In tutti gli anni da quando ero stata morsa ad ora non avevo avuto la minima idea che i mannari avessero quel tipo di occasioni sociali. Mi era stato spiegato circa due mesi prima, verso i primi di novembre, da papà, che ogni anno per celebrare l'inizio del nuovo anno veniva scelto un capostipite per ospitare una festa da ballo in cui tutti i capostipite e i capobranco più importanti si riunivano. Ovviamente non erano obbligati a partecipare benché fosse meglio farlo. Papà mi aveva spiegato che non aveva avuto scelta, al solito giro di telefonate annuali lui aveva chiarito che non aveva intenzione di partecipare in quanto aveva già degli ospiti in casa, non si riferiva solo a me e il mio branco, il nonno e Glauco erano stati chiari sul fatto che le festività le avremmo passate assieme. Era stato con il capostipite Andrew che papà si era sbottonato un pó, era piuttosto palese che lui fosse il confidente di un pó tutti e lo fosse a ragione, papà nei mesi lo aveva contattata per ragioni di lavoro e erano finiti a parlare del fatto che stesse ospitando il mio branco, persino che fossi di nuovo incinta, Andrew se lo era tenuto per sé e la notizia non era uscita, era stato dopo una teleconferenza con gli altri capostipite che esasperato dalla reazione negativa al suo rifiuto di partecipare all'evento si era sfogato con Andrew, si era lasciato scappare che non voleva lasciare due femmine gravide e vicine alla fine da sole sotto il suo tetto e che suo fratello gli sarebbe piombato in casa per le feste insieme ad un altro familiare e lui non si fidava a lasciarlo senza sorveglianza. Andrew aveva perfettamente capito di chi stesse parlando senza bisogni di far nomi, conosceva Glauco e sapeva che papà non aveva altri parenti che avrebbero potuto accompagnare il fratello. Si era autoinvitato pure lui con la scusa di voler far visita a me e all'altra femmina gravida. Aveva annunciato che non sarebbe andato neanche lui. Probabilmente le sue scuse per declinare furono fin troppo trasparenti, la voce che gli ospiti di papà altri non eravamo che noi si diffuse, ci volle poco che venne fuori la presenza probabile di non uno ma ben due progenitori. Neanche quattro giorni dopo il rifiuto di papà, era stato contattato per informarlo che era stato deciso che sarebbe toccato a lui ospitare l'evento, giustificando la cosa con un semplice "Hai già degli ospiti quindi se non puoi venire veniamo noi e tu devi solo ingrandire un pó le cose" quello fu ciò che mi riferì con voce scocciata papà quando mi informò della situazione, era piuttosto palese che non avessero usato tali parole, ma trovai terribilmente buffo il modo in cui si imbronciò. Non lo avevo mai visto in quello stato.
Per natale papà invitò anche mamma ed Eli, si assicurò che potevano venire anche Dario e Rob persino il primogenito di Dario fu invitato, ma avvertì anche che se la figlia si fosse fatta vedere sarebbero stati guai. I cinque invitati accettarono, fu piuttosto divertente guardare le espressioni degli uomini quando videro il palazzo che papà chiamava casa. Ripartirono tre giorni prima di capodanno.
Invero la festa per l'inizio dell'anno non era la notte tra il 31 dicembre e il 1 Gennaio. Non avevo idea di come lo calcolassero, papà aveva cercato di spiegarmelo ma non ci avevo capito molto, c'entravano le stelle le fasi lunari e gli allineamenti planetari. Quell'anno sarebbe cominciato il 3 gennaio. Avevo lasciato perdere per garantire la mia sanità mentale.
Quella volta arrivai nella sala come una qualsiasi ospite al braccio del mio compagno che scortava anche D all'altro braccio. Le reazioni furono molte e variegate, in una sala meno piena rispetto all'ultima volta che avevo partecipato ad una festa lì. Gli invitati per lo più volevano tutti vedere il fantastico progenitore, ora nessuno lo chiamava più con nomignoli offensivi e tutti allungavano il collo nella sua direzione. Altri erano apertamente critici, i più coraggiosi stavano sparlottando in modo del tutto udibile di come ci fosse venuto in mente di far entrare lì il finto figlio di mio padre o con che faccia tosta Der si portasse dietro la sua puttana col cazzo, come era stato definito da qualcuno. Peggio fu quando accompagnati da Michele, Adam e Vin, scesero i nostri figli, tutti quelli che avevano figli pre mutazione li avevano portati, portava bene. Rendersi conto che una fosse femmina e che non fosse neanche di Der fu pesante per gli invitati, vidi più di uno degli invitati lanciare occhiate disgustate a Lena mentre con i fratelli giocava con Harry tra le gambe degli adulti. Vali aveva deciso di prender posizione. Altri tra i presenti erano accompagnati da uomini, per lo più miei fratelli, ma nessuno aveva atteggiamenti intimi nei loro confronti, Vali entrò nella sala con un braccio stretto sulle spalle di Carl, in modo possessivo e piuttosto inequivocabile. Il silenzio che si era venuto a creare al loro ingresso per lo sdegno della cosa venne rotto pochi istanti dopo quando entrò una molto incinta Gabrielle al braccio di Boris e con il nonno che non faceva che chiamarla figluola. Glauco accanto a Boris continuava a prenderlo in giro e chiamarlo fratellino coccolino. Non avevo idea di cosa fosse successo, Gab era così imbarazzata che non sentì neanche tutti i commenti degli invitati che non facevano altro che domandarsi come fosse possibile che una femmina sterile fosse gravida. Per rendere gli invitati ancora più stravolti il nonno si fermò ad un paio di metri da dove io Der e D ci eravamo fermati a parlare con il capostipite Andrew e la sua compagna, spalancò le braccia "i miei nipotini adorati" esclamò in direzione di me e D. Der alzò gli occhi al cielo e io e D andammo ad abbracciarlo.