Capitolo 47

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Pov's Elisa

Sanremo.
Entro nella camera e la prima cosa che vedo dalla finestra è il mare.
Ciò che avrebbe calmato ogni mia ansia nei giorni a venire.
"Che bella, vero Elì?" dice Nic appoggiando la valigia.
"Carina davvero"
Ci cambiamo e usciamo subito per dirigerci all'ariston.
Manca una settimana all'inizio del festival e Niccolò è praticamente primo in qualsiasi sondaggio.
Ho alte aspettative, ma non glielo dirò mai.
"Perfetto questo hotel in questa posizione" dice Nic.
"Sta abbastanza vicino ma neanche troppo lontano dal teatro" conclude.
"Che dici? Andiamo direttamente dentro?" dico indicando proprio l'Ariston.
"Andiamo, magari Claudio sta qua e te lo faccio conoscere" dice prendendomi per mano.
Entriamo e Claudio stava proprio lì in un angolino a chattare.
Alza lo sguardo e riconosce Niccolò.
Gli fa cenno di andare, ci fa cenno di andare.
"Lei è?" dice porgendomi la mano.
"Elisa, la ragazza di Niccolò" dico sorridendo.
"Molto lieto! Sei tu la fortunata a cui è indirizzata la canzone?" chiede.
"No, non è lei" dice Niccolò facendo un sorriso forzato.
Entriamo nel vero e proprio teatro e rimango delusa.
"Ma è piccolissimo" dico.
"Hai visto? In tv sembra gigante"
Mi guardo intorno.
"Dove sarò seduta?" chiedo.
"Di solito lì avanti" dice indicando una delle prime file.
Ho portato con me diversi vestiti eleganti da mettere per ogni serata.
Avrei dovuto essere bella per lui, che sta facendo qualcosa di molto importante per la carriera.

-

È ora di cena e Jacopo ancora non è giù al ristornate dell'hotel.
"Ma dove cavolo è?" dice Adri guardando l'orologio.
"Arriverà prima o poi" dico ridendo.
Niccolò continua a battere il piede sotto il tavolo perchè è nervoso.
"Nic, stai calmo" gli dico nell'orecchio.
Non fa in tempo a rispondermi che arriva Jacopo.
"Eccomi, si era bloccata l'ascensore"
"Tutte scuse" dice Gianmarchino riempiendogli il bicchiere di vino.
Ceniamo e appena finita la cena, torniamo in camera.
"Che succede Nic?" gli chiedo.
"Sono nervoso"
"Perchè?"
"Ho paura di fallire" dice sedendosi sul letto.
Gli metto una mano sulla spalla.
"In qualsiasi caso tu non fallirai. Hai tantissima gente che ti ama. È chiaro?" dico.
"Si, ma deluderò le aspettative, già lo so"
"Ma che dici? Non dire cavolate"
"Dico la verità. Basta una nota sbagliata"
"Nic, da quando una nota sbagliata è sinonimo di fallimento? Chiunque può sbagliare"
"Ma non a Sanremo"
"A Sanremo devi esprimere la tua arte. Devi fare vedere chi è Ultimo. E tu sei un ragazzo che ha tanto da dare attraverso le parole e la musica. Sbagliare una nota capita"
Sta in silenzio e guarda il pavimento.
"Cerca di vivere al meglio questa esperienza, comunque vada. Ne hai bisogno"
"Hai ragione" mi dice.
"Promettimi che da domani penserai solo a divertirti e a celebrare la tua musica"
Alza lo sguardo e mi accenna un sorriso.
"Lo prometto" dice sottovoce.
Gli do un bacio.
"Bene, ora che l'hai promesso mi dai tanti bacini"

-

Pov's Nic
L'unico modo per non morire d'ansia tutta la settimana è prendere tutto con leggerezza.
Ammetto che ci sto provando, ma è difficilissimo.
L'indomani mi sveglio e corro all'Ariston a fare le prime prove con l'orchestra.
È tutto perfetto, le note sono scritte perfettamente.
Tra me e l'orchestra c'è la giusta sintonia.
Claudio assiste alle prove e mi sorride, anche se non potrebbe.
Ascolto anche le altre canzoni e alcune mi piacciono molto.
Elisa sta seduta in un angolo insieme a Gabriele ad ascoltare, per fortuna la stampa non ha notato la sua presenza, perciò si gode la prova senza pressioni inutili.
Scendo dal palco, salutando tutti, e torno in hotel per poi andare ad un altro shooting.
Sto già impazzendo, ma questo Sanremo versione big, non mi sta dispiacendo.

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora