Capitolo 4

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Anno 2016

Dopo un anno dal mio arrivo a Roma, mi innamorai di Federico.
Federico era la me del passato.
Un ragazzo che voleva solamente certezze.
Ed io questa volta mi sentivo pronta ad essere la sua.
Era un ragazzo colto, milanese come me e studente del mio stesso corso di università.
Insomma, eravamo anime gemelle.

Con lui feci tutto ciò che sognavo da piccola in una relazione: andavamo a visitare le città italiane insieme, i musei, viaggiavamo all'estero...
Non potevo chiedere di più.
Federico era la mia spalla destra nei miei attacchi di panico quotidiani, provocati dalla paura di non essere abbastanza, di deludere.

Iniziai ad avere gli attacchi di panico alla fine delle superiori quando dovetti decidere l'università.
Mio padre non aveva mai appoggiato il fatto che io andassi a Roma e per paura di perdermi mi diceva cose bruttissime per farmi cambiare idea.
Così è iniziata la mia "avventura" con l'ansia.
L'ansia di non essere abbastanza per gli altri, perchè mio padre mi diceva che fossi una fallita.
Martina e Federico mi aiutavano tantissimo, mi facevano sentire speciale e all'altezza, mi spronavano a dare il meglio di me.

Gli anni passavano e l'università mi regalava grandissime soddisfazioni.
Nel frattempo lavoravo in un bar un po' lontano da casa, ma grazie alla patente che ero riuscita a prendere proprio a Roma, mi ero potuta permettere una macchina di seconda mano con cui spostarmi per evitare di prendere i mezzi a tarda notte, quando Federico non poteva venirmi a prendere in moto.

A lui dissi il mio primo "ti amo", cosa non scontata per una come me che ama le cose speciali e vuole dirle o farle solo quando pensava di essere pronta.
Con lui avevo ritrovato il mio modo di essere precedente a quello del mio arrivo a Roma.
Martina, invece, continuava con la sua filosofia del "si vive una volta sola".

È il 2017 ed è Natale, e scartando il regalo di Martina trovo un diario.
In realtà, più che un diario, Martina si era arresa sul fatto che la sua filosofia di vita non combaciasse con la mia, quindi trovò una via di mezzo.
"Questo regalo è perchè se non credi che "si vive una volta sola", almeno tu possa credere che "la vita è una ed è degna di essere raccontata"".
La abbracciai.
Era un pensiero stupendo.

Così ora inizio a parlare al presente sul mio libro bianco.

Oggi è il 25 Dicembre 2017 e sono a Roma.
Non sono risalita a Milano perchè i miei genitori sono partiti per la Lapponia e mio fratello sta a casa della sua ragazza, con cui convive da 2 anni, in Francia.
Insomma, i miei parenti sono per il mondo.
Io sono qua, a Roma, con la mia coinquilina e amica speciale Martina.

Scattiamo una polaroid e la incollo sul regalo di Marti.
Per cena decidiamo di vestirci bene poichè siamo invitate a casa di Federico.
Prima però, Martina scarta un regalo che ha ricevuto dai genitori.

"Oddio non ci credo, che bello!"
"Che cos'è?" Le chiedo avvicinandomi.
"Sono i biglietti per il 21 gennaio al Quirinetta"
"Ma di chi?"
"Di Ultimo!!"
"Ah, quello che ascolti sempre la sera?"
"SI!!!" Dice urlando e facendo svolazzare i biglietti.
Decido di prendere la busta dentro cui erano e leggo il biglietto dei genitori.
"Questo regalo per te desideriamo che tu lo condivida con Elisa" leggo ad alta voce.
"Hanno pensato anche a te, li amo. Ti avrei chiesto di venire con me, non voglio andarci da sola".
"Vengo con te per passare una serata diversa, ma sai bene che quella musica a me non piace!"
Ci abbracciamo ed usciamo di casa per andare da Federico.

A cena mangiamo i tortellini in brodo proprio come facevo con mia nonna quando ero piccola.
Sono uno dei miei cibi preferiti in assoluto, e Federico proponendomeli mi ha fatta innamorare di lui il triplo.
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Ecco a voi il quarto capitolo.
Ricordo che potete trovarmi su instagram su il.diario.degli.ultimi
A domani con il prossimo capitolo💛

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora