Il mio regalo più grande

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Oggi è il mio compleanno, e si, sono felice!
Vittoria mi aiuta a sistemare casa, quasi dimenticavo è rimasta a dormire da me così da farmi stare calma.
Dicevamo, mi sta aiutando a così da avere tutto sistemato per dopo che torniamo dal mare, come al solito quando sono con lei sono in ritardo!
P: Ragazze, ci vuole ancora molto?
Mio padre è giù che ci sta aspettando, così ci porta al mare.
F: No abbiamo fatto, adesso scendiamo!
Prese le ultime cose scendiamo, saluto la mamma e saliamo in macchina.
Partiamo in direzione mare!

Avverto gli altri che sono sicuramente già arrivati che io e Vittoria stiamo arrivando.
In questi ultimi due giorni sono anche abbastanza nervosa, Luigi non si è fatto sentire, non mi ha fatto gli auguri di buon compleanno, non mi aspetto chi sa cosa, ma almeno un saluto, o almeno di farmi gli auguri.

V: Fabiana che hai? Sei ancora arrabbiata con Luigi?
F: Beh si sono ancora arrabbiata con lui!
V: Magari ha da fare, non fare così!
F: Tu la fai facile, non sei fidanzata!
Ok forse sono stata abbastanza stronza con lei, in fondo sta cercando di aiutami e io la tratto così? Non è giusto!
F: Si forse hai ragione, mi spiace Vitto, non volevo risponderti così!
V: È tutto ok, capisco il nervosismo, però ora goditi la festa!
P: Concordo con Vittoria, lo sai bene che il lavoro da politico è impegnativo!
F: Lo so, grazie che restate sempre anche quando vi rispondo male.

Ah sì i miei genitori sanno della relazione tra me e Luigi, lo sanno anche Vittoria, Chiara e Benedetta. Le uniche persone che non lo sappiano sono il mio padrino, il resto dei miei amici e il resto del mondo, però farlo sapere al mondo non mi interessa al momento.
I miei l'hanno presa abbastanza bene, soprattutto mia madre, lei è stata felicissima, mio padre ci ha messo un po' però poi ha accettato la situazione tra me e Luigi.

Siamo arrivate davanti alla nostra meta, un bel ristorante, ci siamo date appuntamento davanti a un ristorante.

Raggiungiamo gli altri e poi tutti insieme andiamo verso il mare.
Restiamo lì fino all'ora di pranzo, poi andiamo a casa mia.
L'autista di mio padre ci è venuto a prendere tutti quanti con una macchina abbastanza grande da contenere tutti.

Siamo almeno una decina e in una macchina normale non saremmo entrati.
Arriviamo a casa mia, penso che l'autista ci odi anche perché abbiamo cantato per tutto il viaggio.
Scendiamo dall'auto e ringrazio l'autista per la pazienza.

M: Ragazzi non entrate in casa con i piedi sporchi di sabbia!
Ops, ormai sono entrata con i piedi sporchi. Mia madre mi ha visto, mi sta fulminando con lo sguardo, ripercorro i miei passi.
Poso la roba che avevo del mare e mi tolgo i vestiti, neanche trenta secondi dopo mi ritrovo dentro la piscina, i miei amici hanno avuto la brillante idea di buttarmi in acqua.

Esco dall'acqua e vado a cambiarmi il costume, nel frattempo la mamma porta il cibo a tavola, menomale che avevamo apparecchiato prima io e Vittoria.
Dopo pranzo ci metto a fare il karaoke.
Ci siamo divertiti da matti.
Sta cantando Vittoria, sta cantando "Domani è un'altro film" dei Dear Jack.
Dopo tocca a me ma adesso ascolto Vittoria cantare.
Mi metto seduta sulla sedia e prima di dedicare tutta la mia attenzione a Vittoria, prendo il telefono, vedo i messaggi su WhatsApp. Ne trovo alcuni ma non c'è quello di Luigi. C'è quello di Peppe.
P: Vengo alla festa verso le 16.00 con Nicco. A dopo.
F: Va bene non vedo l'ora di vedere la piccola peste. A dopo.
Nicco è il figlio di Peppe, io e lui abbiamo un rapporto bellissimo, lo tratto come sia cugino sia come un fratellino.
Poso il telefono e ascolto Vittoria cantare, è abbastanza brava a parte qualche nota stonata, si è diventata. Adesso tocca a me e canto "una stupida canzone d'amore" dei Thegiornalisti.
Finito di cantare tutti, decidiamo di fare prima la torta e poi i regali.
La torta l'ha fatta mamma.
Ha fatto una torta classica ma semplicemente stupenda e credo anzi so che sarà anche buonissima.

Apro i regali, mi hanno fatto dei libri, dei film e un paio di accessori per la camera.
Nel frattempo che apro i regali arrivano anche Peppe e Nicco.
N: Fabiana sono arrivato!
F: Nicco!
Lo prendo in braccio e me lo spupazzo.
P: Ciao bellissima, auguri.
F: Grazie zio!
Si, lo chiamo zio anche se effettivamente non abbiamo un legame di sangue, mi piace chiamarlo così anche perché mi ha fatto da padrino.
Niccolò mi dà il suo regalo, mi ha fatto una bellissima fotografia di noi due e un disegno.
F: Grazie Nicco sono stupendi!
Nel frattempo Peppe è andato dentro casa dei miei genitori.
Mio padre mi porta un paio di buste, una da parte sua e della mamma, l'altra non mi ha voluto svelare il mittente.
Quanto lo odio in questo momento! Apro prima quello dei miei. No non ci credo, è un biglietto per due settimane in Grecia.
P: Naturalmente andrai con Luigi. Ah c'è anche una persona per te.
Mi giro e vedo Benedetta, i miei mi hanno fatto una sorpresa, la sorpresa più grande me l'ha fatta Benedetta!
F: Benvenuta a Roma!
B: Grazie mille! Beh ora apri anche l'altra busta su!

Ah sì giusto l'altra busta.
Apro la busta e trovo una lettera con scritto
" So che non mi sono fatto sentire per due giorni, e mi dispiace, ma era tutto calcolato. Cioè non farmi sentire per due giorni, farti arrabiare perché non mi sono fatto sentire era si e no calcolato. Comunque piccola peste del mio cuore, adesso alza il tuo bel fondoschiena dalla sedia e esci dal cancello di casa tua.
Ti amo,
Tuo Luigi"

Usciamo tutti fuori, Vittoria fa il video, Niccolò ha la mano nella mia, tutti gli altri sono a guardare, compresi i miei e Peppe.
Apro il cancello, lo vedo, lì fuori.

L: Buon compleanno piccola!
Mi butto tra le sue braccia, lo bacio!
F: Grazie per la sorpresa!
L: Guarda che la sorpresa ancora la devi vedere!
Non sto capendo di cosa sta parlando?

Si gira, prende una cosa da dietro a lui.
F: Un cane? Mi hai fatto un cane? Io ti amo!
L: Ringrazia i tuoi genitori e i tuoi amici! Io non ho fatto nulla! Ti amo anch'io piccola.
Ci baciamo.
L: È un maschio!
Bhe che dire sono felicissima.
L: Peppe, senti so che non sei d'accordo....
P: Tutto ok, vi do la mia benedizione. Ma stai attento, feriscila e io ti taglio tutto ciò che ti serve per vivere e per riprodurti! Sono stato chiaro?
L: Chiarissimo!
Ci mettiamo tutti a ridere, e rientriamo dentro con il nuovo arrivato e Luigi.
L: Come pensi di chiamarlo?
V: sicuramente con un nome di Harry Potter!
Grida Vittoria dall'altra parte della stanza.
F: Grazie Vittoria sempre molto gentile! Comunque penso felpato!
Ci mettiamo tutti a ridere.
L: Mi piace!
Ci baciamo, con qualche difficoltà visto che c'è in mezzo felpato.

F: Ti devi far perdonare lo sai vero?L: Si lo so per questo, da dopo domani sono in ferie!Ci ribaciamo! Questo compleanno ha preso una piega fantastica

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F: Ti devi far perdonare lo sai vero?
L: Si lo so per questo, da dopo domani sono in ferie!
Ci ribaciamo! Questo compleanno ha preso una piega fantastica

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