Ale era brava a passare inosservata, mentre Michelito no. Per fortuna, il piano di quella notte non prevedeva l'invisibilità, quanto, piuttosto, la capacità di mescolarsi ad una folla molto vistosa.
Quella sera la Metropolitan Opera House avrebbe deliziato i suoi spettatori con la visione di Idomeneo, celebre opera del giovane Mozart, con la partecipazione dell'amatissimo soprano Fanny Teichert nel ruolo di un'irata Elettra che avrebbe espresso la sua rabbia ululando melodiosamente.
Nascosti in bella vista tra la fila degli spettatori paganti, Michelito ed Ale in abiti eleganti si apprestavano ad entrare nell'Opera House.
Non c'era un momento in cui l'intero staff si concentrava altrove come accadeva durante uno spettacolo (specie se voluto da una compagnia che sponsorizzava pagando profumatamente, come la Watermelon Inc.), né in cui il Metropolitan accoglieva di buon grado una massiccia quantità di persone diverse, perciò adesso era l'occasione perfetta.
Michelito conosceva perfettamente come funzionava il dietro le quinte del Metropolitan, conosceva ogni macchinario e ogni lampadina, molti dei corridoio e quasi tutti gli addetti alle pulizie, ed era sicuro che una volta dentro sarebbe stato sempre più facile completare la missione.
Ale si aggiustò la borsetta in cui, rannicchiato e senza fiatare, stava Toy Boy.
Sembrava a disagio in mezzo a tutte quelle persone, difendeva il proprio spazio personale con occhiate truci che lanciava a destra e a manca. Indossava una camicia bianca e pantaloni eleganti a vita alta, neri come la giacca leggermente più grande della sua taglia e la cravatta.
«Oh, sei uno schianto!» Le aveva detto Michelito, quando si erano preparati ad andare, offrendole il braccio
«Voglio mettermi un cappellino» aveva ribattuto lei, nervosa.
Michelito, invece, si era tirato indietro i capelli (per essere elegante, ma soprattutto perché i suoi ricci erano un tratto distintivo, e farli sembrare lisci poteva essere una buona idea) e indossava un farfallino bianco su camicia scura e giacca bianca e nera, decorata sulle maniche da un motivo di fiori. Era la combinazione di abiti eleganti meno vistosa che aveva a casa, perciò aveva optato per quella nonostante le proteste di Ale riguardo alla giacca.
Una donna dalla pelle scura e i capelli riccissimi, raccolti in una coda ordinata, attendeva all'entrata del Metropolitan con un cellulare alzato in mano. Faceva avvicinare gli spettatori uno o due alla volta, controllava con un'applicazione installata sul suo apparecchio che il biglietto digitale sui loro cellulari fosse valido e passava in fretta al biglietto successivo.
"Probabilmente ha un potere di rafforzamento" Pensò Michelito, guardando le sue spalle larghe e l'espressione severa. Si avvicinarono di un passo, mentre l'ennesimo spettatore oltrepassava l'uscio."Spero che il trucco funzioni, perché se questa mi butta fuori, io volo davvero lontano".
Quando fu il turno della coppia clandestina, la donna fece loro cenno di avvicinarsi in punta di dita. Alzò lo smartphone e lo passò prima vicino allo schermo del telefono di Ale, poi di quello di Michelito; l'applicazione, sotto le direttive del giovane Philippus, riconobbe i biglietti digitali come validi e cinguettò il suo assenso. La donna li lasciò passare.
"Siamo dentro!".
Michelito sorrise alla sua complice mentre oltrepassavano l'imponente entrata di vetro e metallo; lei gli fece il gesto di tergersi il sudore dalla fronte con le dita, sospirando.
Ovviamente, i due non avevano davvero comprato dei biglietti per guardare l'Idomeneo a teatro. Non volevano rischiare che i loro nomi fossero così facilmente rintracciabili (soprattutto Ale, dopo le disavventure finora vissute con Toy Boy, aveva perso qualunque fiducia negli acquisti digitali), né di segnalare apertamente la loro posizione in un frangente tanto delicato.
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Deus Ex Machina
Science Fiction[Storia completa] In un mondo dove chiunque nasce con un potere unico, che può andare dalla totale inutilità di farsi crescere le scaglie sulle orecchie all'incredibile e utilissima lettura del pensiero, il giovane Michele "Michelito" Philippus è ri...
