Tutto ciò che mi serve

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Entro in camera.

F: Fermo, voglio fare io!
Lo fermo, si stava levando la camicia!
L: Va bene!

Mi avvicino a lui, gli slaccio la camicia piano piano.
Lui mi mette le mani in vita.
F: Sei troppo impaziente, caro mio ministro Di Maio.
Questa cosa lo fa eccitare.
F: Luigi!
L: Si?
Mi inizia a baciare il collo.
F: Luigi se non la smetti finisco domani di slacciarti la camicia, quindi fai il bravo!

L: Uffa va bene.
Fa la faccia da offeso, riesco a finire di slacciargli la camicia.
Metto le mani su suo petto.
F: Luigi!
L: Dimmi piccola!
Lo guardo, ho paura, ma lo voglio fare!
L: Sei sicura?
Lui che mi capisce con un solo sguardo.
Annuisco.
L: Sarò il più cauto possibile, tu fidati di me e sono sicuro che sarà bellissimo! Va bene?
F: Va bene mi fido di te!
Mi prende in braccio, e ci iniziamo a baciare.
Si dirige verso il letto, mi poggia delicatamente sul letto.
Le nostre labbra non si staccano, non vogliono staccarsi.
Lui si mette sulle braccia per non schiacciarmi.
Si stacca dalle mie labbra, mi guarda un'altra volta per essere sicuro di ciò che stiamo per fare.
Gli do un cenno con il capo.
È in stato di estasi, non sa cosa fare.
F: Togliti la camicia!
Non so da dove ho preso tutto questa sicurezza.
Lui lo fa senza esitare.
Lo faccio mettere seduto, mi siedo sopra di lui.

Gli acarezzo il viso, lui mette le mani sui miei fianchi.
L: Cazzo amore sei stupenda!
Mi cattura le labbra, nel frattempo mi mette le mani sotto la canotta.
Sibilo un'attimo!
F: Cazzo hai le mani fredde!
L: Scusa!
F: Continua è una bella sensazione!

Riprende a baciarmi, e riprende il movimento che stava facendo con le mani sotto la mia canotta.
Ha paura e si vede lontano un miglio, ha paura di farmi del male, ha paura di fare anche il più piccolo passo.

Mi tolgo la canotta, ci rimane un po' male ma allo stesso tempo è felice di vedere la mia intraprendenza.
L: Dio!
Mi stende sul letto.
Inizia una lenta tortura di baci che partono dalla mie labbra, scendendo per il collo, arrivando in mezzo alla scollatura del seno, li però trova un piccolo intoppo: il reggiseno.

Mi guarda.
L: Posso?
F: Fai pure! Fai tutto ciò che serve!

Sorride, ha capito che mi fido di lui.
Mi toglie il registro. Riprende a baciarmi, soffermandosi sui miei seni.

Rinizia a scendere, arriva alla pancia, poi al basso ventre. Mi bacia l'interno coscia, poi il tessuto che ancora separa tutto.
Toglie anche le mutande.
Mi accarezza l'interno coscia.
Mi riguarda, sorride, si avvicina al mio orecchio!
L: Tu non puoi capire l'autocontrollo che sto mantenendo! Tu piccola peste del mio cuore, mi hai rubato l'anima!
Fiondo le mie mani sui suoi pantaloni, gli togli la cintura, e i pantaloni.

Non riesco a togliere l'ultimo strato di tessuto.
Lo fai lui al posto mio. Sicuramente per lui non è la prima volta, per me è tutto nuovo, ma lui è riuscito a farmi sentire ad agio.

L: Adesso entro, cerca di non fare resistenza sennò sarà peggio! Farò con calma. Magari avrai fastidi, non lo nego però sarà tutto facile, chiaro?
F: Chiarissimo, muoviti!

Entra, esito un attimo, poi mi rilasso sentendo il suo tocco sulla mia pelle. Entra con calma come vi aveva promesso.
Si ferma per farmi abituare.

Gli faccio un cenno che va tutto bene, si inizia a muovere dentro di me, all'inizio è un po' fastidioso, poi il fastidio diventa piacere.
F: Dio!

Dopo questa affermazione, lui accelera le spinte.
F: Luigi sto per venire!
Poco dopo vengo e lui insieme a me!
F: È stato bellissimo!

Appoggio la mia testa sul suo petto. E mi addormento subito e lui appresso a me

 E mi addormento subito e lui appresso a me

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