Fuori dalla porta

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- Torniamo ?
- Dai non essere la solita guasta feste. Goditi la serata.
Goditi la serata ! Certo !
Era andata davvero alla grande !!! Che cavolo mi è saltato in testa quando ho accettato l'invito di questa mandria di pazzi. Un viaggio ti farà bene mi dicevano. Si come no !! A quante depresse dopo una separazione capita di essere adescate e scaricate da Johnny Depp . E si ora mi sento molto meglio.

Tornammo in hotel che oramai erano le due del mattino.
Alice, che divideva la camera con me, aveva .. come posso dire ... un appuntamento romantico nella nostra camera, quindi pensai di passarmela qualche ora nella spa. Qualche vasca mi avrebbe sicuramente rilassato. Mi armai di costume, beh in realtà il primo che Alice riuscì ad avere sottomano,  e una vestaglia lunga a fiori piccoli, e sgattonai al piano inferiore dell'Hilton di Atlanta.
La piscina era silenziosa. Mi immersi lasciando cadere la vestaglia sul bordo. Chiusi gli occhi e cercai di non pensare alla piega che aveva preso la mia vita.
L'angoscia però non andava via, l'acqua non l'avrebbe curata. Alla mia età mi vedevo sposata con almeno due figli, magari un maschio e una bella femminuccia, ma il mio ex marito amava le donne e sopratutto credo, non amasse me. Ultimamente era diventato violento e dopo l'ennesimo assalto decisi che la situazione era irrecuperabile.
Mi venne alla mente l'ultimo scontro. Sobbalzai
Apri gli occhi per scacciare quella visione e lo vidi.
Era al bordo piscina con un bicchiere fra le mani.
Johnny
Cosa ci faceva nel mio hotel e come sapeva che ero lì. Aveva fatto attenzione a non essere notata passando per il piano della hall.
Appoggio' il bicchiere sul tavolino di fianco al lettino e solo allora mi resi conto che i bicchieri in realtà erano due. Prese l'accappatoio e si avvicinò alla scaletta, un chiaro invito a raggiungerlo.
Sali e mi poso' l'accappatoio sulle spalle, mi volsi verso di lui coprendomi il più possibile e cercando l'estremità della cinta per chiudere l'unico pezzo di stoffa che separava la mia quasi nudità da quell'uomo.
Devo essergli sembrata sfacciata. Indossavo un costume a due pezzi, di due misure più piccole. Alice aveva insistito nel farmelo indossare perché non c'era tempo per cercare il mio, ma Alice era molto meno prosperosa di me, quindi il seno mi sbroccava letteralmente dal reggiseno.
Se ero imbarazzata ? Mi vergognavo come non mai. Non sapevo da quanto tempo era lì, assorta nei miei pensieri, non sapevo cosa ci facesse li
Cercai di sorridere ma ero troppo nervosa. Alice non poteva scegliere serata migliore ...
Non parlo'. Non aveva detto niente dal momento che lo notai. Eseguivo i suoi " ordini" come fossi un automa. In realtà non c'era tanto che potevo fare se non aspettare e capire quali fossero le sue intenzioni.
Passo' dietro il lettino sistemandolo e capì che dovevo sedermi li. Lui prese posto in quello di lato al mio e mi passo il bicchiere che con mia immensa sorpresa conteneva acqua e limone. Ma fu solo quando mi resi conto che lui aveva un bicchiere con dell'acqua, sorrisi.
- A serate come questa - disse finalmente
Alzai il bicchiere per poi avvicinarlo al suo e bevvi sotto il suo sguardo attento.
Mi sentivo osservata, l'accappatoio non stava facendo il sul dovere e rischiava continuamente di aprirsi sul davanti. Ok era deciso. Dovevo trovare il coraggio per lasciare andare quel inservibile pezzo di spugna e indossare la mia vestaglia lunga e comoda e tutto questo senza che johnny potesse sbirciare.
Presa dai miei pensieri non mi resi conto che lui si era alzato e che si stava sfilando la maglia.
Wau ! Era ancora in perfetta forma
Non sapevo avesse così tanti tatuaggi, o meglio, quelli conosciuti sono quelli esposti, braccia, mani e qualche foto di quello al polpaccio ma il petto ... pensavo avesse solo quello dedicato a sua figlia e la scritta sotto la clavicola.
Era strano vederli così da vicino.
Erano tanti e sicuramente ognuno aveva un significato ... ma cosa ??
Si stava sfilando i pantaloni. Non avevo fatto caso a quello che stava facendo, incantata da quella visione.
Senti il fuoco alle guance e mi copri il viso con le mani
Lo senti ridere forte.  Dio quanto odiavo la mia timidezza. Senti le sue mani sulle mie. Mi libero' la vista.
- Non mi dire ! Non hai mai visto un uomo in costume ?
