Pov's Elisa
"A me piacerebbe rimanere amico con te, così come vorrei che parlassi con Martina" dice Federico con la voce spezzata.
"Fede, io non te lo posso promettere. Devo ancora superare la cosa. Ci credi che è stata la scena più brutta che abbia mai visto? Mi fate schifo in questo momento, non riesco a provare sentimenti positivi nei vostri confronti" sono troppo calma per come sono fatta, mi darei una pacca sulla spalla per la bravura con cui sto gestendo la situazione.
"Pensi che un giorno potremo tornare amici? Tutti intendo"
"Ma che domanda è? Come faccio a saperlo? Mi sembri un bambino. Se davvero tenevi così tanto al nostro rapporto, ti saresti dovuto comportare di conseguenza"
Non ne potevo più di quelle parole, un discorso costruito per tornare ad avere un rapporto che in quel momento non avrei potuto ricostruire.
"Va bene, ho capito. Me ne vado" dice alzandosi dal tavolo.
"Non ti comportare come se la vittima fossi tu. Devo sbollire la rabbia, non è passato neanche un mese. Mi farò viva quando la mia testa dirà che è ilcaso di ricostruire un rapporto. Ora come ora, non ti dico neanche arrivederci, ma addio".
Federico mi fa un cenno con la testa per poi chiudere dietro di sè la porta del bar.
Resto lì seduta qualche minuto, dopodichè prendo un caffè da bere al bancone, per poi andarmene.A cena Niccolò è silenzioso.
Non è da lui.
"Allora, com'è andata oggi?" dico rompendo il silenzio.
"È andata, ho fatto un paio di cose in studio e basta"
"Come mai così silenzioso allora?"
Mi guardava scuotendo la testa.
"Te, che hai fatto oggi?" chiede come se già sapesse.
"Chi te l'ha detto?" domando scocciata.
"Perchè ti interessa? Dovevi dirmelo! Poteva succederti qualunque cosa" dice sbattendo un pugno sul tavolo.
"Ma Nic, non l'ho fatto per farti un torto.."
"Eli, mi dovevi avvisare. Non sarei stato appostato fuori dal bar con la macchina, ma almeno ti avrei scritto dei messaggi per capire se andasse tutto bene"
Il suo volto era molto preoccupato e desideroso di capire come effettivamente sia andata la conversazione con Federico.
"Quindi, non parli? Mi vuoi raccontare?" questa volta il suo tono è più pacato.
"Nulla di che, mi ha chiesto scusa e mi ha domandato se mai il nostro rapporto potesse.."
"Ricostruirsi?" dice Niccolò interrompendomi.
Annuisco.
"Ma questo non ha capito nulla mi sa" dice irritandosi.
"Come può pensare che tutto si ricostruisca dopo ciò che è successo?" Continua.
"Ma infatti non gli ho dato speranze per ora. Gli ho detto che se ne avrò voglia, mi farò viva io più avanti."
"Ti conviene Eli, giuro che non ti parlo più" dice togliendo il suo piatto dal tavolo per poi prendere il mio e metterlo nella lavastoviglie.
Torna il silenzio, così questa volta è Nic a spezzarlo.
"Quindi, il letto nuovo.. com'è?!"
"Comodo, mi piace. Poi è spazioso, non ho mai avuto un matrimoniale tutto per me"
Il telefono mi vibra e Niccolò corre a prenderlo.
"È Pietro" dice.
"Rispondi, rispondi"
Pietro ci ha fatto una videochiamata e passiamo la serata al telefono con lui.
Gli abbiamo raccontato di Federico e di come abbiamo costruito il letto nuovo impazzendo con tutte le viti.
Mi manca mio fratello, ma essere con Niccolò soccombe a questa mancanza.
Lo salutiamo dopo un'ora di chiamata e scegliamo un film da vedere.Sono tra le sue braccia, con la schiena appoggiata al suo petto e la testa su un avambraccio.
Del film non sto capendo nulla perchè Niccolò ha deciso di guardarlo in inglese per imparare la lingua.
Chiudo gli occhi e con il naso catturo il profumo della sua pelle.
"Dormi?" dice lui accarezzandomi i capelli.
Annuisco e mi giro verso di lui, in modo che ora il mio petto ed il suo siano attaccati.
La mia testa questa volta finisce sulla spalla, completamente dalla parte opposta alla televisione.
"Va bene, dormi qua" e mi stringe forte a sé.
"Notte" dico con la voce da bambina.
"Notte Wendy" risponde lui.Mi sveglio nel letto e sono solo le quattro del mattino.
Accendo il telefono e scorro instagram quando in una storia di una conoscente noto in discoteca Martina e Federico.
"Ecco qua, non dovevo aprire instagram" dico fra me e me.
Una lacrima mi riga il viso.
"No Eli, non meritano più una lacrima" questo è ciò che mi prometto.
Basta piangere per chi di me non merita neanche un capello.
Io sono forte e sono capace di rialzarmi.
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C'era lei a contare le stelle con me - ULTIMO
FanficÈ l'estate del 2005 e due bambini, Niccolò ed Elisa, si conoscono in un villaggio turistico della Puglia. Essi si promettono di incontrarsi nuovamente l'estate dopo nello stesso posto, ma gli eventi della vita non li riavvicineranno mai. Una volta c...