Capitolo 38

173 13 0
                                    

Pov's Elisa

"Ciao, ti affido a Jacopo che è responsabile di questa cosa. D'accordo?" chiamo Jacopo e gli dico delle intenzioni di Felice, ma mi chiede di allontanarlo perchè Nic non avrebbe rilasciato nessuna intervista.
Il ragazzo sembra sentire e si allontana immediatamente.
Lo rincorro e gli chiedo di darmi il suo numero.
"Ma veramente?" chiede.
"Certo, ma tengo io il tuo numero e non viceversa.. sai.. per questioni di.."
Mi interrompe.
"Non ti preoccupare, capisco. Mi piacerebbe solo fargli qualche domanda in futuro" dice, e mi dà il suo numero.
"Va bene, farò di tutto. Buon concerto"
Il ragazzo mi sorride e sparisce.

Arrivano zia e Ilaria con la bimba Silvia a pochi minuti dall'inizio del concerto.
"Che casino, ma quanta gente c'è?" chiede la zia.
"C'è tantissima gente zia, è assurdo".
Le luci si spengono e la magia inizia.
Nic canta benissimo, fa uno show spaziale e le persone si emozionano ad ogni sua canzone, anche la meno conosciuta.
Sorrido nel vedere tutto questo.
Ancora più bello vedere la reazione di tutti al tour nei palazzetti invernale.
Sarà una cosa stratosferica e non vedo l'ora di stare accanto a lui in questo viaggio strepitoso.
Saluto zia, Ilaria e Silvia e partiamo subito per Roma, senza fermarci la notte a Milano.

"Come ti è sembrato?" chiede Nic abbracciato a me.
"Stupendo. Il prossimo sarà ancora più bello" dico dandogli un bacio sulla fronte.
"Sono felice che tu sia qua"
"E dove dovrei essere sennò?" Dico stringendolo.
Chiude gli occhi e si addormenta.

Entriamo in casa e sono le 6 della mattina.
Uncino ci corre incontro miagolando, e dopo poche coccole crolliamo nel letto fino a sera.
Ci svegliamo con il campanello che suona.
Adriano è alla porta.
"Buonasera, scusate se vi ho svegliati. Dobbiamo andare in Honiro per una riunione importante" dice.
"In Honiro a quest'ora? Ma seriamente?" dice Nic esausto.
"Non so che dirti Nic, Jacopo ci ha chiamati ora, così dice che da domani ci rilassiamo fino a prima di Sanremo"
Scuoto anche io la testa e in poco tempo ci prepariamo per andare in ufficio.

"James, ma che orario del cavolo è?" chiede Nic appena entriamo.
"Dai Nic, è sera.. poi sarai libero" dice.
Ci sediamo al tavolo e ci sono diversi fogli.
"Bisogna firmare i vari contratti per il tour nei palazzetti e per Sanremo. Più avanti ci saranno altri fogli da firmare" conclude.
"Potevamo venire domani, stavo dormendo così bene" ribadisce Nic.
Jacopo gli dà una pacca sulla spalla.
"Daje Nic, abbiamo finito di firmare fogli per questo anno, a meno che sbuchino altre cose" aggiunge.
Lo salutiamo e andiamo a casa di Adriano a mangiare una pizza con anche Sara.
Mentre mangiamo mi ricordo del ragazzo, quello che si chiama Felice.
"Nic, l'altro giorno ho preso il numero di un ragazzo, sembra una brava persona. Voleva farti una piccola intervista per un giornale per ragazzi sulla musica".
"Sai che devi passare da James per queste cose" dice Adri
"Lo so, ma James lo ha respinto subito senza sentire ragioni. È un peccato secondo me" dico.
"Come si chiama?" chiede Nic.
"Felice"
"Felice? Non l'avevo mai sentito come nome"
"Che ne pensi di chiamarlo e farci quattro chiacchiere?" chiedo
"Se lo scopre James mi ammazza" dice Nic scuotendo la testa.
"Ma si tratta di un giornale per ragazzi, che sarà mai?" insisto.
"Perchè insisti così tanto? È un tuo amico?" dice Adri ridendo.
"Macchè, mi dispiace solo vedere rimbalzato un ragazzo che vuole fare delle domande innocenti solo perchè non è di una grande testata" ammetto.
"Chiamo James e glielo dico"
"Ma ti dice di no" controbatte Adri
"Chi è l'artista? Porto un nome ben preciso, che è Ultimo. Sono questi i giornali da incentivare" dice Nic.
Nic chiama subito James e lo informa dell'intervista che avrebbe rilasciato.
Dopo qualche minuto al telefono torna sorridendo.
"Chiamiamo il ragazzo"
Sorrido.
Sapevo che Nic si sarebbe battuto per questo.
Preparo il cellulare e faccio partire la chiamata.
"Pronto" dice il ragazzo dall'altra parte.
"Pronto, parlo con Felice?" chiede Nic.
Dopo qualche secondo di silenzio risponde.
"Si, sono io. Ciao Niccolò"
La gioia nella sua voce non aveva eguali.
Guardo Adriano che mi fa segno di aver fatto la cosa giusta.
Gli schiaccio l'occhio.

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora