Capitolo 60 |Un desiderio|

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Izuku e Shoto ballarono in mezzo alla sala, il verde tenne d'occhio la sala dei banchetti mentre Shoto quella dei re, nel frattempo i loro occhi guardavano non appena ne ebbero l'occasione. -Lo so che te l'ho già detto, ma questo vestito ti dona davvero, dovremo partecipare più spesso alle feste- Izuku gli sorrise.

-A-anche tu sei davvero bello con quel vestito rosso e nero, mi dà più l'impressione da principe che da re però-

-Forse se stavamo al tavolo dei re ti avrebbe dato un'impressione diversa chissà, mi sorprende che gli altri non siano scesi nemmeno un po' a divertirsi-

-A me non sorprende invece, noi siamo più temerai, loro invece preferiscono non correre rischi- Shoto si avvicinò al verde, ormai erano a pochi centimetri di distanza.

-Non sapevo sapessi improvvisare un ballo- Izuku rise genuinamente.

-Sto solo seguendo i tuoi movimenti S-Shoto!- continuò a ridere. Il re gli alzò il mento con due dita e lo guardò dritto negli occhi.

-Sei sempre incredibile- Izuku arrossì nuovamente, questa volta così tanto che nonostante la maschera in metà viso, Shoto lo notò uguale. -E' arrivato quasi il momento, sei pronto piccolo?- Il verde guardò la sala dei re e vide Albert in piedi, proprio al centro della tavola, con tutti i nobili pieni di birra o vino nei bicchieri, stavano per fare il brindisi.

-Sono pronto!- Shoto sorrise e corse fuori dal castello, invece Izuku si affrettò a raggiungere il re Albert. -Re Albert!- Tutti si fermarono a guardare il verde che si tolse la maschera e indicò il bicchiere dorato del re. -Quel vino è avvelenato!- Ci furono dei sospiri di sorpresa, il re Artur cominciò ad adirarsi mentre Albert non disse nulla, appoggiò solo il calice sul tavolo.

-Re Albert non ascoltate questo sciocco, vi sta solo prendendo in giro- disse Enric. Nel frattempo arrivarono Momo e Jirou a vedere ciò che stava accadendo.

-Affatto, ho visto con i miei stessi occhi re Artur mettere della droga in quel bicchiere- tutti si girarono verso il re dai capelli neri che nascose i pugni sotto al tavolo.

-Sta mentendo! Non avrei mai potuto fare questo! Re Albert vi chiedo di darmi il permesso di spedirlo dritto in cella!!- Albert non disse assolutamente nulla, improvvisamente entrò Shoto con il biondo mascherato fra le braccia, lo stava trattenendo con tutte le sue forze.

-Signori, scusate il disturbo ma forse qualcuno di voi conosce questo individuo non è vero re Artur?- Il bicolore tolse la maschera al biondo e lo fece cadere a terra, Izuku si avvicinò alla spia.

-Sapevo che eri tu, la tua voce mi era troppo familiare. . . Merek-

-Cosa diamine sta succedendo?!!- Artur urlò e si diresse verso i due, ma fu subito fermato dalle guardie del re Albert. -Cosa vuol dire tutto questo!?-

-Voglio ascoltarli- rispose secco.

-Questo individuo era venuto qualche giorno prima nella nostra città per poi vandalizzare un'edificio, un bar e scriverci frasi estremamente omofobe contro di noi, inoltre è colui che ci ha accolto in questo castello e quindi è stato colui che ci ha scritto la lettera d'invito, la sua scrittura è precisamente la stessa che c'era sulle mura del bar- Izuku si fece avanti.

-Tempo fa lo avevamo incontrato in un bar di un villaggio, questo vuol dire che non fa parte delle nostre terre e oggi guarda caso indossava la stessa maschera di re Artur, quindi questo vuol dire che è stato lei ad incaricarlo di fare tutto ciò che ha fatto e inoltre di fare la spia nel castello di re Albert!-

-Non posso crederci- disse Albert guardando Artur con disprezzo

-Mentono!! Non dicono il vero! I-io non ho mai visto questo individuo in tutta la mia vita!!-

-Come potete possedere la stessa maschera!?- Aggiunse Enric. Albert si avvicinò a Todoroki e Midoriya.

-Sapete dimostrarmi che nel mio bicchiere c'è della droga?-

-Nel borsellino di re Artur c'è una polverina bianca. . .- Le guardie di re Albert trovarono il borsellino assieme alla polverina e la consegnarono ad Albert, dopodiché la diede ad Artur.

-Prendila, ingoiala e vediamo se gli altri due dicono il vero- Artur lanciò in aria la polvere.

-Mi rifiuto!! Io non devo dare delle spiegazioni a nessuno!!!- Urlo, immediatamente fu portato nelle celle. Re Albert vide che nel borsello c'era ancora un po' di polvere e la diede a Merek.

-Mangiala- disse. Il biondo non riuscì a tirarsi indietro e non appena la mangiò cadde a terra inerme.

-Quindi era tutto vero?- Chiese Enric stupito da tutto.

-Un momento, devo far presente che prima avevamo visto Midoriya uscire da sotto al tavolo assieme a questo Merek, cosa mi dice che non siete alleati e che la droga non sei stato proprio tu a metterla?- Izuku spalancò gli occhi.

-Effettivamente non ha tutti i torti a farsi questa domanda. . . Come faccio a farmi credere adesso?!?- Pensò. -I-io. . .- Jirou avanzò verso il re Albert.

-Lui non ne sarebbe capace, non è in grado né di ferire né tantomeno di uccidere una persona, altrimenti lo avrebbe già fatto sia con il re August sia con il dittatore Chisaki- Momo intervenne.

-Lui cerca sempre di aiutare tutti, per questo oggi lei è ancora in vita, maestà- il re guardò Izuku per un'ultima volta e decise di annullare la festa, tutti i cittadini furono rimandati a casa mentre i nobili alloggiarono nelle camere del castello, Artur fu imprigionato assieme a Merek e le loro guardie, ogni re andò nelle proprie stanze eccetto Izuku che fu chiamato da Albert. Shoto ebbe l'ordine di non muoversi dalla camera assegnatagli e questo lo mise in agitazione, non riuscì a stare fermo nemmeno per un minuto.

-Mi voleva vedere re Albert?- Izuku si inginocchiò non appena entrò nella stanza ma l'altro re lo fece alzare.

-Non hai alcun bisogno di inginocchiarti, dovrei essere io a riservarti un tale trattamento dopo ciò che è successo quest'oggi- Izuku si alzò curioso di sapere il perché fu convocato. -Io non ho le prove sufficienti né per ritenerti innocente né per dare la pena di morte ad Artur, tuttavia non sono andato troppo avanti nelle indagini perché conoscendo meglio quel re da quattro soldi ho avuto modo di capire che vorrebbe impossessarsi anche del mio regno, quindi la verità è che non mi sono sorpreso affatto con tutto questo, però tu. . . Io non conosco né le tue intenzioni né il tuo carattere, tutti parlano di te come se fossi un angelo ma io non mi fido di ciò che mi viene detto ma di ciò che vedo- Izuku guardò il re immobile, aveva in parte paura di quello che avrebbe potuto dire, dall'altra era in preoccupazione per Shoto che si trovava nell'altra stanza da solo.

-Re Albert. . . Io non. . .- Albert lo interruppe.

-Lasciami finire Midoriya- Izuku si sentì a disagio.

-Accidenti, anche Shoto si arrabbiava ogni volta che gli parlavo sopra, ora capisco che è un'atteggiamento mal visto da ogni re- pensò imbarazzato.

-Non andrò avanti per molto con questo discorso, chiedo solo che voi ve ne andiate questa sera da qui, non perché non vi voglio nel castello ma perché ora avete contro re Artur e rischiate grosso se qualche suo soldato o fedele vi prenda di mira, vi conviene mettervi al sicuro nella vostra fortezza quindi- Izuku annuì, capì subito cosa volle dire re Albert.

-Domani mattina allontanerò Artur da questa città assieme a tutta la sua gente e i suoi fedeli, non metterà più piede in questo luogo, ora però vorrei chiederti una cosa- Izuku restò fermo ad ascoltarlo. -Dopo tutto quello che è successo non posso lasciarvi andare senza darvi nulla in cambio, quindi chiedo a te. . . quale dono vorresti che io ti faccia per avermi salvato la vita questa sera?- Izuku iniziò a sudare, non aveva idea di cosa avrebbe potuto chiedergli. -Non accetterò ogni tua richiesta quindi pensaci bene- il verde ci rifletté per qualche minuto, poi rispose.

-I-io vorrei. . .-

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Buonasera, pubblico ora, non mi chiedete perché sono ancora sveglia ma ho tante cose che mi passano per la testa ❤️
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Sequel The Heart of a Prince |Tododeku|Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora