33 - fratelli

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"Ti prego non dirlo" fu con quelle parole che aprì il discorso, prima ancora che capissi dove fossi "se si venisse a sapere sarebbe un disastro, siamo figli di capostipite e se anche nostro padre potrebbe sorvolare sulla cosa, dato che in passato ho avuto dei figli, Ambrois non ne ha, lo allontaneranno, verrà scacciato da ogni lupo, lui non lo sopporterebbe" era totalmente in panico, lo fissai a bocca aperta "a me non importa se perdo il posto di erede, ma..., ma..." Si accasciò, fu solo allora che mi resi conto che eravamo in un piccolo salottino e che lui era seduto su un divano la testa tra le mani, mi sedetti accanto a lui e, benché non sapessi se la cosa potesse o meno dargli fastidio o aiutarlo gli strinsi un braccio intorno le spalle. Solo allora mi accorsi dei leggeri sussulti. Roa stava piangendo "da quanto va avanti?" Chiesi quando lui non mi scostò via ma, anzi mi si avvicinò "secoli" rispose senza specificare "non possiamo state spesso insieme, quindi ci concediamo degli sfoghi, io sono quello più flessibile, Ambrois va solo con uomini, Orien solo con umani. Cerchiamo tutte le scuse possibili per incontrarci, con la tecnologia moderna è più semplice restare in contatto ma rende tutto anche più difficile, è come se fossero ad un passo ma mi fosse impossibile toccarli." Non mi permisi di dire nulla, sembrava aver bisogno di sfogarsi quindi rimasi zitta e aspettai i suoi tempi "sono la cosa più importante che ho, mi rendono felice, ma..." non disse altro sembrava non riuscire a dire nulla "è per papà?" Mi azzardai a chiedere "anche" ammise "lui è permissivo, ma io sono il suo erede, è diverso per me, ho dei doveri e li ha anche Ambrois non abbiamo idea di come reagirebbe Andrew se lo sapesse ma se loro..." Si interruppe di nuovo "temere vi caccino dal branco e dalle dinastie?" Domandai, si limitò ad annuire "Orien, credo, sarebbe felice di accogliervi a casa sua se mai dovesse andare così male" azzardai "sempre che suo padre non reagisca come i nostri" affermò lapidario "al villaggio è diverso, non metterebbe bocca su chi suo figlio ha scelto e di chi è innamorato" assicurai, non che la notizia lo rallegrò "perderemo comunque tutta la nostra famiglia, i nostri fratelli e sorelle, i nostri genitori, gli amici, perderemo tutto e, sebbene non ho particolare interesse nel succedere a nostro padre, gli voglio bene e voglio bene ai miei fratelli, al branco. non vogliamo perdere le nostre famiglie" ammise con un singhiozzo. No, non aveva smesso di piangere. "sono sicura che non perderai affatto la tua famigli, io e D di sicuro non siamo contrari" quello gli strappò una risatina peccato fosse fin troppo malinconica "e non credo saremmo gli unici a sostenerti, sono piuttosto sicura, a questo punto, che tu non sia il solo messo così" constatai. quelle parole gli fecero alzare lo sguardo su di me "In quattro lo hanno già ammesso" gli feci notare "Hanno molta paura" constatò di rimando lui e si, era impossibile non notarlo, quelle poche volte che avevano fatto venire i loro amanti a casa e si erano ritrovati nella stessa stanza con papà sembravano sempre terrorizzati, erano perennemente guardinghi e ipercontrollati nei gesti e nel modo in cui si rivolgevano ai proprio uomini "si, lo so" acconsentii "Sai, ne aveva tanta anche D, da quando abbiamo intrapreso la relazione con Der fino a quando non è venuto fuori quella sera, era terrorizzato da cosa avrebbe detto papà" confessai "era così spaventato che non ha mai avuto il coraggio neanche di scambiarsi un bacio con Derwin da quando si sono innamorati" raccontai "non lo sapevo, nessuno lo sapeva" mormorò rivolto alla situazione passata del fratello adottivo "E nessuno sapeva neanche di te" gli feci presenti "Ma, davvero non credo che tu sia l'unico che si trova in questa situazione ancora ora" sostenni beccandomi uno sguardo che poteva significare solo che sapeva gli stessi nascondendo