Indicò con la mano aperta la parte inferiore dell'inquadratura, incoraggiandoli a sedersi davvero. Si fermò, con un sorrisetto, lasciandogli il tempo di eseguire.
(Il pubblico, tranne poche eccezioni, aveva ormai capito che quello a cui stava assistendo non era arte contemporanea o un film sperimentale.
Molti seguirono il consiglio della donna sullo schermo, chi prima, chi dopo. In mezzo alle persone pensierose e quelle turbate, a chi cercava di rilassarsi e chi cercava indizi per confermare o smentire quel che aveva sentito nei propri ricordi, spiccava il Folle Fernando, il quale esultava e bisbigliava a chiunque gli fosse vicino:
«Il loop, finalmente qualcuno che lo dice! Avevo trent'anni quando ho scoperto il loop, finalmente, finalmente! Ho fornito io parte delle prove ai Mutoid, erano nella mia collezione!».
Le sue calopsitte emettevano ogni tanto dei trilli simili a dei "sì", come a supportare la versione del loro umano. «Sei veramente forte, zio» Lo lodò Michelito, accarezzandogli il polso, visto che il resto del braccio era occupato da pappagallini.
Il pubblico si zittì, attento, appena la donna sullo schermo iniziò a parlare di nuovo).
«Ci siete, siete comodi? Okay, gente, adesso vi parlo un po' di noi. Chi sono i Mutoid? Cosa fanno nella vita? Che c'entrano con un toy boy?»
«Dimmi, Maris»
«Ti stavo di nuovo solo citando, stellina. Vuoi dire qualcosa?»
«Ti renderebbe felice se io dicessi qualcosa?»«Solo se te la senti».
La voce robotica rimase in silenzio, e Maris soffiò un bacio alla telecamera.
«Va bene lo stesso, noi incoraggiamo l'indipendenza del nostro piccolino. Bravo, Toy Boy. La verità è che i Mutoid e Toy Boy sono un baluardo di resistenza contro un governo impietoso, siamo quattro programmatori e ingegneri insieme alla loro creazione di punta, ma soprattutto siamo una famiglia. E nient'altro che una famiglia avrebbe potuto codificare il Codice dell'Amore».
Sullo schermo comparve il disegno rudimentale di un omino: testa pelata, arti arrotondati, niente dettagli a parte un paio di occhietti che sembravano due lineette.
«"Gli esseri umani sono macchine straordinarie", questa è una frase che avrete sentito un mucchio di volte. Ed è una frase sbagliata: gli esseri umani non sono macchine e nessuna macchina sarà mai un essere umano. Perché nessuna macchina sarà mai un essere umano? Ora, se dite qualcosa di melenso tipo "perché non possono avere i sentimenti, noi amiamo, bla bla" vi spezzo le dita mentalmente. No, gli esseri umani differiscono da tutte le altre creature per via della loro storia evolutiva e del loro genoma. Un gorilla non sarà mai un essere umano e un essere umano non sarà mai un gorilla: siamo diversi, così come lo siamo dai pesci, dagli alberi e dai camion con rimorchio. Siamo tutti unici, perfettamente, unicamente unici. Quindi tranquilli, il nostro androidino qui non vi ruberà il posto nella catena evolutiva, nella catena alimentare e neppure nella vostra catena di negozi preferita! Però noi Mutoid ci siamo fatti una domanda... si può provare ad emulare artificialmente ciò che ci rende esteticamente e moralmente umani? Si può provare a fare una persona di metallo, fibra di carbonio e plastica? Non un umano, badate bene, ma una persona».
Sullo schermo, di lato all'omino grigio e basico ne apparvero altri due, uno marroncino e l'altro roseo.
«La diversità è fondamentale per la diversità della specie. Certe persone sono resistenti a certe malattie, ad esempio, e questo significa che se arrivasse una malattia letale, alcuni sopravviverebbero».
L'omino roseo e quello grigio scomparvero, solo quello nero rimase e si spostò al centro dello schermo.
«Ed è così che la specie continua, che diventa sempre più forte. Ma ci sono alcune debolezze che sono comuni a tutta la specie umana, senza distinzioni, e se qualcuno ci colpisse a queste debolezze, sapete cosa succederebbe? Esatto, non potremmo reagire. Ad esempio, pensateci, tutti abbiamo un cuore: se qualcuno trovasse un modo per controllare tutti i cuori umani del pianeta, noi verremmo spazzati via. Ma se creassimo una persona non-umana? Una persona che non può essere ingannata con trucchetti psicologici, che non può essere avvelenata, che non può essere contagiata da alcuna malattia? Ed è così che, per aiutare la conservazione della nostra specie, abbiamo deciso di inventare Toy Boy».
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Deus Ex Machina
Science-Fiction[Storia completa] In un mondo dove chiunque nasce con un potere unico, che può andare dalla totale inutilità di farsi crescere le scaglie sulle orecchie all'incredibile e utilissima lettura del pensiero, il giovane Michele "Michelito" Philippus è ri...