Una data da dimenticare

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Arriviamo a Roma.
L: Ti riporto a casa, domani riprendo a lavorare, ho delle interviste poi ti aggiorno sugli orari, così ci incontriamo va bene?
F: Si certo!

Sono le 11.00, siamo partiti abbastanza presto, oggi sono distratta, non è una giornata felice ne per me ne per i miei, soprattutto per i miei.

Oggi 25 agosto mio fratello dovrebbe compiere 27 anni, ma rimarrà sempre all'età di 24.
Luigi non penso che sappia questa storia.

Inizio a ritornare indietro con i miei pensieri, torno a quando, mi veniva a prendere il primo anno di superiori.
Aveva preso da poco la patente, e quindi aveva deciso di venirmi a prendere e di fare così per tutti gli anni scolastici.
Un giorno uscendo da scuola un mio vecchio compagno di classe mi aspetta fuori, mi aveva preso di mira, perché ero e sono secondo alcuni la figlia di un politico che a ogni capriccio il padre lo esaudisce.

Non è così, mio fratello mi ha cresciuto, ho visto durante la mia infanzia poco mio padre perché lavorava tantissimo, mia madre cercava di fare ciò che poteva. Negli anni ho recuperato il rapporto con loro che si è rafforzato.
Dicevamo, sto ragazzino, mi aspettava fuori per darmi una lezione e per farmi capire che io ero insignificante, in quel preciso momento arrivò mio fratello in mio soccorso.
L'ha spaventato a dovere, e da lì non mi ha dato più fastidio.
Arrivata in terza superiore, mi bocciano, perché smisi di studiare, durante l'anno scolastico mio fratello fece un brutto incidente stradale, stava venendo a prendermi, morì sul colpo.

Dopo aver ricevuto la notizia smisi di studiare, non volevo più andare a scuola, non volevo più fare nulla.

Il canto mi ha salvato!
Inizio a piangere senza accorgermene, Luigi mi riporto al presente.
L: Fabiana! Fabiana, ci sei?
F: Si, ci sono dimmi!
L: Allora ci sono un po' di cose, uno perché stai piangendo è successo qualcosa? Due siamo arrivati, tre vuoi che resto con te?
F: Niente di che, oggi non è giornata, per la seconda domanda, no tranquillo vai a casa e riportati.
L: Sicura?
F: Si sicura!
Mi asciuga le lacrime, mi bacia.
L: Stasera ti chiamo, tienimi aggiornato, se hai bisogno di qualcosa chiamami senza esitare lo sai che puoi contare su di me! Ti amo.
F: Lo so! Ti amo anch'io.

Scendo dalla macchina, prendo lo zaino e entro a casa, li trovo i miei sul divano.
Butto lo zaino non curandomi di metterlo bene e corro dai miei abbracciandoli.

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