25 - morso

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Quel pomeriggio ci riuniamo in camera di Vali, aveva insistito molto affinché accadesse lì, voleva essere sempre presente e ciò glielo avrebbe permesso con maggiore facilità. Oltre a Vali e me erano presenti anche Maria con Vin e D. Avevamo detto hai due umani più e più volte, nell'arco della giornata, che non sarebbe stato indolore e sarebbe stato più violento di quanto immaginavano. Der si presentò in camera già trasformato, avevamo pensato che avrebbero già dovuto sostenere un bel pó di emozioni quel giorno e si potevano tranquillamente perdere il mio compagno nudo che diventava un lupo, nonostante ciò vedere quella grossa bestia griglia avanzare nella stanza lì spaventò ugualmente. Carl fu il primo a riprendersi da quella vista e volle addirittura toccare il pelo del lupo che, dopo essere saltato sul letto si fece accarezzare brevemente, poi Vali interruppe il momento, lo aiutò a togliersi la maglietta e restate a petto nudo, fu difficile fingere indifferenza a quello spettacolo, il ragazzo era pelle e ossa, pallido in modo innaturale e pieno di lividi a vari stadi di guarigione. "Ti ricordi quello che ti ho detto?" Chiese il lupo al ragazzo mentre sistemava per la decima volta nell'arco di pochi minuti una grossa pila di asciugamani sul comodino "si, verrò morso fino a svenire, mi addormenterò e quando mi sveglierò, tra qualche giorno, non avrò tracce di ferite e sarai qui con me" riassunse, si stavano ancora scambiano commenti quando Derwin attaccò, lo fece apposta, era meglio che non se lo aspettasse, gli sarebbe stato più semplice lasciarsi andare e non opporre resistenza. Il lupo affondò profondamente i canini nel fianco del ragazzo, urlò e con lui sua sorella che dovette essere trattenuta da Vincent. Quando Der lasciò la presa Vali prese uno degli asciugamani e tamponò la ferita al meglio, Der morse di nuovo il giovane sulla spalla, profondamente e, poco dopo, sull'addome e sul petto, Carl svenne al quarto morso. Io e D corremmo ad aiutare Vali a tamponare i vari morsi per evitare che il letto diventasse una pozza di sangue, Der si trasformò e fece altrettanto, Vin, invece fu costretto ad allontanare di peso la sorella di Carl dalla stanza, sin dal primo morso ricevuto dal ragazzo, lei sembrava totalmente impazzita, tirava calci e pugno contro Vin e non faceva altro che urlare che stavamo tentando di uccidere il fratello. Carl smise di sanguinare dopo circa sei ore, era tanto, forse troppo, ma era anche inevitabile, quella parte del morso, quella che non capivo e che trasformava la gente in lupi, aveva fin troppo lavoro da fare, in primis impedire alla malattia di Carl di ucciderlo.
Nei giorni seguenti non accadde molto, Carl dormiva, guariva lentamente, sua sorella sembrava più tranquilla benché non perdeva occasione di lanciare frecciatine alla gente nuda che dormiva nel letto con il fratello da cui si staccava raramente. Ci mise otto giorni a svegliarsi, accadde che era da poco passata la mezzanotte e io, Gab e Vali ci eravamo appena addormentati quando si mosse e sentii dei mugolii nella direzione del lupo. Sia io che Gab ci svegliamo piuttosto velocemente, l'odore di morte era da giorni che era scomparso rendendo molto più facile percepire altro, l'altro in questione fu un lampante odore di eccitazione che colpì me e Gabrielle come un pugno nello stomaco. Ci voltammo entrambe a fissare la scena, allibite e disgustate ma, il ragazzino si era svegliato con tutte le intenzioni di divertirsi. Stava massaggiando il pene semiturgido di un Vali ancora mezzo addormentato. Fu Gab la prima a riuscire a saltare giù dal letto con un urlo di orrore per poi uscire sbattendo la porta alle sue spalle. Io ero leggermente raggelata e, per mia fortuna, la fuga della ragazza aveva svegliato il fratello e fermato il ragazzo. Ci fissammo anche troppo a lungo "Vali" fu tutto quello che mi uscì di bocca "gli parlo io, gli spiego tutto" assicurò di getto "non lo faremo, lo giuro" assicurò dopo aver guardato la mia espressione incerta "vado a dormire con i bambino prima di rischiare di vomitare" lo informai in caso avesse avuto bisogno di me, scivolai sul letto e uscii da quella camera. Fu sotto forma di lupo che mi accoccolai sul tappeto della camera dei bambini sicura che Vali non avrebbe messo le mani addosso a quel ragazzino prima della sua trasformazione, un rapporto tra i due, in quel momento, rischiava di uccidere il quasi lupo. La sua malattia lo aveva debilitato fin troppo, ogni parte del suo fisico era estremamente fragile e sebbene il morso lo avesse guarito non aveva eliminato i danni che la malattia gli aveva causato, per quello ci sarebbe stato bisogno della prima luna, Vali lo sapeva ma era piuttosto evidente che di certe cose con Carl non avesse parlato.

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