Pov's Eli
Nonostante sia il 28 Dicembre, l'aeroporto è pieno: corriamo verso il gate direzione Dubai.
Adriano apre la fila in modo che noi riusciamo a corrergli dietro.
"Ce l'abbiamo fatta" dice Nic sospirando e sedendosi al suo posto.
"Ora inizia il viaggio" dice Sara, sapendo che ci aspetteranno diverse ore di volo.
Stringo la mano a Nic e decolliamo, lasciandoci alle spalle Roma.-
L'hotel qua a Dubai è perfetto, le stanze dell'hotel danno sulla piscina, e in pochi minuti ci ritroviamo tutte e quattro in acqua.
"Che strano il caldo dopo la neve dell'Italia" dice Sara.
Ne io, ne lei eravamo mai state prima in questa città.
Tutto è così futuristico, non riesco ancora se amo più questo rispetto alla classicità di Roma.
Niccolò esce dall'acqua per stendersi sulla sdraio.
"Mi manca già Roma" dice.
"Smettila, che l'estate prossima poi non vedi l'ora di andartene al mare" dice Adri ridendo.
"Effettivamente non ha tutti i torti Adri" dico riferendomi a Nic.-
Io e Sara ci troviamo in giro per la città a prendere un vestito per la festa di capodanno che si sarebbe tenuta domani sera.
Nic è rimasto a casa con Adri perchè avevano troppo caldo per uscire.Pov's Nic
Sono sul balcone nella camera d'hotel e Adri è in bagno a farsi la doccia.
Il posto in cui mi trovo è bellissimo, ma Roma mi manca come l'aria: prendo le note dell'iPhone e inizio a scrivere.
Scrivo a lei: alla mia Roma.
Adri sa che quando mi vede con le note dell'iPhone aperte mi deve lasciar fare.
Esce dalla doccia ma resta sul letto guardandomi.
Scrivo, scrivo e poi scrivo.
Una poesia per Roma."So' dieci giorni che sto fori
Dici "sorridi" e dentro muori
A me m'hanno stancato tutti
Donne, auto e amici a volte
Eppure de te io nun me stanco
A volte penso ar Tevere e poi canto
Anche se Roma non è solo centro
Per me sei bella come un dubbio spento
Come un rifugio per un ladro
Sei bella come l'angelo e il peccato
Te pare poco?
Dì, te pare poco essere immortale?
Quando te spegni e via er tramonto, che bellezza che rimane
Sei bella pure senza mare
Lì giù ai Parioli sono belli i ragazzetti
Ma pe' me nun battono du occhi sopravvissuti a 'sti parcheggi
Ché Roma è Colosseo ma nun è solo quello
Roma è 'sta panchina rotta che dà sogni a quer pischello
Roma è 'na finestra aperta piena de mollette e panni
È un bimbo cor pallone che è partito da San Giovanni
Mi padre me portava le domeniche allo stadio
E ancora tengo con gran cura la prima sciarpa nell'armadio
"Roma capoccia der monno 'nfame"
Il primo saggio da bambino, la cantai col cuore
Non è San Pietro, ma 'sta chiesa che sta a pezzi
La vera Roma sta nei vicoli, che te turista non apprezzi
È 'na battaglia persa co' politici corotti
Però ne parli e dopo ridi, perché a Roma te ne fotti
È un pranzo a casa mia co' l'amici de 'na vita
Quelli che perdono a tressette e se la pijano co' la sfiga
Voi sta tranquillo, senza troppe cianfrusaglie
Te casca er mondo sulle spalle, e trovi forza dentro a un "daje"
So' dieci giorni che sto fori e come me manchi
Domani torno e prima cosa vado a pijà du guanti
Perché per scrivere de te ce vo' rispetto
Grazie pe' esse' rimasta accesa quando nun c'avevo un letto"Alzo lo sguardo dal telefono ed una bandiera gialla e rossa sventola in lontananza.
"Adri, questa la faccio all'Olimpico" dico certo.
"Fa' vedere" si avvicina.
Gli indico la bandiera gialla e rossa.
"Questo è il destino" dico sorridendo.
"La verità è che ovunque noi andiamo, Roma sarà sempre parte di noi" dice Adri.
Gli do in mano il telefono per fargli leggere la poesia.
"No nic, la voglio sentire allo stadio. Lascia che mi emozioni" sorride.
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C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMO
FanfictionÈ l'estate del 2005 e due bambini, Niccolò ed Elisa, si conoscono in un villaggio turistico della Puglia. Essi si promettono di incontrarsi nuovamente l'estate dopo nello stesso posto, ma gli eventi della vita non li riavvicineranno mai. Una volta c...