Pov's Elisa
Niccolò e Felice sono stati al telefono quasi tre ore.
Hanno parlato di qualsiasi cosa, hanno riso e scherzato, ad un certo punto si sono commossi.
La forza di Niccolò sta in questo: riesce ad essere empatico anche se al primo impatto con lui può sembrare di avere davanti una persona saccente.
È molto chiuso, ma ha bisogno di parlare per sentirsi a suo agio.
Finita la chiamata, Felice mi scrive per ringraziarmi.
Io non ho fatto nulla di più che fare da tramite.Il giorno dopo siamo in salotto quando Niccolò inizia a sorridere come un bambino.
"Non ci credo" dice.
"Che cosa?" chiedo.
"Claudio mi ha invitato a casa sua per cena domani sera"
"Claudio Baglioni?" chiedo per essere sicura di aver capito bene.
"Proprio lui"
"Che bello Nic, devi andarci assolutamente"
"Vieni con me?"
"No Nic, devi andarci da solo! Poi sai che domani mattina arrivano mamma e papà per passare qualche giorno insieme"
"Ah è vero, ci sono qua loro. Rimando?"
"No, non c'è bisogno. Tu vai. Quando torni saranno ancora qua"
Mi bacia.
Gli ridò un altro bacio.
"Sei stanco o vuoi venire con me a prendere qualche misura?" chiedo schiacciandogli l'occhio.
"Nella casa nuova?" chiede.
"Sto andando proprio lì. Vieni?"
"Ovvio che si"Neanche un'ora dopo scendiamo dalla macchina e ammiriamo il sole di novembre battere sul nostro cascinale.
"Da dove partiamo?" chiede Nic.
"Direi di partire dal luogo che ci servirà per primo" rispondo.
"E quale sarà la casa tra le due strutture?" chiede giustamente vedendole praticamente uguali da fuori.
"Quella sulla destra sarà la casa. In quella a sinistra volevo fare una parte completamente dedicata ad uno studio di registrazione, mentre una parte vorrei tenerla per me, se me lo consenti" dico.
"E che vorresti farci?"
"Quando sono andata a casa di zia e ho visto Lady Oscar è tornata ad ardere in me la passione che ho sempre avuto per i cavalli. Potrei provare a tenerne qui uno"
Nic sorride e mi mette una mano intorno alla vita per poi darmi un bacio.
"Tutti quelli che vuoi" dice riferendosi ai cavalli."Tieni questo ben saldo al terreno" chiedo a Nic mentre misuriamo i muri esterni della casa.
"Dovremo ripartire da un intervento antisismico" dico.
"A chi ci dobbiamo rivolgere?" mi chiede lui.
"Ci sono aziende che lo fanno. Ne sto cercando una che si occupi di tutto ciò che ci servirà"
"Ho capito, e quanto tempo ci vorrà?"
"Mesi, se ci va bene" rispondo.
"Così poco?"
"Basta volerlo" dico facendogli l'occhiolino.
Giro le mura della casa e cerco di farmi un'idea di come sarà.
Spiego a Nic i miei progetti e sembra capire tutto.
"Una piscina?" mi chiede.
"Piscina? Ci ho pensato l'altra sera" dico.
"L'altra sera?"
"Al concerto. La chiave che stava sulla passerella"
"A forma di chiave?" Dice ridendo.
"Ma no Nic! Sul pavimento della piscina!"
"Geniale!" Dice esaltato dalla mia proposta.
"Te lo dico, è raro trovare chi ce lo fa. Ma lo troverò" dico con tutta onestà.
"Credo in te"Rientriamo in casa e Niccolò va al piano praticamente in modo diretto.
"Ho bisogno di suonare un po'"
"Va bene, io vado a farmi una doccia con il tuo sottofondo"
Poco dopo mi ritrovo con l'accappatoio seduta sul divano ad ascoltare Niccolò.
Questa giornata si conclude così: in tranquillità.È il giorno della cena con Claudio e Niccolò non riesce a parlare d'altro.
"Va bene questa camicia con questi pantaloni?" mi chiede mentre si specchia.
"Va benissimo, metterei la cravatta e sembri un dipendente della banca!" dico ridendo.
"Non prendermi in giro signorina!" dice lasciandomi un bacio.
"Dai, che sei bellissimo!" dico seria questa volta.
Esce di casa di fretta con James per andare da Claudio, dove avrebbe passato tutta la giornata.
Approfitto della situazione per andare a prendere qualcosa di buono da cucinare alla mia famiglia una volta arrivati a Roma."Amore!" dice mamma appena fuori dall'aeroporto.
"Ciao belli!" dico urlando e sbracciandomi.
Pietro, papà e mamma arrivavano verso di me con la loro piccola valigia.
"Che bello, finalmente!" dico facendoli salire in macchina.
"Allora, come stai?" chiede Pietro.
"Bene, benissimo. Vi porto in hotel a lasciar giù la valigia e poi andiamo subito a casa" dico.
"Niccolò? Sta a casa?" chiede papà.
"No, siamo solo noi. Lui è a casa di Claudio Baglioni"
"Non dirmi che.."
"Mamma, non farmi domande a cui non posso rispondere" dico schiacciandole l'occhio, facendole intendere che la risposta alla domanda "ma andrà a Sanremo?" fosse positiva.
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C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMO
FanfictionÈ l'estate del 2005 e due bambini, Niccolò ed Elisa, si conoscono in un villaggio turistico della Puglia. Essi si promettono di incontrarsi nuovamente l'estate dopo nello stesso posto, ma gli eventi della vita non li riavvicineranno mai. Una volta c...