qualcosa "va bene" cedetti subito "all'incirca mentre io beccavo te D ha beccato uno dei nostri fratelli con Dorian e non siete stati neanche gli unici due ad essere stati scoperti questo pomeriggio" improvvisamente mi rivolse uno sguardo piuttosto interessato e illuminato da una curiosità abbastanza accesa da averlo fatto smettere di piangere "non dirò chi è il parente o con chi era fino a quando non sistemano le cose con chi di dovere" lo avvisai "non ci metteranno molto, dopo la mia benedizione accompagnata da quella di Derwin, c'è solo un altra persona da informare prima di vederli in giro a pomiciare come ragazzini" assicurai con un sorriso. rimanemmo in silenzio per un po', un silenzio meno pesante rispetto a prima "non credi che sia il caso di sistemare la situazione?" mi ritrovai a chiedere ad un certo punto, lui mi lanciò uno sguardo spaventato alla prospettiva di qualsiasi cosa mi potesse essere venuto in mente "non sto dicendo che devi andare ora da papà e raccontargli tutto, ma, magari, potrebbe farti bene parlarne con gli altri fratelli, quelli che sono messi come te che, con o senza una relazione al momento sono terrorizzati a morte dalla possibilità che venga fuori il loro orientamento" spiegai. Ci pensò a lungo, quasi avevo perso le speranze di ricevere risposta, ma alla fine parlò "è una buona idea" ammise "allora che ne dici se ci vediamo stasera, dopo cena?" proposi "Stasera? e con chi?" domandò scosso dalla velocità della situazione "di sicuro i quattro dichiarati, quello di cui ti ho parlato prima e chiedo a D se vuole partecipare, per il resto, chiederò a Dorian di portare gli altri" lo informai "Chiederai a Dorian?" domandò incerto "individua un possibile partner sessuale in pochi secondi, e gli basta davvero poco per capire se è fattibile o no, suppongo che ci abbia provato anche con te" lo informai "non ci ha provato" assicurò guadagnandosi una mia occhiata scettica "quindi non ti ha beccato per caso, mentre eri solo, per poi aver affrontato una breve conversazione con te che si è interrotta perché uno dei due aveva qualcosa di urgente da fare?" mi fissò a bocca aperta "si" ammise "ma abbiamo parlato di un quadro vicino alla portafinestra che da sul giardino, stavo uscendo" spiegò "Per raggiungere Ambrois ed Orien, suppongo" ipotizzai e lui annuì "e poi non ti ha più approcciato in privato" di novo annuì "ha capito che andavi da qualcuno, probabilmente ha notato che eri impaziente e sessualmente frustrato" Roa mi fissò a bocca aperta "come?" chiese incredulo "non ne ho idea, so che ci riesce perché glielo ho visto fare un paio di volte, suppongo che siano cose che si imparano a fare se ciò ti aiuta a sopravvivere" conclusi con un alzata di spalle. mi alzai dal divano. Roa era molto più calmo "se non ti spiace vado a vestirmi, e per quanto riguarda Orien, è di fuori che si aggira nei boschi in forma animale, vero?" domandai " si ma come lo sai?" gli sorrisi "Derwin ha fatto lo stesso, e più o meno tutti i maschi dominanti naturali hanno reazioni simili quando non hanno la possibilità di farsi vedere ma l'occasione di stare vicino alla persona amata" spiegai "comunque" ripresi il discorso "digli che se vuole può venire, se fa vedere il marchio nessuno dirà nulla e se papà o altri chiedessero può dire che è venuto a fare gli auguri in quanto amico di Der" proposi "ma Derwin?" domandò Roa "non ti preoccupare, starà zitto" assicurai, sottintendendo anche che si, che la verità al mio compagno glielo avrei detto "ma se" cominciò "sul serio, non si permetterà neanche morto a dire qualcosa " assicurai "io e D gli negheremo il sesso davvero a lungo se ti sputtanasse con qualcuno e fidati, lui senza sesso non riesce a stare o non gli servirebbero due D" fu ad un Roa a bocca aperta che voltai le spalle, anche se quando ero arrivata alla porta e me la ero richiusa alle spalle mio fratello era piegato in due dalle risate.

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