Il mio voto per lui

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Dopo una settimana piena di impegni arriva sabato, e oggi io e papà andiamo al Senato per le votazioni di una nuova legge.

Arriviamo un po' prima anche perché io devo passare i controlli e lasciare telefono, borsa, insomma il tutto dentro un armadietto.
Papà è già entrato in sala votazioni.

I nostri sguardi si incontrano per un attimo, torno a cercare lo sguardo di mio padre che mi vede e mi saluta

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I nostri sguardi si incontrano per un attimo, torno a cercare lo sguardo di mio padre che mi vede e mi saluta.

Torno a vedere chi c'è nella stanza rivedo lo sguardo di Luigi, non riesco a decifrarlo, è pieno di qualcosa che non riesco a capire.

Inizia la seduta, dopo un'ora di discussione che mi ha particolarmente annoiato, interviene mio padre.

P: Io e il mio partito (pd) abbiamo deciso di non bocciare questa legge, bensì di approvarla. Bisogna fare qualcosa prima di stare sull'orlo o qualcosa di peggio!

Dopo questo intervento salto dallo spavento, non avevo mai visto mio padre così deciso e così determinato per una legge che potrebbe portare alla svolta per tutte le lavoratrici donne.
Dopo arriva mio padre, mi guarda per vedere se sto bene.
Gli faccio un cenno con la testa per confermare che sto bene, anche se sappiamo entrambi che non è così, ma non voglio fare avere altre preoccupazioni di mio padre.
Adesso interviene luigi.

L: Concordo con l'onorevole Zingaretti, bisogna approvare questa legge.

Dopo l'intervento di Luigi, non ho più prestato attenzione alla seduta.

La mia attenzione è tornata solo quando ho sentito gli applausi a fine seduta.
La legge è stata approvata!

Esco dalla stanza e vado a prendere le mie cose, e corro verso l'uscita, stare lì dentro mi stava soffocando.

Avverto mio padre che sono fuori appoggiata ad un albero.
Mi metto la musica con le cuffiette, nel frattempo arriva mio padre che non sento arrivare visto che sto con la musica a palla.
Mi scuote, mi giro e gli sorrido, levo le cuffiette così possiamo parlare.
Si siede vicino a me e appoggio la mia testa sulla sulla spalla e lui mi abbraccia come se volesse darmi protezione e mi volesse chiedere scusa. Anche se non si deve scusare di niente!
P: Sei sicura che sia tutto ok?
F: Si diciamo di sì!
P: Lo sai che ti puoi confidare con me!
F: Si lo so papà! È anche per questo non che riesco a nasconderti nulla!
P: Infatti non sei brava a mentire!

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