Capitolo 30

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Pov's Elisa

Data la velocità con cui si è alzato per andare via, decido di seguirlo per dirgli che ciò che gli avevo appena raccontato non fosse la verità.
Busso alla porta della camera chiusa e mi apre dopo qualche secondo.
"Che c'è?" Dice lui.
Mi fiondo tra le sue braccia.
"Scusa, non è vero"
"Cosa?"
"Non c'era nessun biondo con gli occhi chiari"
"Vaffanculo Elisa" dice staccandosi dall'abbraccio.
"Dillo di nuovo?!" dico provocandolo.
"Ho detto vaffanculo" dice ancora più forte.
A quel punto decido di buttare all'aria ciò che la testa mi ha sempre detto.
Mi avvicino abbastanza velocemente e prendo il suo viso fra le mie mani per poi baciarlo.
"Vuoi ripetere?" dico staccandomi.
"Vaffanculo" dice ridendo.
Ci guardiamo negli occhi e scoppiamo a ridere.
"E così mi hai baciato" dice guardandomi negli occhi.
"Aspettavo questo momento dal 2005" sussurro per poi abbracciarlo.
"Mi piaci tanto Eli, dico sul serio"
"Cosa stavi aspettando a dirmelo?"
"Non lo so, forse non volevo rovinare il nostro rapporto"
"Ormai è fatta" dico facendo spallucce.
Uncino entra in camera miagolando, così Niccolò lo prende in braccio.
"La vedi la tua mamma qua davanti? Mi ha appena baciato" dice indicandomi.
"Tu non ti sei tirato indietro però"
"Avrei dovuto farlo forse" dice
"Certo, quindi il viaggio a Londra, la cena fuori, tu che mi aspetti alle 3 di notte sono solo ed esclusivamente amicizia?" rido forte e gli do una pacca sulla spalla.
"Buonanotte Nic" continuo.
"Dove vai?" appoggia Uncino sul pavimento e questa volta è lui a baciarmi.
Questa volta il bacio è più appassionato e Niccolò mi adagia sul letto.
"Ora posso darti la buonanotte" dice.
"Posso restare?" chiedo sottovoce.
"Devi" risponde con il mio stesso tono.
Mi addormento felice e senza pensieri per la prima volta dopo molto tempo.

Mi sveglio con profumo di dolce proveniente dalla cucina, molto forte in realtà.
Mi alzo dal letto e vado a vedere.
Resto dietro la porta a gustarmi la scena di Niccolò che ne dice di ogni al forno, incolpandolo di aver bruciato un pezzo di qualcosa che stava cucinando.
"Buongiorno Peter, ora anche cuoco?" dico ridendo come una pazza.
"Non ridere, c'era scritto 15 minuti a 200 gradi e si è bruciata"
"Sei stupido, ecco perchè"
"Ora te la mangi tutta, dato che era per te"
"Io non la mangio bruciata"
"Togliamo le parti brutte" dice togliendola dalla teglia.
Della torta si è salvato poco o nulla, ma con pazienza, forse per far felice Nic, tolgo via le parti bruciate e mangio la torta.
"Beh devo dire che però è buona. A cosa devo questa torta?"
"Così, non avevo nulla da fare e avevo anche già scritto un po'.. quindi ho cercato la ricetta e l'ho fatta."
"Hai scritto?"
"Solo la musica"
"Al piano o chitarra?"
"Piano"
Faccio labbruccio come a chiedergli di farmi sentire.
"Bionda, non funziona così eh, non puoi avere sempre spoiler" dice prendendomi per mano e portandomi al piano.
"Io che ne ho in cambio?" chiede una volta seduto sulla sgabello.
"Un bacio"
"Un altro? Credo tu ti stia spingendo un po' oltre" dice ridendo.
Inizia ad accarezzare i tasti del piano, e da quello ne esce una fantastica melodia.
Poi improvvisamente inizia a cantare una canzone a me familiare.
"I found a love, for me
Oh, darling, just dive right in and follow my lead..."
Una lacrima mi riga il viso mentre sorrido.
Perfect di Ed Sheeran è quella canzone che non ho mai dedicato a nessuno perchè ho sempre voluto tenerla per me stessa.
Il fatto che lui me la stia dedicando, mi fa sciogliere il cuore.
"...perfect tonight..."
Così conclude e mi guarda negli occhi.
Quegli occhi dicevano cento cose diverse.
Mi avvicino e gli stampo un bacio sulle labbra.
"Grazie" sussurro.
Sorride e mi da un altro bacio.
Non è stato romantico il posto del nostro primo bacio, neanche il contesto.
Ciò che ho amato è stata la semplicità.
Amo le cose semplici, amo chi ti dimostra con un piccolo gesto ciò che prova.

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora