La mia paura più bella

6 0 0
                                    

Benedetta oggi purtroppo parte, questi due giorni sono volati.
Dopo la raccomandazione di Benny di aggiornarla su tutto, e le mie di farmi sapere quando arriva, ci salutiamo.
Salgo in macchina di Luigi e partiamo.

L: Allora dove vuoi andare?
F: Boh... fai tu.
Detto questo penso di essermi addormentata, in macchina.

Ad un certo punto, mi giro dall'altra parte, mi scontro verso qualcosa.
Non capendo contro cosa mi sono scontrata, decido anche se con mala voglia di aprire gli occhi.
Mi ritrovo su un letto, con la faccia contro il petto di Luigi.
L: Buongiorno principessa!
F: Si si molto simpatico, che ore sono? E dove siamo?
L: Sono le 17, e siamo a casa mia, ti sei addormentata in macchina così ti ho portata qui! Sono stato sufficientemente chiaro?
F: Si anche troppo!
Mi riaccocolo nel suo petto, oggi non sono di buon umore, e penso che Luigi l'abbia capito!
L: Ehi piccola che succede?
F: Non lo so di preciso, perché sto con l'umore a terra!
Mi abbraccia, capisce che non ne voglio parlare.
Si mette seduto, io mi siedo su di lui e appoggio la testa sul suo petto.
F: Sei troppo vestito!
Lui se la ride.
F: Che ridi?
L: Niente, hai i segni dei bottoni della mia camicia sulla guancia.
F: Motivo in più per toglierla!
L: Giusto! Hai ragione!
Si inizia a spacciare i bottoni, ma lo faremo subito!
L: Cosa fai?
F: Voglio fare io, giù quelle mani piene di dita!
L: Come scusa? Io le mani piene di dita?
F: Si!
Lo guardo con una faccia arrabbiata, che di arrabbiata non ha nulla. Mi inizia a fare il solletico, e inizio a ridere.
L: Chiedi scusa!
F: Ahahah, no, Hahahaha!
L: E io continuo!
F: Va bene, ahahah, scusa, ahaha!
Non riesco a fare una frase senza ridere, maledetta me che gli avevo detto che soffrivo il solletico.
Smette di farmi il solletico, ci guardiamo, gli rubo un bacio, poi un altro, e così facendo ci incominciamo a baciare.

F: Mh...sei ancora troppo vestito!
Una frase soffocata dai baci.
L: Lo so, ma qualcuno mi ha interrotto mentre la stavo togliendo.
Le nostre labbra si staccano molto controvoglia.
F: E chi sarebbe questa persona?
Faccio la vaga, voglio vedere la sua risposta.
L: Beh...è una ragazza stupenda, simpatica, con gli occhi e i capelli castani.
Non riesco a controbattere, che lui mi riprende a baciarmi.
L: Allora, mi togli la camicia o no?
F: E c'è bisogno di chiederlo?
Inizio a sbottonargli il primo bottone, ma mi tremano le mani, lui se ne accorge, mi mette le sue mani sulle mie.
L: Ei guardami...
Lo guardo...
L: Non sei costretta, non ti voglio obbligare!
Mi si riempiono gli occhi di lacrime.
F: Io voglio, ma...
Non riesco a finire la frase che lui lo fa al posto mio.
L: Ma hai paura, hai paura di deludermi, di non essere all'altezza. So che non è così e so che non sarà così. Io non ho fretta, io posso aspettare, devi avere i tuoi tempi, sarai tu a dirmelo, va bene piccola?
Annuisco! Lui sa leggermi dentro.
Mi alza il viso per potermi guardare, mi sorride.
Si avvicina al mio orecchio.
L: Sei stupenda, quando ti arrabbi o almeno ci provi, quando ridi, quando hai i tuoi momenti no. Tu sei perfetta così nei tuoi difetti e nei tuoi pregi.
Gli sorrido, ancora con gli occhi umidi.
Lo bacio. Non servono le parole.
Ci stacchiamo dal bacio che ha raccolto tutti i nostri sentimenti.
F: Posso slacciati comunque la camicia?
L: Ahahah, sei tremenda, si puoi farlo!
Mi sistemo meglio in braccio a lui.
Sotto il suo sguardo attento, slaccio la camicia.
Una volta finito, gliela rubo. Vado in bagno, mi cambio e mi metto la sua camicia.
Esco dal bagno solo con la sua camicia che mi sta come vestito, e mi rimetto in braccio a lui, appoggio la testa sul suo petto e lui mi abbraccia.
F: Adesso si che sto comoda!

Non ricevo risposta, così alzo la testa, vedo il suo sguardo che si incrocia al mio.
L: Sei stupenda con la mia camicia! Sta meglio a te che a me!
Gli sorrido e appoggio di nuovo la testa sul suo petto.
Poco dopo mi riaddormento.

Poco dopo mi riaddormento

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.
Tra la musica e la politicaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora