Toy Boy era stato connesso alla stampante con il cavetto USB e se ne stava seduto sulla scrivania con le gambette incrociate, la testina immobile rivolta verso Michelito in attesa di un ordine.
«Toy Boy, stampa la lista dei nomi delle persone che possono aiutarci, è Maris che lo chiede» ordinò il giovane Philippus, facendo saettare gli occhi fra il robottino e i fogli della stampante.
Il piccolo androide alzò le braccine al cielo, in un moto gioioso.
«Lo faccio subito, Michelito!» Esclamò.
La stampante brontolò, come era solita fare quando preparava le testine, poi, lentamente, uno dei fogli bianchi venne risucchiato dall'apposita fessura e venne impresso con l'inchiostro per essere risputato, con altrettanta lentezza, sul vassoio di uscita.
«La stampa è avvenuta con successo!» Dichiarò Toy Boy «Spero che ti sia utile!».
Michelito, mordendosi il labbro inferiore, allungò la mano per prendere il foglio, lo piegò in due, ringraziò il robottino e si diresse verso il salotto, dove Ale lo attendeva mangiando patatine sul divano e guardando una pubblicità per un cardiofarmaco di qualche tipo (che, stando alla voce narrante, aveva un sacco di effetti collaterali) alla televisione.
«Ehi, zia» La chiamò
«Uh?» lei alzò la testa, tenendo sollevata una patatina che solo per cinque centimetri di distanza non era ancora nella sua bocca
«Ho la lista. La lista dei nomi delle persone che devo trovare... la mia missione»
«Okay, siediti».
Il ragazzo si accomodò accanto ad Ale e lei lo imboccò con la patatina prima di prenderne un'altra per sé. Michelito, masticando rumorosamente, aprì il foglio stampato.
La lista dei nomi, semplice e scritta in un carattere senza grazie, appariva così:
Adrian Jacobs
Alexandra Jackdaw
Ginger Jacobs
Esteban Carbonado
Rosie Cosmos
Thomas Wolf
Victor Lupis
«Okay» Disse Ale, annuendo «L'hai notato, vero?»
«Già» Michelito spalancò gli occhi «Cioè, le prime tre persone ce le abbiamo già! In teoria dovrei trovare Adrian, te e Ginger. Insomma, ce le ho! Questo è... pazzesco... non credi sia strano?»
«Cosa?»
«Che ce le abbiamo!»
«Certo che è strano»«Ma cos'è? Il destino? Una specie di strano gigantesco, non lo so, gioco di una divinità...»
«Credo sia stato Toy Boy» Ale fece schioccare la lingua «Sì, deve essere stato Toy Boy. Cioè, si è pure auto-spedito a casa tua, chi ti dice che non ci abbia fatti conoscere lui?»«Sarebbe strano... insomma, ci siamo conosciuti perché mi hanno rapito quando ero piccolo»
«Ecco, magari è stato Toy Boy a mettere il tuo nome nei sistemi dell'Istituto, eh? E in qualche modo ci ha guidati, dal cloud. I nostri genitori volevamo che ci incontrassimo e volevano che ci salvassimo. Certo, ovviamente ci abbiamo messo le nostre forze, il nostro impegno, il sudore e tutto, però Toy Boy ci ha guidati»
«Non lo so... sa un sacco di deus ex machina»
«Lo sai che ti capisci solo tu quando parli, vero?»
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Deus Ex Machina
Science Fiction[Storia completa] In un mondo dove chiunque nasce con un potere unico, che può andare dalla totale inutilità di farsi crescere le scaglie sulle orecchie all'incredibile e utilissima lettura del pensiero, il giovane Michele "Michelito" Philippus è ri...