Niccolò

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I mesi passano, e dicembre si avvicina, ho deciso di prendermi un anno sabbatico dalla scuola, voglio passare più tempo con le persone che mi vogliono bene!

Siamo a dicembre, e tra un paio di settimane devo partire per la Grecia.
Sono a casa di Luigi, lui è al lavoro, io mi sto preparando per uscire con le mie migliori amiche.
Finisco di prepararmi, esco di casa e raggiungendo il ristorante.
Pranziamo e poi andiamo a fare un giro per Roma, poi ricevo una chiamata.

F: Pronto?
X: Salve lei è la signorina Fabiana?
F: Si, con chi sto parlando?
X: Sono il preside della scuola di Niccolò, può venire a scuola per favore?
F: Si arrivo subito!
Attacco la chiamata.
F: Io devo andare a scuola di Niccolò non so cosa sia successo ma devo correre!
V: Veniamo con te!
F: Va bene!
Andiamo a scuola di Niccolò.

F: Salve, è successo qualcosa?
Preside: Si Niccolò e un'altro ragazzo si sono menati!
F: Ah...Per quale motivo?
Preside: Non lo sappiamo ancora di preciso, volevamo informare il padre di Niccolò, il ragazzo ci ha chiesto di chiamare lei!
F: Ok, dov'è Niccolò?
Preside: Nel mio ufficio mi segua.
Seguo il preside nel suo ufficio e trovo anche la mamma dell'altro ragazzo con cui Niccolò si è menato.

F: Piacere Fabiana!
Stefania: Piacere sono Stefania, la mamma di Nicolas. Tu sei la sorella di Niccolò?
F: Diciamo di sì!
Mi giro verso il preside per ascoltarlo.

Preside: I ragazzi si sono menati, l'insegnante ha detto solo che gli ha trovati nel bel mezzo del litigo. Se volete spiegarci cosa è successo!
Niccolò: Ha iniziato Nicolas!
F: Nicco quante volte ti ho detto che prima di incolpare qualcuno devi raccontare tutta la storia?
Niccolò: Tante...
F: Allora Nicco per favore racconta cosa è successo.
Nicco: Nicolas mi stava prendendo in giro, gli ho detto di smetterla, ma lui ha continuato, poi ha iniziato a lanciarmi i pezzi di carta e io ho reagito.
Preside: Nicolas è così?
Nicolas: Si è così, però il primo cazzotto l'ha dato Niccolò!
Preside: Ok ho capito, ragazzi andate fuori per favore.
F: Nicco, fuori ci sono Chiara e Vittoria stai con loro, nel frattempo che io parlo con il preside!
Nicco: Ok!
I ragazzi escono.
Preside: Allora... una sospensione mi sembra troppo per due ragazzi della loro età, forse al momento l'unica cosa che si può fare è tenerlo in considerazione anche agli scrutini finali, se succederà di nuovo sarò costretto a prendere decisioni più dure!
F: Va bene, cercherò di parlare con Niccolò!
Preside: Vi ringrazio per la disponibilità, potete andare!
Esco dall'ufficio del preside e raggiungo Niccolò e le mie amiche.

Niccolò: Cos'ha detto?
F: Ha detto che ne terranno conto agli scrutini di classe e che la prossima volta sarà più severo, mi dici cos'è ti preso Niccolò?
Nicco: Non lo so, ho solo reagito d'istinto! Ne parlerai con mamma e papà?
F: Si Nicco devo farlo, però cerco di alleggerire la cosa! Tu mi devi solo promettere di non farlo più, va bene?
Nicco: Va bene!
F: Andiamo a casa!
Andiamo a casa dei miei genitori.
F: Ragazze volete restare per cena?
V: Sì per me va bene!
Chiara: Anche per me va bene!
F: Ok!

Avverto i miei che sono a casa e che con me c'è anche Niccolò e le mie amiche che restano a cena, avverto Luigi che sono a casa dei miei, e chiamo Peppe.

Peppe: Pronto Fabiana dimmi!
F: Ciao zio, Nicco è a casa mia, prima che inizi a fare domande, si sta bene, ne parliamo dopo!
Peppe: Ok... A casa dei tuoi o quella di Luigi?
F: A casa di mamma e papà!
Peppe: Ci vediamo per cena!

Arriva l'ora di cena, i miei, Peppe e Luigi sono appena arrivati a casa.
  Peppe: perché mio figlio ha l'occhio nero?
  F: Perché ha fatto a botte con un ragazzino, ha reagito d'istinto!
  Peppe: Perché io lo scopro solo ora? E perché la scuola ha chiamato te?
  F: È meglio così, e perché avresti reagito così! Non l'hanno sospeso, ne hanno preso seri provvedimenti, ne terranno solo conto, se succede di nuovo il preside prenderà provvedimenti più duri! Sono stata chiara?
Peppe: Si!
Nicco: Papà sei arrabbiato?
Peppe: No Nicco, sono solo dispiaciuto, spero che non lo rifari più!
Nicco: No non succederà più!

  Detto questo mi alzo e vado da Luigi!
  F: Allora?
  Luigi: Cosa?
  F: Com'è andata a lavoro?
  L: Bene dai! A te com'è andata la giornata amore?
  F: Bene, grazie!
  Ci baciamo!
  L: Mi sei mancata da morire!
  F: Anche tu!
  Si avvicina al mio orecchio.
  L: Stasera ti aspettano grandi cose, piccola mia!
  F: Wow sono curiosa!

Ha il sorriso malizioso e io da lì capisco tutto!
Ceniamo, finito di cenare, Peppe torna a casa con Niccolò, le mie amiche tornano a casa, e io vado con Luigi a casa sua, cioè nostra

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