Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processo

XXXVIII

Mancavano due settimane e mezzo al matrimonio e solo una per tornare in Virginia dove il 16 maggio era stata fissata la data dell'udienza.
Avevamo deciso di non parlare di quello che sarebbe potuto accadere al nostro ritorno in America, ma
Sapevo che Johnny si stava preparando al peggio. Amber avrebbe testimoniato e Dio solo sa quante bugie avrebbe raccontato. La nostra ansia era smorzata dall'euforia del team di avvocati di Johnny che, sperando nel controinterrogatorio, avrebbero sicuramente messo in difficoltà Amber e la
Squadra di testimoni ( pochi ) che aveva portato con se.
Nella settimana che ci restava, avevo un gran bel da fare. Dovevo trovare un abito da sposa.
Ero emozionantissima. Ovviamente mamma mi accompagnò', mentre papà e Johnny sarebbero andati a pesca.
Johnny a pesca ?
Non sapevo di questa passione. Il grande capitano Jack Sparrow che solcava i mari con la sua perla nera, adesso avrebbe miseramente aperto la sua sedia in plastica sul molo, proprio sotto al faro, dove papà di solito passava le sue giornate aspettando che i pesci abboccassero all'amo, per poi tornare a casa a mani vuote
- Puoi evitare se non te la senti
- E invece ci andrò. Passerò una bella mattinata in totale silenzio col tuo papà.
- Perché in silenzio ? - chiesi mentre finivo di prepararmi
- Perché i veri appassionati di pesca lo sanno. Non si parla per non spaventare i pesci. - mi abbraccio' da dietro
Sospettavo fosse per un motivo logico, anche se molte volte papà aveva addirittura cantato mentre l'amo vagava a chissà quale profondità nel mare
Lo guardavo riflesso nello specchio
Era felice
Conservava la bellezza tipica di un uomo che ha vissuto appieno la sua vita, e la spensieratezza, seppur momentanea, di un eterno peter pan.
- Potrei passare ore, in assoluto mutismo, a guardare il mare se questo può servire ad entrare nelle grazie di tuo padre
- Sbaglio o ci sei già !
- Non direi. Non mi sopporta ancora, ha acconsentito per non farti del male, ma sotto sotto avrebbe preferito un bel ragazzo della tua età, magari laureato, e che col suo turno di 8 ore in banca, si era creato la sua famiglia del tutto per bene.
- Non dire sciocchezze Johnny. Gli piaci. Sei sempre stato il suo attore preferito .
- Sa fingere molto bene allora - rispose sarcastico - dovrebbe prendere in considerazione l'industria Hollywoodiana
- A proposito Johnny. Cosa ti ha detto all'orecchio per farti divertire così tanto ?
Sorrise sotto i baffi scuri
- Vuoi davvero che te lo dica ?
Annui
- Ricordati Depp che sei sotto il mio tetto,
E se ci tieni ad avere altri figli, niente sesso in casa mia.
Oddio !!!! Papà ti ha detto questo ?
- Parola per parola. Ora non so se per via del mio accento qualche lettera sarà pur sbagliata ma fidati che il senso era esattamente quello
- E' per questo che ieri notte non mi hai toccata.
- Sono un uomo di parola amore mio
- Io pensavo che ... forse ... sai ... - mi ero voltata ed ero faccia a faccia con lui, parlando in modo sensuale, muovendo i fianchi per stimolargli il pube, - forse non ti piacevo più.
- Uhmm, smettila - ma mi bacio' con la lingua - smettila immediatamente
La voce era particolarmente calda e bassa
- Non hai un tono molto convinto
- Ti prego amo...
- Johnny e' ora di andare
Mio padre alla porta !!!! Batte' due colpi che ci fecero sussultare
- Scendo subito signore. - aveva il fiatone - avrà dei sensori che si attivano appena mi avvicino a te
Risi di gusto
- Non vedo l'ora di vederti vestita di bianco - mi bacio' la fronte - divertiti. Non ti ricapiterà più di scegliere il tuo abito da sposa
- Lo spero - ma la mia risposta aveva tanta malizia
- Oh puoi giurarci. Sarà il tuo ultimo abito da sposa. Ti aspetterò all'altare e non ti libererai mai più di me Vado prima che si incazzi.

L'atelier che visitammo, era famoso perché era apparso più volte in un programma televisivo di una delle reti nazionali. Ma non lo scelsi sicuramente per questo. Aveva da sempre istituito la sua fama sulla scelta degli  abiti e marchi più famosi ed eleganti al mondo.
Il commesso, un fighettino molto chic, con tanto di abito nero e cravatta ci fece accomodare in un salottino molto carino, e ci offri una tazza di caffè e alcuni pastìccini.
Johnny aveva insistito perché Ben ci scortasse.
Dovevano sembrare davvero un terzetto strano
Io, mamma e quell'armadio di uomo che era la guardia del corpo di Johnny.