Capitolo 35

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Pov's Elisa

È il giorno di andare a vedere il cascinale.
Niccolò sale in macchina dove già lo aspettavo e ci mettiamo subito in moto per raggiungere la destinazione.
Dopo tre quarti d'ora di strada, ci troviamo lungo un viale alberato che portava sopra ad una collinetta con il casolare.
Scendiamo e subito ci rendiamo conto delle condizioni dell'edificio.
"Qua c'è un bel lavoro da fare" dico ridendo.
"E che problema c'è?! Non abbiamo fretta" risponde Nic.
Da lontano vediamo una macchina avvicinarsi: un anziano signore scende e si presenta.
"Buongiorno ragazzi, sono Giorgio. Mi avete detto di essere interessati al posto. Venite con me che vi faccio vedere. Alcune zone non sono accessibili per motivi di sicurezza, ma farò il possibile per farvi vedere tutto"
Io e Nic ci presentiamo e lo seguiamo nel tour del cascinale.
Prendo appunti di qualsiasi cosa, cerco di misurare quel che posso e scattare qualche foto.
"Che ne pensi, architetto?" chiede Nic avvicinandosi al mio orecchio.
"È bello, anzi bellissimo. Ma c'è molto da fare. Io posso trasformarlo se voglio, ma parlo di almeno un milione di euro di lavori".
So che Nic non è un mio cliente, ma è giusto essere sin da subito onesta con chiunque.
"E che problema c'è?" dice lui.
"Io non ho 500 mila euro da mettere"
"Non pensare neanche a questa cosa. Con me non ti devi preoccupare"
Sorrido e scuoto la testa.

Giunti alla fine della ricognizione, Giorgio ci chiede di pensare al fatto di acquistare.
Annuisco e gli sorrido, quando improvvisamente Niccolò prende parola.
"Lo prendo, lo prendo ora" dice stringendogli la mano.
Non mi aspettavo una risposta così fulminea.
Saliamo in macchina e ci avviamo verso casa.
"Potevamo almeno parlarne prima?" dico.
"Mi fido di te e della tua bravura nel tuo lavoro. Non c'è bisogno che tiri fuori neanche un euro, dato che sarai tu a lavorare sul progetto. Questa sarà la tua parte" dice mettendo la sua mano sulla mia coscia.
"Okay" dico guardando fuori dal finestrino.
"Non te la prendere Eli, ti prego. Ci tengo più di ogni altra cosa"
"Non sono arrabbiata, ma la prossima volta ci confrontiamo, okay?"
"Promesso" mi sorride.

Entriamo a casa ed Uncino si struscia subito sulle mie gambe.
"Vuoi la pappa eh" dico dirigendomi alla ciotola.
Gli verso della pappa e miagola come per ringraziarmi.
"Ti va di uscire con gli altri?" mi chiede Nic guardando il telefono.
"Te lo hanno chiesto?" chiedo a mia volta.
"Si, stanno scrivendo sul gruppo. Se ti va, usciamo. Altrimenti stiamo qua"
"Nono, mi va"
Mi avvicino e lo abbraccio, i nostri volti sono vicinissimi.
"Grazie per avermene parlato" dico dandogli un bacio.
"Te l'avevo promesso" dice ricambiando il bacio.
"Che mangiamo a cena?" chiede Nic.
"Chiamiamo Adri e Sara?" propongo.
"Ci sto, chiedo anche a Gabri e Priscilla"

Adri e Sara entrano in casa prima di Gabri e Pri, si siedono sul divano a giocare con Uncino e Nic prepara della pasta mentre io vado a prepararmi.
Mi sistemo giusto per uscire al parcheggio con gli altri, non troppo elegante.
Priscilla entra con Gabriele in casa e si getta alle mie braccia.
"Allora? Che devi raccontarci?" dice schiacciando l'occhio a Sara.
"Che devi raccontare Elì?" chiede Niccolò dalla cucina.
"Secondo te Nic?" dico ironica.
"Ao Nic cosa?" chiede anche Gabri.
"Vabbè rega ci siamo messi insieme, questa è la novità" dice Nic.
"Niccolò ma è il modo di dare una notizia del genere?" dico ironicamente rimproverandolo.
"Scusa amò, ma non c'ho altri modi" dice ridendo sempre dalla cucina.
"Raga ma che bello!" Dice Priscilla.
"Vabbè Nic ma spieghiamo com'è andata?" dico.
"Che c'è da spiegare? Racconta della casa piuttosto"
Sorrido e guardo le ragazze.
"Oggi abbiamo comprato un cascinale tra il Lazio e l'Umbria. Lo ristruttureremo" dico fiera.
"Nono, lo ristrutturerà. È lei l'architetto" precisa Nic.
Gabriele resta senza parole, così come Adriano.
"Scusate avete per caso una terza notizia più scioccante?" chiede Adriano.
"Si Adri, forse mi confermano quella cosa." dice Niccolò.
"Quale cosa?" chiedo.
"Sorpresa" dice Gabriele facendo il misterioso.
"No ragazzi, che cattiveria"dice Priscilla sostenendomi.
Niccolò chiama tutti a tavola per poi uscire con tutti gli altri amici.

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora