Ti amo e ti odio

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Mi sveglio, sono ancora un po' rintontita, metabolizzo dove sono.
Guardo l'orologio per capire che ore sono.
Le 9.30!

F: Cazzo!
L: Ti sei svegliata bella addormentata!
Mi dà un bacio sulla fronte.
F: Ti da quanto sei in piedi?
L: Da un paio d'ore!
F: Sicuramente ti ho fatto dormire male!
L: No dai sono stato fortunato!
Ripenso a ciò che è successo ieri sera, arrossisco!
L: Ma guardati sei rossa!
Gli faccio una pernacchia.
L: Come osa signora Zingaretti!
F: Io oso eccome onorevole Di Maio!
Diventa rosso!

Adesso so io suo punto debole, essere chiamato onorevole gli fa un bellissimo effetto, lo stesso che lui fa a me ogni volta che mi chiama con qualche soprannome carino!
F: Sei rosso guardati hahaha!
L: Me la paghi!
F: Si si come no!
Viene verso il letto, io sono ancora sdraiata. Decido bene di scappare, ho avuto una pessima idea!
L: Ti ho presa signorina!
F: Ma dai così non vale!
Mi ributta sul letto e lui appresso a me visto che lo trascino con me.
L: Piccola approfittatrice!
Gli rubo il bacio!
L: Noto che oggi sei di buon umore
F: Si è vero, merito tuo.

Gli acarezzo il viso, mi perdo a guardare quegli occhi color cioccolato.
Le mie mani scendono sul suo petto, non avevo fatto caso che è ancora a petto nudo.
L: Che hai?
F: Nulla! Sono solo felice!
Gli do un bacio.
Lui è ancora sul peso delle braccia sopra di me.
Le mie mani continuano il loro viaggio sulle sue braccia.

F: Bastardo!
Si è messo seduto!
F: Ti odio!
L: Io ti amo!
Mi metto seduta per stare alla sua altezza
F: Paraculo!
L: Sei stupenda!
Si avvicina a me per baciarmi, mi sposto.
Lui ride, amo quando ride!
L: Ti odio!
F: Come osi usare i miei incantesimi contro di me?
L: Addirittura alle citazioni di Harry Potter!
F: Quelle sempre!
Mi prende, non mi ribello, mi mette sulle sue gambe.
L: Vieni con me a Napoli!
F: A fare?
L: Ci deve essere sempre uno scopo?
F: No, però...
L: Allora partiamo oggi, subito!
F: Va bene, prima però passiamo a casa così mi prendo il cambio e mi vesto in modo decente!
L: Ai tuoi ordini!
F: Quanto restiamo?
L: Un paio di giorni e una notte!
F: Va bene prendo le stretto indispensabile a casa!
Lo bacio, lui mi tiene stretta, io mi stringo anche di più a lui!
L: Vatti a vestire, appena sei pronta usciamo, facciamo un salto a casa tua e poi si parte per Napoli!
Annuisco!

Nel frattempo chiamo papà.
P: Pronto?!
F: Ciao papà!
P: Ei principessa! Come va? Come stai?
F: Tutto bene, sto bene! Tu e la mamma come state?
P: Stami bene! Il malumore immagino ti sia passato!
F: Si sì mi è passato, sentì state a casa tu e la mamma?
P: Si siamo a casa, come mai?
F: Io e Luigi facciamo passiamo per di là...
P: Okay, poi andate a Napoli?
F: Si, ma come lo sai?
P: Luigi me l'ha detto stamane, mi ha chiesto il permesso per portarti nella sua città natale!
Che domande che faccio!
F: Bravo Luigi! Va bene allora ti scrivo quando stiamo arrivando!
P: Va bene principessa a dopo!

Attacco la chiamata con papà, mi finisco di sistemare e apro la porta del bagno dell'appartamento di Luigi.
F: Cazzo! Sei pazzo o cosa?
L: Pazzo, pazzo di te!
Mi cattura e mi ruba un bacio!
F: Sei scemo, e ti amo così!
L: Ti amo anch'io piccola peste!
F: Mettiti qualcosa addosso!
L: Sei gelosa? Guarda che nessuno mi ruba!
Cazzo si sono gelosa, gelosa di tutte le donne che lo fissano!
F: Si sono gelosa! Problemi?
Ecco mi è tornato il malumore!
L: Okay piccola, ho capito sei gelosa!
F: Si, adesso andiamo!

F: Cazzo! Sei pazzo o cosa?L: Pazzo, pazzo di te!Mi cattura e mi ruba un bacio!F: Sei scemo, e ti amo così!L: Ti amo anch'io piccola peste!F: Mettiti qualcosa addosso!L: Sei gelosa? Guarda che nessuno mi ruba!Cazzo si sono gelosa, gelosa di tutte ...

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Usciamo di casa, ci dirigiamo verso casa mia.
L: Io ti aspetto in macchina.
F: Va bene ci metto poco.
Scendo, entro dentro casa, menomale che ho le chiavi sempre appresso.
F: Sono arrivata!
Urlo così i miei genitori mi sentono!
I miei mi salutano, salgo velocemente in camera.
Qualcuno bussa.
F: Avanti!
P: Ei, cosa è successo?
Mi fermo da ciò che stavo facendo, mi giro verso mio padre, mi conosce troppo bene.
L: Che ha fatto Luigi?
F: Lui niente è che la mia fottuta gelosia!
Mi avvicino a mio padre, metto il mio viso nel suo petto, e inizio a piangere.
L: Shhhh è tutto ok, ascoltami.
Alzo lo sguardo, ci mettiamo seduti sul letto.
P: È normale essere gelosi, è una caratteristica che ti rende unica, hai paura di perderlo ed è normale, guarda zio Peppe, nei tuoi confronti è molto protettivo, ti vuole bene e ti tratta come sua figlia! Essere la fidanzata di un politico è anche questo, è avere la costante paura che lui preferisca qualcun'altra a te, ma Luigi non lo farebbe mai, si vede lontano un miglio che ti ama e che ci tiene a te, e si vede che tu tieni a lui. Quindi adesso asciugati le lacrime, finisci di sistemare lo zaino, esci da qui e fai pace con Luigi, capito?
Annuisco, parlare con papà mi ha fatto bene.

Finisco lo zaino scendo giù prendo qualcosa da mangiare sia per me e per Luigi, saluto i miei e torno da lui.

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