempre più profondo, fino a quando non ci basto' più
Avevamo bisogno uno dell'altro, subito, ne avevamo bisogno come l'aria.
Lo senti tremare quando mi sfioro' il seno turgido
Sospiro' e senti il suo fiato caldo sulla mia gola.
Si curvo' su di me, lo vedevo darsi da fare con qualcosa che, poi capii, essere la levetta dello schienale.
Stava succedendo davvero ? Avrei fatto l'amore con Johnny Depp, il mio futuro marito, in auto come due adolescenti alla prima cotta.
Mi scappo' da ridere
- Ti prego non infierire ! - e rise anche lui.
Gli presi il viso tra le mani e lo baciai voracemente, mentre lui cercava di slacciarsi i pantaloni.
Gli graffiai la schiena con le unghie e si curvo' dal piacere spingendo il pube contro di me.
Dio mio era così eccitante
Mi afferro' le spalle e mi penetro'
Occhi negli occhi, le labbra che si cercavano costantemente mentre le spinte si facevano sempre più profonde.
Farlo in macchina poteva anche non essere il massimo della comodità ma le sensazioni erano molto intense.
Il mio clitoride pulsava. Veniva sempre più stimolato dal duro membro di Johnny che aveva la fronte sudata e il viso tirato dal piacere
Lo sentivo mugolare e speravo non si fermasse.
Il piacere era così forte che non esisteva niente a parte i nostri corpi avvinghiati in una monovolume. Il sapore del piacere aleggiava nell'abitacolo, era tutto così intenso e quando arrivo' il culmine per entrambi, mi blocco' un urlo con la sua bocca sulla mia, ma capivo che anche lui si stava trattenendo.
Lo avrei rifatto subito e per tutta la notte, non ne avevo mai abbastanza e credo fosse la stessa cosa per lui perché, nonostante si fosse svuotato dentro di me con altre sue spinte, continuo' a baciarmi con avidità
- Ti voglio ancora, ne voglio di più
Torno' al suo posto e mi sollevo' lo schienale.
- Scendi
- Cosa ?
- Sui sedili posteriori
Parlava a monosillabi, erano ordini secchi che avrei eseguito senza chiedere cosa aveva ancora in mente
Si sedette al centro della seduta posteriore e mi mise a cavalcioni su di lui
Oramai i vetri della macchina erano appannati
Non si vedeva più l'esterno
Ero in paradiso
Lo stimolai muovendo il bacino e continuando a baciarlo, e pian piano lo sentii montare contro la mia intimità'  al massimo della tensione
- Dio mio non ti fermare - mi intimo'
Così continuai stimolando il mio e il suo piacere fino a quando un gemito mi avverti che era il momento giusto.
Sollevai il bacino, allungai una mano, e infilai il suo pene nella fessura calda e pronta
Fu qualcosa di mai provato. Sentirlo dentro, in quella posizione, che mi stimolava proprio dove doveva. Duro' più di quello che potevo sperare. Ormai ero una donna dagli orgasmi multipli, cosa di cui non sospettavo minimamente di essere capace. Ma il massimo del piacere lo raggiungevo con lui 
- VIENI !!!
E venni, urlando mentre lui mi riempiva

Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora