Capitolo 34

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Pov's Elisa

Mancano poche ore al rientro a Roma.
Mi siedo accanto a Nic su una sedia dell'aeroporto.
"Dobbiamo trovare un posto dove vedere bene le stelle" dice improvvisamente Nic.
"In che senso?"
"Dove essere tranquilli" continua.
"E dove pensi di poter andare?"
"Una cosa nostra nel nulla" dice convinto.
Il mio cuore inizia a battere forte.
"Una casa io e te?" chiedo incredula.
"Non hai capito che se ti ho portata qui è perchè con te faccio sul serio?" dice Nic con voce sicura.
"Guarda che per me è assolutamente si, voglio progettare la nostra casetta" dico fiera.
"Da domani cerchiamo, sei d'accordo architetto?"
"Super d'accordo" rispondo sorridendo e baciandolo.

Al nostro arrivo a Roma, Adriano ci attendeva fuori all'aeroporto.
"Ciao Adri" dico abbracciandolo.
"Elisettaaa!" urla venendomi incontro.
Nic e Adri si scambiano un velocissimo abbraccio per poi caricare le valigie e tornare verso casa.
"Adri, conosci dei posti nel nulla che siano però abbastanza vicini a Roma?" dice Niccolò.
Sapevo perchè lo chiedesse, quindi inizio a sorridere tra me e me.
"Si, devi andare sul confine con l'Umbria, hai presente?" dice Adri.
"Perfetto, dovrai accompagnarmi insieme alla ragazzetta qui presente" dice fiero.
"Come mai? Videoclip?" chiede.
"No, l'architetto deve valutare dove far costruire la nostra casetta" conclude Nic.
Adriano si gira di scatto verso Niccolò che sta al suo fianco.
"Ma che dici? Così de botto? Che cos'è successo a Londra?" dice sorridendo.
"Come te lo spiego Adrià... è complicato"
"Non c'è nulla da spiegare.. e tu?! Sei in silenzio stampa?" chiede guardandomi dallo specchietto.
"Io mi godo la scena e basta" dico ridendo.
"Sei proprio sicura di voler progettare la casa di Niccolò Moriconi? Guarda che è tosta eh"
"Non è casa mia, è casa nostra" lo corregge Nic.
"Chiedo perdono. La casa dei signori Moriconi" scoppiamo tutti e tre a ridere.
Guardo fuori dal finestrino le nuvole e immagino sagome rincorrersi nel cielo.
Mi è sempre piaciuto farlo, mi faceva volare in altri mondi.
Mentre cercavo la nuvola a forma di cavallo, mi accorgo che siamo arrivati a casa.
"Eccoci, avete bisogno una mano?" chiede Adri.
"No, grazie Adri" dico dandogli un bacio sulla guancia per salutarlo.
"Grazie Adrià, a domani" Nic chiude il baule della macchina e saliamo in casa.

"Guarda mamma chi ci ha riportato qua!" dice lui abbassandosi a salutare Uncino.
"Ciao piccolo Uncino! Quanto sei bello!" Gli lascio un bacio sulla testolina.
"Ora mamma e papà non ti lasceranno per un po' " lo rassicura Nic.
Apro la mia valigia e metto subito ciò che ho usato in lavatrice.
"Nic, portami le tue cose da lavare" chiedo sperando che mi senta.
In poco tempo arriva alla lavatrice con un mucchio di cose da lavare.
"Tieni, è tutto qua" dice porgendomele.
"Grazie"
"Dopo verresti in salotto? Ho una cosa da farti sentire che sto pensando da qualche giorno"
"Arrivo subito" gli sorrido e carico la lavatrice per poi farla partire.
Vado verso il salotto e vedo Nic seduto al piano.
"Eccoti, sei pronta?"
"Prontissima"
"Ti ricordi di AMATI SEMPRE?"
"Mi ricordo benissimo"
"Credo di essere riuscito a finirla"
Sorrido e mi metto accanto a lui.

Le parole, il modo in cui scrive.. tutto trasmette emozioni pure.
Attraverso poche parole ha raccontato il suo amore per me.
Non posso desiderare nulla di meglio.
"Che ne pensi?" mi chiede ansioso.
"È un capolavoro Nic. Questa canzone è arte"
"Grazie a te"
Gli do un bacio sulle labbra.

È la mattina seguente e mi ritrovo in Honiro a definire le ultime cose del palco per il tour nei palazzetti.
Mi avvicino verso Niccolò e gli chiedo se l'idea delle grafiche diverse dietro di lui, per ogni singola canzone, andassero bene.
"Vanno benissimo. Conosci qualche grafico da poter contattare?" mi chiede.
"Se vuoi contatto una mia conoscente che gestisce un corso proprio di quello" chiedo.
"Hai carta bianca, mi fido di te" dice sorridendo.

Subito dopo la telefonata, corro da Nic in studio di registrazione per dirgli che la chiacchierata fosse andata a buon fine.
"Ben fatto! Io ho appena concluso l'album" dice facendomi vedere le tracce concluse.
"12 tracce?! Sono parecchie" dico.
"Si, sono perfette. Il 12 è il mio numero".
Esco dallo studio e vado al computer.
Cerco le zone più belle tra il Lazio e l'Umbria e trovo un cascinale abbandonato da poter ristrutturare.
Segno il numero e l'indirizzo da comunicare a Niccolò.

C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMODove le storie prendono vita. Scoprilo ora