Sospirai sollevata e imbarazzata. Indossava il costume. Era di dominio pubblico che non indossasse la biancheria intima.
Johnny Depp non avrebbe mai osato tanto.
- Ti va ? - indicando la piscina
Annuii
Non senti l'acqua
Poteva essere fredda o bollente il mio corpo era completamente sopraffatto da lui. Eppure ricordavo di aver sobbalzato pochi minuti prima quando mi immersi sola e depressa.
Ero ancora al bordo piscina quando lui spari davanti ai miei occhi per riapparire a qualche metro più in là, quasi sul lato opposto
Si sistemo' i capelli all'indietro e con un cenno della mano mi invito a raggiungerlo
Cavolacci .. come posso non so nuotare e li l'acqua è altissima
Dio !!! Dovevo seguire il consiglio di mio padre quando avevo 6 anni e seguire un corso di nuoto.
Mi spostai sul lato della piscina e stile granchio spiaggiato cercai di raggiungerlo tenendomi con le unghie alla griglia di scolo.
Pensavo fosse più semplice .. e invece ero già stanca.
Mi sfuggi la mano e mi ritrovai sott'acqua, ma la cosa buffa e' che in tutto questo, pensavo solo alla faccia dell'uomo che mi stava aspettando dall'altra parte. Se sopravvivevo doveva rifarmela.
Mi senti circondate da un braccio forte,  sollevare e in men che non si dica respiravo di nuovo. Anzi a tossivo
Guardai l'uomo che mi aveva salvato, sembrava preoccupato e ansioso di arrivare al sicuro.
Arrivammo dove l'acqua e' più bassa. Eravamo ancora avvinghiati. Il mio seno generoso era schiacciato contro il suo petto destro, le mie mani gli circondavano il collo, le nostre gambe si sfioravano sotto il pelo dell'acqua, il suo braccio ancora una morsa intorno alla mia vita. Scosse la testa per eliminare l'acqua che gli ricadeva sul viso e con la mano libera si riporto' i capelli indietro. Mi guardò e scoppio a ridere piegandosi in avanti.
Stronzo.
Il suo braccio mi strinse ancora più
Cercai di liberarmi da quella stretta
Ma non sembrava voler acconsentire alla mia volontà
Lo guadavo con uno sguardo di rimprovero. Ma devo ammettere che era davvero bello. Impossibile non ridere della sua allegria, anche se ci stavo per rimettere il collo.
- Quando la finisci di fare lo stronzo che ne dici di lasciarmi andare ?
Si voltò improvvisamente serio, e nulla lasciava intendere che mi avrebbe accontentato.
Con la mano libera mi sfioro' il viso premendo ancor più il suo corpo sul mio.
- Non voglio. - disse semplicemente, come se fosse la cosa più ovvia da dire.
Aveva gli occhi fissi nei miei. Era intima come situazione, un po' mi imbarazzava
Continuo' a sfiorarmi il viso inclinando la testa di lato. Guardava la mia bocca adesso.
Desideravo quell'uomo come non avevo mai desiderato niente in vita mia. Fu così che finì quello che aveva iniziato nel giardino sul retro del pub.
Le nostre lingue si cercarono freneticamente. Lo senti ansimare e mi resi conto che lo stavo imitando. Mi sposto', senza lasciare le mie labbra, di fronte a lui e inizio' ad accarezzarmi la schiena mentre le mie mani restavano salde al suo collo. Era più alto di me e per raggiungerlo mi tenevo sulle punte, fino a quando mi senti sollevare e sedere sui suoi fianchi. Incrociai le gambe dietro la sua schiena e continuammo a baciarci. Aveva un buon sapore. Il bacio divenne sempre più vorace, oramai eravamo senza fiato ma nessuno dei due era disposto a fermarsi. Gli passai le mani fra i capelli e mi venne naturale muovere i fianchi. Ansimo' più forte spingendo la mia schiena e facendomi aderire ancora più al suo pube. Lo sentivo gonfiarsi contro di me. Stavo per perdere ogni freno e non mi aveva ancora toccato.
Dovevo controllarmi.
Mi sorpresi quando mi ritrovai distesa sul lettino, lui che mi sovrastava . Non mi resi conto ma, continuando a baciarmi aveva raggiunto la scaletta e posato su quel letto senza staccarci ne con il corpo ne con le labbra. Eravamo completamente assorti dalla nostra passione.
Ansimando stacco' le labbra dalle mie e sorrise baciandomi la punta del naso. Lo amavo. Lo avevo sempre amato, non poteva essere solo un infatuazione adolescenziale, non mi ero mai concessa in quel modo dopo poche ore di conoscenza. Cosa strana sembrava lo conoscessi da sempre, le sue labbra, le sue mani che si muovevano su di me, tutto di lui sembrava essere familiare e lo desideravo come non avevo desiderato mai nessuno in vita mia, e quello che stava succedendo tra noi non mi sembrava sbagliato, ma anzi molto naturale, come se avesse il diritto di farlo , ma come poteva essere lo stesso per lui ? Fingeva ? O ero quella di una botta e via ? Domani molto probabilmente non mi avrebbe neanche riconosciuto nella hall dell'hotel .
Ma in fondo che mi aspettavo. Che johnny depp si innamorasse di me, un colpo di fulmine ? Non essere  ridicola. Goditi questa notte con lui e da domani ricomincia la tua solita  vita
Abbasso' il capo. Vedevo la sua folta chioma sul collo. Con la mano mi sollevo' il triangolino del reggiseno e inizio' a mordicchiare il capezzolo turgido. Inarcai la schiena automaticamente. Il suo respiro divento' pesante, ansimante. Sentivo il suo pene duro ed era una tortura. Inizio' a stimolarmi l'altro capezzolo con le dita e pian piano lo senti' scendere verso l'ombelico mentre per me diventava impossibile non inarcarmi.
Si blocco' di colpo
Stacco' le sue labbra dal mio ventre, le dita smisero di stuzzicarmi, alzo' la testa e lo vidi rosso in viso. Mi senti vuota, volevo continuare quello che avevano iniziato,  ma c'era qualcosa che lo stava attirando. Lo vidi balzare in piedi e cercare di sistemarsi alla meglio. Vedevo il suo pene spingere la stoffa del costume e non capivo cosa stesse succedendo.
Poi le senti'
Delle voci
- Su andiamo
Mi porse la mano aiutandomi a scendere dal lettino
Mentre cercava di entrare nei suoi pantaloni. Infilo' la maglia, senza lasciare la mia mano
- Da questa parte - e uscimmo da una porta laterale che ci porto' nell'aria ascensori senza passare dalla hall.
Una volta al sicuro clicco' il bottone del 6 piano
Era il mio. Ero delusa. Mi stava riaccompagnando in camera e dato che non occupavo da sola la stanza, le opportunità di finire quello che avevamo iniziato erano pari a 0
Non mi aveva ancora lasciato la mano. Mi accarezzava con le dita intrecciate nelle mie
Lo guardai, sembrava sereno. Era bellissimo
Niente di quello che era successo aveva avuto effetto sulla sua figura. Mente io .. io .. immaginavo i miei capelli scompigliati, le labbra gonfie e le guance rosse senza contare quell'aria di delusione che di sicuro avevo dipinto sul viso. Cercavo ancora di chiudermi la vestaglia con la mano libera. Nella fretta non avevo avuto il tempo di  risistemarmi  il reggiseno che ballonzolava ad ogni sobbalzo dell' ascensore che dopo un suono di quello classici  che annunciano l'arrivo a destinazione si apri.
Usci e lo seguii trascinata dalla sua presa ancora salda alla mia mano.
Mi fermai costringendo anche lui a fermare la sua corsa.  Staccai la mano dalla sua e finalmente riuscì a rinchiudermi la vestaglia
- Credo sia giunto il momento di salutaci  - non volevo che mi accompagnasse alla porta. Alice non doveva sapere cosa era successo, nessuno lo avrebbe saputo.
Non si scompose più di tanto.
- Non credo sia una buona idea tornare nella tua stanza.
Lo guardai senza capire.
- Sean e' ancora nella tua stanza con la tua amica .
- Chi e' Sean ?
- Una delle mie guardie della sicurezza
Ecco con chi se la spassava Alice.
Rimasi a bocca aperta. Ovvio che non doveva sapere niente Alice, mi avrebbe paraculato a vita
Io in bianco con johnny depp mentre lei aveva raggiunto il suo scopo con la guardia del corpo di johnny .
- Se vuoi la mia camera e' proprio lì
Ma come potevo non considerare tutte queste coincidenze.
La camera di johnny era proprio lì, due porte oltre la mia.
Ero titubante ma anche eccitata. Non era ancora giunto il momento di separaci
- Non ti lascerò qui in corridoio e non pensò proprio che qualcuno aprirà quella porta stanotte, quindi non hai alternative mia cara Loreinne
E quando gli avrei detto il mio nome ?
Ormai non avevo più il controllo della situazione
Da qualche ora a questa parte non facevo altro che acconsentire alle volontà altrui, il che mi rendeva estremamente basita ma devo dire, anche estremamente calma.
Avevo sempre avuto il controllo della situazione, sopratutto se la situazione riguardava me direttamente, questa cosa era nuova ma iniziava ad essere piacevole, sentivo che mi procurava uno strano benessere
Ero in balia delle volontà altrui
Ero in balia di johnny depp.

Johnny Depp Il prima, durante e dopo il processoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora